«Muovi quelle gambe!» disse l’uomo senza capelli.
«Lo sto facendo, maledizione!» rispose il giovane, mentre cercava di evitare i fendenti del maestro.
«Solo quelle possono salvarti» aggiunse l’uomo disarmando alfine il suo allievo.
Tzadik si afferrò le ginocchia e provò a riprendere fiato. La sua spada di legno giaceva a qualche passo di distanza, sprofondata nell’alta erba delle piane. Riusciva a percepire lo sguardo di Nicon sopra di lui.
«Stai migliorando, ma non abbastanza…»
«Non è vero. Tre stagioni fa non riuscivo neanche ad impugnare una spada, mentre adesso…»
«Adesso la tieni in pugno, per pochi istanti» terminò per lui l’uomo calvo.
Il giovane avvertì la tentazione di abbandonarsi allo sconforto. Era una trappola del maestro, lo sapeva. L’addestramento non si limitava ad affinare le abilità fisiche dell’allievo, ma anche quelle psicologiche. Le lezioni finivano spesso con un litigio o con un pianto. Nicon era abilissimo a farti arrabbiare. Si stupì del fatto che nessuno aveva mai perso la testa al punto da volerlo uccidere, o forse qualcuno ci aveva anche provato, pagandone ovviamente le conseguenze… continua…
LIMBO – CAPITOLO 7: La Gilda di Nicon
Pubblicato: 6 novembre 2009 da Willoworld in ARTE, FANTASY, LIBRI, NARRATIVA, PROGETTITag:CHARLES HUXLEY, cyberpunk, FANTASY, GM Willo, letture, Limbo, lo hobbit, scrittura creativa, shannara