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Salve,

oggi voglio parlare del referendum… come molti di voi sapranno il 12-13 giugno si terranno i referendum sul nucleare, sull’acqua privatizzata e sul legittimo impedimento. Bene… anzi male, perché il nostro governo sta cercando in tutti i modi di boicottarli… e vi domanderete, perché? I motivi principali sono 2:

1) Non voler perdere consensi alla tornata amministrativa di fine maggio in quanto sanno benissimo che insistere sul nucleare in Italia in un momento così drammatico (vedi Giappone) potrebbe far storcere il naso a molti… e questo dimostra che il potere dei nostri governanti, o almeno di buona parte di loro, è rivolto esclusivamente al mantenimento delle poltrone e non al reale pericolo che queste scelte potrebbero portare per la cittadinanza tutta! A fare fede è l’ indiscrezione colta sulla Prestigiacomo che diceva: “È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne, ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese“. E lei insieme a Romani era quella che mordeva chiunque dicesse no al nucleare, anche subito dopo le drammatiche notizie dal Giappone!!! Quindi meditate su questi individui… (altro…)

Michele Santoro deve ricorrere al web per avvisare i telespettatori del suo ritorno in tv. “Cari amici, sono di nuovo costretto a chiedere il vostro aiuto”, così comincia l’appello che il conduttore lancia attarverso il sito internet della trasmissione (www.annozero.rai.it) “Giovedì 23 settembre alle ore 21 è prevista la partenza di Annozero ma la redazione è tornata al lavoro da poche ore e con grande ritardo, i contratti di Travaglio e Vauro non sono ancora stati firmati e lo spot che abbiamo preparato è fermo sul tavolo del Direttore Generale“.

Tuttavia – continua Santoro – se non ci sarà impedito di farlo, noi saremo comunque in onda giovedì prossimo e con me ci saranno come sempre Marco e Vauro. Vi prego, come avete fatto con Rai per una Notte, di far circolare tra i vostri amici e tra le persone con cui siete in contatto questo mio messaggio avvertendoli della data d’inizio del programma”.
Fonte: Ilfattoquotidiano

Il sito http://www.mondadorinograzie.org/ ha lanciato una petizione nella quale è anche possibile, tramite una e-mail preparata da loro, scrivere anche a tutti quegli scrittori che pubblicano su Mondadori e io così ho fatto scrivendo tra gli altri anche a Carlo Lucarelli che così mi ha risposto:
La mia lettera a Lucarelli:

Caro Carlo,
come saprai il Parlamento ha approvato una norma con la quale la casa
editrice Mondadori, presso la quale tu pubblichi, potrà risparmiare di
versare 350 milioni di euro di imposte all’erario italiano. Una norma
“ad-aziendam” rivolta ad una società della famiglia Berlusconi. Per questo
dal sito http://www.mondadorinograzie.org, abbiamo fatto partire una campagna di
sensibilizzazione e di pressione nei confronti della mondadori e dei suoi
autori. Ti volevo informare che – da oggi in poi – io non comprerò più
libri o prodotti della Mondadori. Neanche quelli scritti da te. Per questo
ti chiedo di partecipare anche tu a questa campagna raccogliendo il nostro
appello a non pubblicare per la Mondadori. In attesa di una tua risposta,
ti ringrazio.

Un caro saluto
Emiliano xxxxx

La risposta di Lucarelli:

Caro Emiliano xxxxx

ti ringrazio per avermi scritto, condivido la tua indignazione per l’ennesima
legge-porcata contro la quale, come per tutte le altre, non mi risparmierò
dall’esprimere il mio dissenso e la mia rabbia, ma non farò quello che mi
chiedi, e ti dico perché.

Non voglio lasciare un patrimonio di cultura, di civiltà e di
democrazia come è il catalogo Einaudi e in gran parte anche Mondadori nelle
mani di quello che anch’io considero una delle grandi sciagure di questo
paese.

Il mio posto dentro quella storia non è suo, e io intendo difenderlo con
tutte le mie forze, e finché potrò scrivere al meglio e in piena libertà e
sarò in compagnia di gente che si riconosce in quei valori (autori, editor e
lavoratori a vario titolo) io resisterò assieme a loro.

Rispetto tutte le posizioni individuali di chi intenda fare una scelta
diversa, ma andarmene, come mi chiedi, per me sarebbe solo una fuga, un
gesto facile, buono far bella figura e a farsi pagare meglio da un’altra
parte, ma inutile, incoerente e per di più dannoso.

Ti ringrazio ancora per avermi scritto, spero che potrai ricominciare a
leggermi quando questa situazione si sarà risolta, magari anche grazie a
quei nostri libri, e ti saluto con affetto.

C.

Apprezzo la sua disponibilità ma non condivido la sua missiva in quanto credo che rimanendo a Mondadori altro non si farà che portare moneta sonante al Cavaliere e questo beneficerà Berlusconi e tutto quello che Berlusconi comporta nella nostra società.
Saluti