Ecco un metodo semplice e pratico per capire e dominare le dinamiche interattive della comunicazione verbale
E per una volta non parliamo di immagini e simboli, non di linguaggi preverbali e immaginario collettivo, ma proprio di comunicazione verbale: della cara, vecchia, tattile, concreta, ineludibile parola.
Ma anche qui le cose sono assai più complesse di quanto possa apparire a prima vista, anche qui le cose hanno molteplici sfumature e livelli di lettura, ed anche la comunicazione verbale non assomiglia affatto ad un indiscutibile monolite assiomatico di chiara ed univoca lettura, quanto piuttosto ad un labirinto di possibili interazioni ed interpretazioni che possono sia aprire la strada alla vastità del linguaggio poetico, come nascondere tranelli comunicativi anche nella più banale delle affermazioni.
Questo sostanzialmente per due motivi, da cercare uno all’ “interno” dello strumento stesso, e l’ altro all’ “esterno”, ossia nell’ interazione intercorrente tra i due interlocutori.
1 – interno ) Una parola ha sempre una “densità” di significati che oltrepassa il semplice significante. ( concetto studiato e descritto sostanzialmente dalla semantica di De Saussure e dalla psicanalisi Freudiana )
2 – esterno ) Anche essendo in 2 soli interlocutori, esistono ben 9 possibili modalità di interazione dialettica tra di essi, di cui solo tre saranno comunicativamente efficaci, mentre le altre 6 tenderanno a stabilire dei “giochi erronei”. ( concetto esposto nell’ Analisi Transazionale di Eric Berne, nella foto ). (altro…)