Archivio per la categoria ‘POESIA’

LETTURE SORSEGGIANDO SUL SOFA’

Pubblicato: 10 aprile 2012 da Willoworld in NARRATIVA, POESIA
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Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

UNA STORIA FANTASY

Un giorno il Mago Nero si alzò, si preparò il caffè, si grattò la testa e si accese una sigaretta, mezzo rincoglionito dalla nottata passata a studiare un nuovo micidiale stratagemma per rovesciare il Regno di Potrebbia. Se ne stava così, appoggiato al davanzale della sua Torre dei Tormenti, nella Terra del Mai-da-nessuna-parte, provincia di Malregno, a guardare stormi di draghi che giocherellavano nel cielo, senza avere nessuna voglia di mettersi al lavoro… continua a leggere…

UN BEL FACCINO

Sabina si è messa a guardare la TV come ogni sera, distesa sul divano foderato di velluto beige e i cuscini a fiori sparsi un po’ dappertutto. Ha in mano il telecomando che controlla con fare svogliato, mentre con l’altra mano descrive un movimento preciso verso la ciotola dei popcorn sul pavimento… continua a leggere…

GLI AMANTI DELLA FINE DEL GIORNO III

Non mi interessa avere un motivo per restare fuori da tutto, mi è già sufficiente poter starmene qui, sdraiato su questa poltrona all’aperto, aspirare l’aria della sera che lentamente, tra qualche minuto, sfumerà nel buio della notte, soltanto per sapere che ogni cosa va bene, che non ho bisogno di altro, se non di questa sensazione di vita che oltre ad ogni apparenza continua a scorrere in modo deciso fuori e dentro di me… continua a leggere…

IL MURO DELLE ROSE

Questo è il luogo giusto, pensai.
Un luogo di cui non ci si ricorda mai il nome e dove la selvatica bellezza ha sempre dalla sua parte un vento perfetto che punta dritto al mare, indifferente verso tutto ciò che non si riconosce nella sua leggerezza. Qui la natura vince e i segni di una lotta atavica si perdono davanti ai paesaggi… continua a leggere…

UN GIORNO DOMANI

Il nipote si leccava il dito anulare, sporco di gelato alla vaniglia. Con la lingua arrivava fino al naso: aveva gelato dappertutto. Piegava il cornetto per leccarsi il polso, e per fare questo si macchiava altrove… continua a leggere…

IL RITORNO

L’uomo si guardò allo specchio; a dispetto della pelle avvizzita si sentiva in perfetta forma e, soprattutto, era davvero di ottimo umore. Per tutti quegli anni era riuscito a mantenere un profilo basso: maestro di tango in una pulciosa scuola all’estrema periferia Sud di Buenos Aires. Adesso finalmente, stava per tornare ad essere una persona rispettata… continua a leggere…

E le poesie…

LUI

OMBRA

CIGNO

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Leggi anche: Letture in abito scuro

 

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Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

UN PEZZO DI CIELO SUL MURO

Guardo il muro in fondo alla strada, e poi volgo lo sguardo più in alto, dentro a quel cielo trasparente, con tutte le stagioni che vi si rincorrono dentro, e le nuvole, in ogni periodo, ora bianche ora grigie, senza fermarsi… continua…

IL CAFFÈ, IL PONTE E LA GUERRA

Conobbi il caffè abbastanza presto. Il nonno aveva l’abitudine di dormire due ore e venti minuti spaccati dopo il pranzo. Con questo ritmo regolare era semplice calcolare i tempi e preparare un caffè medicamentoso. In effetti da piccolo il caffè era per me un liquido magico dalle proprietà extraterrestri. Il nonno si svegliava dalla pennica in uno stato di totale disastro… continua…

LE STORIE DIMENTICATE DI BILL E SAM: Lo Spettro Della Foresta Di Khoun

Bill era come al solito in compagnia di Sam. Sorseggiavano una birra sotto il portico del Cluricaun, immersi nei loro pensieri. La mancanza di argomentazioni era una rarità tra di loro ma questo non sembrava seccarli. La partita a carte era saltata e ora se ne stavano seduti a fissare un punto indefinito nel vuoto, storditi dal caldo e dalla noia di una domenica pomeriggio di mezza estate… continua…

LA SPOSA

Sono vecchia ormai, sono invecchiata per vedere i miei figli crescere. Ho accettato di perdere la giovinezza, il candore solo per loro. Ogni giorno che passava e vedevo una ruga in più sul mio volto, andavo a guardare i miei ragazzi e sorridevo nel vederli trasformati in persone adulte. Ora sono grandi, distanti, quasi dilatati nel tempo e io sono sola… continua…

IL SAPORE DI UN GIORNO QUALUNQUE

Aveva sistemato la sua auto nel parcheggio antistante il palazzo dove lavorava da quasi trent’anni, aveva preso l’ascensore da solo, dopo avere strisciato il suo badge, e infine era entrato nella sua stanza, che divideva con altri due impiegati con i quali scambiava in genere poche parole, nonostante la condivisione di quei pochi metri di spazio… continua…

IL GIGANTE DI PIETRA (poesia)

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Leggi anche: Letture alla Finestra

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Verrà pubblicata a breve la nuova raccolta di poesie e pensieri dei membri di Rivoluzione Creativa. L’ebook conterrà tutti gli interventi apparsi sulle pagine di questo sito negli ultimi due anni e precederà l’uscita di un altro libro, dedicato esclusivamente ai racconti.

Vi è ancora tempo per far rientrare le vostre opere in questa raccolta; basta spedire i vostri lavori all’indirizzo info(at)willoworld.net, oppure proporre link diretti alle opere usando lo spazio dei commenti di questo articolo.

Come ogni altro progetto di Rivoluzione Creativa e pubblicazione delle Edizioni Willoworld, anche questo libro si avvarrà della licenza Creative Commons 3.0. Share Alike, che protegge i diritti di autore ma che consente anche la libera diffusione online di tutto il materiale pubblicato. L’ebook potrà essere scaricato gratuitamente da questo sito o da quello delle Edizioni Willoworld.

Fonte: Rivoluzione Creativa

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Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

ORSETTO ROSSO

Il concerto si svolgeva in un vecchio manicomio, diventato Centro Sociale. Quando era piccolo ci entrava di straforo con gli amici, passando da una finestra rotta. Così, per il gusto di una bravata… continua…

LA VITA ANCORA DA VIVERE

Luciano aveva detto qualcosa tra sé, come se i suoi pensieri, ridotto ormai in quello stato da una malattia incurabile, traboccassero fuori in maniera autonoma dalla sua mente devastata dal dolore e dalla coscienza della sua situazione, riversandosi incontrollati su chi si trovava intorno a quel suo letto di casa e di moribondo… continua…

LA GATTA

L’ho incontrata una sera, appena prima che si accendessero i fanali stradali, e subito mi è sembrata bellissima, elegante nella sua pelliccia, con lo sguardo dolce, acquoso, timido ma ammiccante… continua…

GAS INCONTRA SAN VALENTINO

Gas tornò alla sua solita diroccata dimora dopo essere stato a comprare le immancabili sigarette, e nel salotto, al tavolo, trovò San Valentino. Lo riconobbe subito, in quanto era un incontro che si ripeteva su base annuale. E poi era l’unico San che conoscesse assomigliante al Mago Silvan… continua…

(PROFILO N.12) NESSUNA ALTERNATIVA

Come era già accaduto altre volte, perfino il giorno precedente la festa patronale del paese, mentre sistemavo accanto al marciapiede la mia motocicletta, avevo visto un gruppo di persone che bisbigliava indubbiamente qualcosa sul mio comportamento, guardandomi e commentando i miei gesti, i miei modi, la mia persona… continua…

LA PROMESSA DI SAWAR

Nei sotterranei asettici della base Antartica, ogni rumore risaltava amplificato, circoscritto dentro una bolla di silenzio artificioso, probabilmente causata dalle abbondanti nevicate che andavano a depositarsi sulle tre cupole del complesso scientifico durante tutto l’arco dell’anno… continua…

SOFFIARLE IL MATTINO INCONTRO

L’azzurro è vasto e immacolato, stamattina, mi sono svegliato prima di tutti gli altri e mi sento davvero come un marinaio trascinato lungo le correnti del tempo… continua…

E LE POESIE DI…

VISTA

DISTANZA

Leggi anche: Letture Notturne

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Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

NAVE SOMMERSA

Nadia doveva passare l’estate a casa della zia. Era la sua ultima estate, a Settembre sarebbe partita per l’Austria, studentessa in un collegio prestigioso, e avrebbe lasciato tutto quanto, cambiando universo. Quella era la sua ultima estate libera… continua a leggere…

IL PARADISO TERRIBILE

Osservando in un angolo di quel grande giardino, la parte forse un po’ più in ombra ma maggiormente ricca di cespugli e di vegetazione, affacciandosi semplicemente ad una finestra sul retro del nostro palazzo, in certi casi solo scansando la tendina e guardando fuori dai vetri, era facile riuscire a scorgerla lì, seduta, ferma, lo sguardo basso, le mani sul grembo, quasi una statua, o una pianta tra le altre oppure un albero, praticamente una figura che si immaginava fosse indifferente a tutto il resto… continua a leggere…

FOLLETTI

Il cuore del mostro stava sotto la città, molto in profondità, e nessuno lo sapeva. In tempi antichi, i mostri dimoravano presso i fiumi, in agguato, e le persone costruivano vicino le loro abitazioni.
Neppure Vincent sapeva del cuore del mostro, fino a che non incontrò i folletti… continua a leggere…

LA FIGURA DI FANGO

Sulla pagina bianca la figura di fango siede, parte del piatto paesaggio, nella sua staticità ella si rivela null’altro che una macchia, un punto esclamativo tra le pagine di un libro, un’ombra immobile nella città deserta… continua a leggere…

TRA SOLIDE MURA

Lo so che là fuori ci sono un sacco di persone. Ma non importa, io mi limito ad osservarle qualche volta, quando mi affaccio alla finestra, anche se soltanto per pochi minuti, nel terrore che qualcuno possa voltare lo sguardo fin su in alto, su di me, incuriosito forse dai miei modi, dalla mia perenne titubanza, dalla mia espressione preoccupata… continua a leggere…

HANNO SPARATO AL DOTTOR SHEPARD!

Un uomo armato, fisico da militare, ma avanti con gli anni, punta una pistola contro il Dottor Shepard. Meredith Grey e la mezza cinese guardano da una rampa di scale vicina.
Morirà?
Dietro sventola una grande bandiera americana… continua a leggere…

E LE POESIE DI…

L’ETÁ MERAVIGLIOSA

ECLISSI

Leggi anche: Letture Improvvisate

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LETTURE IMPROVVISATE

Pubblicato: 15 giugno 2011 da Willoworld in NARRATIVA, POESIA
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Ecco i nuovi interventi di prosa e poesia apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

SUCCEDE, QUALCHE VOLTA

Forse non sarebbe stata quella la maniera giusta per risolvere i miei guai, pensavo mentre entravo dentro a quel piccolo ufficio postale del paese, proprio lungo la strada provinciale… continua a leggere…

NEI GIORNI IMPORTANTI

Ho preso fiato stamani, mi sono svegliato. Ho provato a dirle qualche parola ma lei non mi ha ascoltato. Forse dormiva ancora, ma non ne sono sicuro… continua a leggere…

A BASSA VOCE

Una preghiera per Margherita, di cui non conosco il volto ma l’agonia.

A bassa voce. A luci ferme. Come deve essere.
Guardai la mammella della ragazza che si disegnava sotto il camicione. Aveva capelli rossi lunghissimi, brucianti, e la pelle del colore del marmo si disfaceva a quel calore… continua a leggere…

TRE UNGHIE

Ho sette dita, e tutte e sette hanno un’unghia. Il problema sono le altre tre unghie, che non hanno un dito, ma mi seguono stando a mezz’aria ovunque vada. Sulla superficie di queste unghie, se guardi, si muovono delle cose come disegni animati… continua a leggere…

CERTE VOLTE, AD UN INCROCIO

Sono passato davanti ad un semaforo con la mia auto durante un giorno qualsiasi, uno di questi giorni appena trascorsi, che sembrano spesso identici l’uno a quell’altro, ricordo soltanto che non pioveva, anzi, forse c’era addirittura un pallido sole, magari era addirittura una giornata chiara, di quelle che ti fanno sentire a tuo agio, in pace con tutto… continua a leggere…

PARLARE AL GATTO

Oggi parlavo ad un gatto di te. Era abbastanza caldo, e stavo aspettando non so bene cosa, perchè sono un maestro nel guadagnare tempo e poi buttarlo via… continua a leggere…

E LE POESIE…

CAREZZE

CARTOLINA

LA SPOSA

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Leggi anche: Letture sulla panchina del parco

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BIANCA E LUCIDA

Il mio nome è Suzy, e sono una moto. Sono bianca, lucida e vado forte. Potrei andare forte, in teoria, ma non ci vado quasi mai. Appartengo, se così si può dire, ad una ragazza che mi usa per muoversi in città, andare a lavoro e uscire la sera con gli amici… continua a leggere…

LA COSA IN SOFFITTA

Jacopo non sapeva che in soffitta suo padre teneva una di quelle fino alla sera in cui lo sentì parlare al telefono con lo zio Vincenzo. Per un attimo il discorso era caduto, forse involontariamente, sui Tempi Bui e su tutte le cose brutte che erano accadute.
– Si, dovrei disfarmene uno di questi giorni, anche se ormai è praticamente innocua… continua a leggere…

2380

l vagone 2380 stava fermo sul binario di servizio. Era un binario senza arrivo che stava nella parte più esterna della Stazione, fra campi di sterpaglie e vecchie recinzioni, e dove i vagoni venivano riparati o puliti o lasciati là in attesa di attaccarsi a convogli orfani. Fredrick si tirò su la zip della tuta grigia e aprì e chiuse le mani perchè doveva fare qualcosa e tasche non ne aveva. Whilelm, dal canto suo, stava seduto sui gradini di accesso al vagone, col suo libro sulle ginocchia… continua a leggere…

VIA DEL QUERCIONE

L’avevano chiamata Via del Quercione perché un tempo vi cresceva un’enorme quercia all’angolo con la statale, ma ormai di quell’imponente albero che usava ombreggiare gran parte della strada che tagliava in due la collina, non rimaneva altro che un tronco mozzato alla base, e le radici che ancora deformavano l’asfalto nei pressi dell’incrocio… continua a leggere…

GRANFIORE

La città di Granfiore era un luogo perfetto sotto ogni punto di vista, abitata da gente semplice di modeste ambizioni. Era fatta tutta di casette bianche coi tetti rossi, strette strette che le strade erano giuste per camminare accanto ad un amico, e fragranti del profumo del pane sfornato, dei fiori sui balconi o dei dolci lasciati a raffreddare alle finestre… continua a leggere…

LE POESIE DI…

ACUSIA

SULLA LAPIDE

SCACCHI

E LE 101 PAROLE DI…

L’EMBOLO BIRBONE

IO SONO IL TEMPO

IL RITMO DELLA VENDETTA

Leggi anche: Letture d’aprile sull’erba

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LEZIONE DI FEDE

L’ubriaco abbassò gli occhi sul mio corpo agonizzante e mi offrì lo sgrondino della bottiglia di scotch che teneva in mano. Io rifiutai con un sorriso, anche se ne avevo un bisogno matto. L’ambulanza sarebbe arrivata presto, mi ripetevo. Credevo di sentirne già la sirena… continua a leggere…

FIUME ALLA PORTA

La porta nera era socchiusa. Non l’avevano mai vista che chiusa, quasi invisibile, nel sottoscala del vecchio palazzo. Di lì, e per tutte le scale, veniva un forte odore di umido e cose muffite, ma era un odore che si sentiva spesso nelle case vecchie… continua a leggere…

NEL DISEGNO DELLA FANTASIA

Qualcosa sbatte fuori dalla casa, forse mosso dal vento freddo e antipatico di questa serata. Una presenza inquietante, un esterno che reclama qualcosa per sé, forse solo attenzione, oppure il semplice comprendere la natura delle cose… continua a leggere…

LA MERENDA

Patrick Zola fermò l’auto nell’unico posto rimasto del parcheggio a lisca di pesce sotto la scuola elementare del quartiere. Col motore spento rimase ad osservare i luccichii del sole di marzo sulle foglie bagnate e ancora piccole delle siepi che circondavano l’edificio, rallegrandosi del fatto che l’inverno si trovasse oramai alle sue spalle… continua a leggere…

IL VETRO OPACO

Ci sono vetri molto trasparenti, cristallini, che sembra di poterci passare attraverso con la mano. Ed altri che invece sono opachi, smerigliati, che dall’altra parte non si vede. C’era una porta a vetri quando andavo all’asilo, che divideva l’androne di ingresso dal corridoio delle aule. Aveva un infisso bianco, e i vetri sfaccettati sbattevano quando la porta veniva chiusa… continua a leggere…

IL TRENO ARCOBALENO

C’è un treno colorato che viaggia quando nessuno lo vede, tra le valli e per le colline, non va molto forte ma non si ferma mai, perché se si fermasse qualcuno potrebbe scorgerlo ed insospettirsi. “Che ci fa un treno tutto colorato sul binario nove?” direbbe la signora Merletti, mentre aspetta il regionale per Colleburrasca, un paesino rinomato per i suoi acquazzoni estivi… continua a leggere…

LE POESIE DI…

CINGOLI

ASCOLTA

COME ERI BELLA (a mia madre)

E LE 101 PAROLE DI…

IL 91

L’AEREO

VISITA IN OSPEDALE

Leggi anche: Letture con i calzini spaiati

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NESSUNA SENSIBILE SOLIDARIETÀ

Le giornate scorrevano tranquille, non c’era proprio niente che intervenisse almeno qualche volta a rompere anche solo di poco quell’ordinarietà delle cose che pareva si fosse innestata ormai da parecchio tempo. Già soltanto assistere dietro ai vetri della finestra a un pomeriggio di pioggerellina uggiosa sembrava un elemento di squilibrio, qualcosa che lasciava sbuffare tutti quanti per le scocciature degli ombrelli e degli impermeabili nel caso di dover uscire dalla propria abitazione… continua…

I CONTI DELLA VITA

D’inverno, in quelle giornate fredde ma di sole, mi piace andarmene al parco giochi. Non c’è quasi mai nessuno e le panchine sono tutte a mia disposizione, anche quelle a ridosso della rimessa, riparate dal vento e rivolte a sud, perciò posso godermi il sole dal mattino fino a metà pomeriggio… continua…

LE LUCI GIALLE DEL DESTINO

L’unica cosa che posso dire a nostra discolpa è che eravamo giovani.
Giovani di quella gioventù pura, che ti impedisce di aver paura, ti fa osare e ti fa vivere con quel fuoco dentro portandoti a perdere la ragione.
Eravamo giovani e sfrontati, giovani e belli, irrazionali, irriverenti peccatori, incoscienti del futuro, del destino, dei giorni che scorrono via senza che tu possa fermarli… continua…

TAKEN

Con le nocche diventate bianche a forza di stringere forte il lenzuolo, digrignava i denti per non urlare. Voci intorno le risuonavano nelle orecchie ma, a dirla tutta, non riusciva a badare al senso di quelle parole. Un dolore lancinante e una sofferenza acuta erano le uniche cose che riusciva a sentire… continua…

LA FINESTRA SOCCHIUSA

Lei lo ha visto, lo ha guardato solo un momento. Lui si è girato, come altre volte, a mostrarle che era attratto da quel suo viso, dagli occhi, dai suoi modi pacati… continua…

UNA BIRRA LEGGERA

Oggi ci sono sedici gradi fuori. Appena la temperatura si fa più mite, torno ad apprezzare la leggerezza di una pilsner, gustata in terrazzo con il maglione. Da ragazzo non amavo le birre forti… continua…

…LE POESIE DI…

TERRA

IL SUONO DELLA SUA PELLE

AL DIO DI OSSA FRAGILI

PRENDI E SCAPPA

…E LE 101 PAROLE DI…

ADDICTION

MAYA

Leggi anche: Letture aspettando la primavera

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FEAR

Pum…
Pum…
Pumm…
Buio. Le palpebre si aprono di scatto. Altro buio
Pumm…
Si tira a sedere sul letto. Ansima.
Pumm… continua…

IL PROFUMO DI CIPOLLETTA

Quando sento il profumo di cipolletta mi sembra di entrare in casa di Lina.
Lina era una vecchietta che abitava al piano di sotto, classe millenovecentodieci, sempre pimpante fino al suo ultimo giorno, un torrido pomeriggio di due estati fa in cui il suo cuore, dopo quasi un secolo di incessante lavoro, aveva deciso di non battere più… continua…

TUTTI I GESTI DEL MONDO

C’è chi fa la guardia ai buchi, ai vuoti bianchi e a quelli oscuri, ai morti che smuovono l’aria mentre i vivi rincorrono i sogni… continua…

POMERIGGIO SOSPESO N.2

Si era vestita, togliendosi la sua vestaglia da camera e scegliendo con calma gli abiti adatti per una passeggiata nel suo quartiere, senza neppure una meta precisa… continua…

FIMPSY E FEMPSY E IL MISTERO DELLA PALLA CADUTA DAL CIELO

Fimpsy e Fempsy si conoscevano da quando erano nati, e da allora non si erano mai separati. Fimpsy e Fempsy potevano contare l’uno sull’altra. Stavano sempre insieme, ma a volte si chiedevano se fosse sbagliato… continua…

OSSERVARE

La vidi per la prima volta ad un mercatino nella piazzetta delle Erbe in una bella giornata di autunno. Era bellissima. Portava i capelli raccolti in una coda di cavallo e una maglietta azzurra, e il sole tingeva i suoi capelli di rosso. Stava camminando a passo veloce con uno zainetto in spalla scambiando qualche parola con una sua amica. Aveva grandi occhi gentili… continua…

LE 101 PAROLE DI….

CIBO PAZZO

TRA I BANCHI DI SCUOLA

FIABA DALLA LUNA

QUANDO SI SPENGONO LE LUCI

E LE POESIE DI…

POZZANGHERE DI NOTTE

NERA DI TERRA

IL DESTINO DI UN MATTINO

Leggi anche: Letture tra i cuscini

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LETTURE TRA I CUSCINI

Pubblicato: 14 gennaio 2011 da Willoworld in NARRATIVA, POESIA
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Ecco i primi interventi dell’anno apparsi sul circuito www.willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa.

LA SCELTA MOTIVATA

Che importa, in fondo, pensa Gabriele, non comprendere qualcosa di tutto ciò che è stato detto, magari soltanto perché qualcosa nell’insieme è stato espresso male, confusamente, con furbizia, proprio per non lasciare la possibilità di capire, almeno non del tutto… continua…

CUORE FREDDO

Un cuore freddo, insensibile a tutto. È cresciuto nei giorni apatici dell’ultimo autunno, durante quelle notti passate a fissare il soffitto buio, nei silenzi rotti soltanto dal ronzare inarrestabile della TV della vicina di casa… continua…

DYING LIZARD

Il sole rosso, enorme, deforma l’aria limpida lungo l’orizzonte. Le macchine sfrecciavano veloci verso e dalla circonvallazione. Una folata fresca rimesta l’aria tiepida strappando qualche brivido… continua…

LA FOTO

Non riesco a stare fermo, non più. Anche mentre tutto tace, e il respiro del mondo si fa sottile, attutito dallo spessore di queste porte-finestre dai doppi vetri, odo il rintoccare dell’orologio in cucina, lo scorrere inesorabile della giornata… continua…

IL CUOCO MARCELLO E LA SINFONIA DELL’ARCOBALENO

Marcello faceva il cuoco nelle cucine del palazzo reale, e cucinava piatti prelibatissimi per il re Anselmo e la regina Filomena. Sapeva fare gli gnocchi ai mille formaggi e la crostata di cioccolatatissima, che non era una normale crema di cacao, perché lui aveva una ricetta segreta e riusciva a preparare la cioccolata più buona di tutto il paese… continua…

LE POESIE DI…

LA SVOLTA

NON SO PIÙ AMARE

ESSERE L’IMPOSSIBILE

…E LE 101 PAROLE DI…

PAPÀ NOEL

IL TERAPISTA

AMANDA

CAPODANNO AL BAR

Leggi anche: Letture di Fine Anno

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DIARIO DI CASA

Quando aziono lo scarico del bagno uno stridore rugginoso percorre i muri, sottocutaneo, ingoiando in un urlo il buio della stanza. Scivolo appena pochi passi sul pavimento verso la cucina, apro lo sportello del frigo che rimane tutto scuro, lo sento solo vibrare meccanicamente mentre afferro una bottiglia d’acqua… continua…

IN FONDO A UN BICCHIERE SVUOTATO

Niente è cambiato, lo so, me ne rendo conto. Avevo cercato mille volte di concentrarmi, di far forza su me stesso, di tenermi a distanza da quei soliti bar dove trovi sempre qualcuno che sorride e ti fa compagnia… continua…

PICCOLA FAVOLA SULLA LIBERTÀ

Un corvo, nero come le notti d’inverno, osò affacciarsi alla finestra di un negozio che vendeva uccelli. Era la fame che lo aveva spinto così vicino agli affari degli uomini. Per un po’ se ne stette ad osservare i grassi pennuti che si sbafavano, al riparo delle loro gabbie, ciotole stracolme di semi, semini e grani prelibati… continua…

SULLA CASSIA

Paolo non era un motociclista, cioè non di quelli fissati che non si perdono neanche un motorshow. Gli piaceva andare in moto, questo si, ma non cercava né l’ebbrezza della velocità, né l’appartenenza ad un circolo di amatori… continua…

A DIFESA DEL GENERE UMANO

Il numeroso gruppo degli uomini di forza si era radunato in mezzo allo spiazzo, mentre gli altri, gli anziani, le donne, i bambini di tutto il villaggio si erano posizionati ad una certa distanza. La giornata era grigia, le nuvole giocavano a rincorrersi spinte da un vento freddo e continuo, quasi fastidioso… continua…

AVATAR

Quando la conobbi lei era solo un avatar e una serie di lettere digitate al pc: ma già mi aveva affascinato… continua…

E LE POESIE DI…

IO CHE ANCORA RIDO DEL GIORNO

PER OGNI INDOMANI CHE VERRÀ

DINOSAURO

SVEGLIAMI

Leggi anche: Letture con le Scarpette Rosse

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IL VECCHIO ULIVO

I ragazzi saltarono giù dal motorino e procedettero a piedi sullo sterrato che in quel punto diventava più insidioso, con rocce aguzze che spuntavano dappertutto minacciando di bucare qualche ruota… continua…

PORTOFERRAIO

Se non sapete neanche dove si trova, non preoccupatevi, ve lo dico io, Portoferraio è il capoluogo della minuscola Isola d’Elba, ridente isoletta dell’Arcipelago Toscano… continua…

SIAMO TUTTI PERDENTI

Avevano trascorso la serata in un bar, uno di quelli dove l’aperitivo si fonde assieme alla cena, poi avevano salutato i ragazzi a voce alta con i modi di fare di chi ha qualche impegno impellente, ed erano saliti sopra la moto di uno dei due, a caccia di qualcos’altro da fare… continua…

BEPPINO IL GATTO

Tra i cassonetti ed i luridi vicoli della città viveva Beppino, un gattino tigrato magro magro, con gli occhi gialli come la luna e quattro zampine rapide che lo facevano zampettare a destra e a sinistra, su e giù e poi ancora di lato, e non c’era randagio o altro felino della città che riusciva mai a stargli dietro… continua…

LA PORTA MAGICA

Io sono un viaggiatore e lungo il mio percorso ho visto tante porte. Ho sempre pensato che le porte esistono per essere aperte. Per questo hanno cardini e pomelli. Tu metti una barriera e qualcuno prima o poi l’attraverserà. È la natura umana a volere sapere cosa c’è dall’altra parte ed ad ignorare la ovvia chiusura… continua…

GLI INTERVENTI DI PROSA E POESIA DI…

RE-SPIRALI

L’ULTIMA STAZIONE

E LE 101 PAROLE DI…

MATER

LA VALIGIA SUL LETTO

IL PAESE SENZA EROI

COMPLEANNO

Leggi anche: Letture sul Tappeto 2

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REALTÀ PER ANNUSKA

Era dannatamente bella.
I capelli neri, lucidi, le scendevano morbidamente sulle spalle infrangendosi su di esse come una cascata sulle rocce. Era avvolta da un vestito nero attillato che lasciava intendere le sue forme sinuose. Le labbra rosse e piccole come un bocciolo di rosa erano tirate in un sorriso perfido mentre mi guardava e gli occhi erano due pozzi neri, profondi, che portavano direttamente all’inferno… continua…

IL PROFUMO DELLA MAGNOLIA

Il profumo della magnolia è tutto ciò che ricordo di quell’estate, tutto quello che mi sono permessa di ricordare. Conosco il suo significato, il vento caldo pieno delle sue bugie, le notti sopra le lenzuola a sorseggiare un bicchiere di prosecco con la mente confusa, inebriata. Un calore all’altezza dello stomaco, e poi più giù, nel pensiero di lui. Arriverà stanotte? Quante volte me lo sono chiesta… continua…

LA REALTÀ FUORI DA QUI

Solo, tra queste stanze che conosco a menadito, mi intrattengo con i pensieri di sempre mentre cerco di trovare una forma diversa alle mie giornate. Viene una donna ogni giorno per un paio d’ore, mi porta qualcosa per pranzo, si occupa della mia casa… continua…

IL DRAGO CHE AVEVA PAURA DEL FUOCO

C’era una volta un drago, grosso come una collina e rosso come il sole al tramonto. A differenza dei suoi simili, che amavano fare razzie e bruciare villaggi, lui se ne stava nella sua grotta, lontano dagli affari degli uomini. Usciva di rado e solo per cacciare… continua…

IL PROFUMO DEL SANGUE

Guardo fuori dalla finestra, è una splendida giornata estiva, di quelle da passare sdraiati sulla spiaggia senza pensieri che inquinano la mente. Le sbarre di ferro creano uno spiacevole contrasto con il cielo azzurro, le voci delle altre detenute non permettono alla fantasia di poter spiccare il volo, la sezione femminile del carcere di massima sicurezza viaggia imperterrita con il suo tran- tran… continua…

LE POESIE E PENSIERI DI…

GIOCHI DI RUOLO

COSA VUOI CHE SIA…
OMBRE
VITTORIA

MOLESKINE

E LE 101 PAROLE DI…

LA TITTA

RICORDI

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ROSA DEI VENTI

Pubblicato: 18 agosto 2010 da Willoworld in HUMUR, POESIA
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ROSA DEI VENTI
ovvero
Fior di Scorregge
Arie celebri attraverso i secoli
(Riduzione e adattamento in versi dal
«De petis illustribus» e dal «De peto italico»)

Sin da quando il mondo aveva
ancor vivi Adamo ed Eva,
era in voga in tutti quanti
un riparo li davanti.
Ma nessun pensò, che strano,
di coprirsi il deretano.
E così dall’orifizio,
per bisogno oppur per sfizio,
calda arietta prima oppressa
variamente fu trasmessa
con sussurro un po’ confuso
o con colpo d’archibuso.
In antico i vari suoni
non urtavano i calzoni:
né gli strappi repentini,
capricciosi o pizzichini
né le loffe più discrete
conturbavano la quiete. (altro…)