Questa che segue è la recensione di Liliana Russo che accompagnerà l’evento.
Nell’opera letteraria di Dario de Giacomo emergono personaggi che hanno il coraggio ” crudo ” di opporsi ad un destino che sembra già predeterminato. Racconti e poesie intinti di parole e sequenze di immagini che fanno da specchio a una realtà interiore e che spaziano su storie di emarginazione , di violenza di sesso , ma anche tematiche sulle inquietudini umane come l’ossessione, la gelosia e l’amore. L’amore, secondo Dario, è un sentimento da valorizzare in ogni tempo e in tutto le sue sfumature: dall’individuale all’universale, da un proprio caro verso il prossimo , con lo stesso rispetto verso tutti. Un autore , in altre parole autentico nello suo stile e nel suo linguaggio, come direbbe la sua brillante compagna Miriam, “Darimotico”! Tuttavia e in particolare nel racconto “Acciaio e Carni” è possibile avanzare l’ipotesi di un accostamento a Goethe ed il”Faust”: il rapporto con la tentazione “il diavolo”, in questo racconto, è proiettato a sottolineare il dolore che è possibile avvertire solo attraverso il corpo, ovvero che ci rende cosciente possedere un corpo che nella nostra realtà sembra ritrovarsi schiacciato e oppresso dal logorio di un progresso che non evolve. Un autore che scopre il sé e nello stesso tempo gli input di liberazione, attingendo dai canali di comunicazioni esterni metabolizzati all’interno di un percorso di vita che assimilato la consapevolezza dell’accettazione: il dolore si trasforma in amore ed il suo intermezzo è riposto nella crescita di fiducia verso se stessi e verso un mondo che sembra condurci verso la continua esplorazione interiore nei “meandri della nostra mente”.
Liliana Russo
Leggi le opere di Miriam Carnimeo e Dario de Giacomo su Rivoluzione Creativa