Il video del “passaparola” di Marco Travaglio è molto significativo,chi non l’avesse visto lo guardi…nella parte finale riprendo lo spunto per l’articolo.
Come saprete,da un po’ di giorni c’è un gran fermento per far occupare due poltrone molto importanti. Quella del Presidente Vigilanza Rai e quella del Giudice della Corte Costituzionale.
Ancora tutto è fermo,non sono riusciti a trovare un accordo.Naturalmente parlo dei vari partiti politici,che cercano di metterci i proprio beniamini. Il PDL punta su Pecorella alla Corte Costituzionale e l’IDV con l’appoggio (a dire il vero non troppo convinto) del PD preme su Orlando alla Vigilanza Rai!
Ora i più attenti e informati avranno già capito che qualcosa stride.Soprattutto a stridere è un nome; quello di Gaetano Pecorella. Chi ha guardato il video (se non conoscevano il soggetto) avrà capito il perché,per gli altri,oltre ad invitarli a visionare le parole di Marco Travaglio,darò io una spiegazione.
Gaetano Pecorella innanzitutto è l’avvocato del premier Silvio Berlusconi (forse è un conflitto di interessi?!?!),ma non bastasse questo è anche colui che occultamente ha preparato quella legge denominata Lodo Alfano,che permette alle 4 più alte cariche dello stato qualunque immunità a dispetto della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Ma non solo! Pecorella è anche inquisito per favoreggiamento di Delfo Zorzi,latitante e indagato per la STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA!
Il Pdl vuole a tutti i costi assegnare a Pecorella quella poltrona e per contrappeso lascerebbe la Vigilanza Rai all’opposizione.Ora in un paese normale,non dico civile,ma almeno accettabile,sarebbe possibile una candidatura del genere? No! Ma in Italia a quanto pare sì! Forse in un paese normale i cittadini andrebbero davanti al parlamento per sputargli in faccia…probabilmente la stessa opposizione lo farebbe…ma però,siamo in Italia,qui funziona diversamente. Qui succede che una parte dell’opposizione (parlo del PD,i diversamente concordi) ascolta blandamente e probabilmente accetterà questo scambio!
Già ieri erano possibilisti,a voce di Angela Finocchiaro (per poi fare una parziale marcia indietro oggi). Sempre oggi rincara la dose Uolter Veltroni,che annuncia pubblicamente di non voler votare Pecorella ma : “…voteremo un esponente del Pdl alla Consulta se Orlando verrà eletto.”
Non casualmente Massimo D’Alema ha lasciato intendere che votare Pecorella non sarebbe stupido.
Infatti frenetiche sono le manovre di riallaccio.Da Schifani che chiama Idv e Pd,a Berlusconi che si dà un gran da fare e infine al PD che,”stranamente”,sta aprendo uno spiraglio anche alla candidatura di Pecorella!
Quanto ci scommettete che alla fine voteranno Pecorella? Si aprono le scommesse!
L’unica luce sana e trasparente che resta in questo torbido contesto è quella dell’Idv.Che a nome del suo leader Antonio Di Pietro oggi come ieri ribadisce il suo secco NO a Pecorella e ribadisce Orlando senza però nessuno scambio di favori,stile PD,con il PDL!
Diceva ieri Di Pietro: “Pecorella è inquisito e poi era il difensore del premier e non possiamo accettare un conflitto di interessi che più conflitto di così si muore.”
Concludendo,voglio ribadire la mia stima a Di Pietro e salutandolo gli rivolgo un invito: NON MOLLARE!
Saluti
P.S.- Notizia dell’ultima ora: sembra saltata la candidatura di Pecorella…sembra!!! Staremo a vedere nella giornata di domani (n.d.r. oggi per chi legge) quali sviluppi ci saranno…
Ottime le tue riflessioni politiche 3my78. Peccato che non ci creda piú, né a destra né a manca…
A me sembrano solo dei batti e ribecchi per intrattenere il pubblico, una melina corrosiva che ti fa sputare bile.
Tanto prima o poi moriranno tutti, no!!! Ci tocca a tutti la stessa sorte, ed é la soddisfazione piú grande, quando penso a delle merde come questi qui!
Ciao e grazie!
Grazie Willo!
Penso che questi partiti non rispecchiano nulla.Sono semplicemente delle macchine di propaganda attue a preservare il loro potere economico e sociale.