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L’industria discografica è in crisi, una notizia che non è più notizia. Ma quando è stata l’ultima volta che l’industria discografica si è tappata la bocca ed ha smesso di lamentarsi, mi chiedo. Fin dai tempi delle musicassette le multinazionali del disco hanno gridato alla crisi dando sempre la colpa alle nuove tecnologie. Sono passati più di dieci anni da Napster e non si arrendano. Mi domando allora, come mai continuano a combattere una battaglia persa, cioè quella della lotta alla pirateria informatica. Proverò a rispondere seguendo un filo logico tutto mio e senza pretese.

Dall’ultimo articolo apparso su Torrent Freak, blog dedicato agli amanti del file sharing, si viene a sapere che nonostante il fantomatico crollo del mercato del disco, negli ultimi quattro anni la vendita delle unità digitali è aumentata del 27%. Questo significa che la gente preferisce comprare on-line una o due canzoni e spendere un paio di euro invece di pagarne 10 o 12 per l’intero album. Che scoperta! È ovvio che con il mercato digitale si sarebbe arrivati a questo. Se l’ortolano ti offre un sacco di pere per metà bacate a cinque euro, è normale prenderne solo due sfuse ma buone per un euro e cinquanta. É così che funziona il mercato, no?

Si potrebbe pensare che la gente si scarichi prima l’album pirata, se lo ascolti, magari gli piacciono solo due pezzi e per non sentirsi in colpa va su I-Tunes e li scarica a pagamento. La realtà credo però che sia un’altra; il fatto è che l’industria del disco si è sempre sostenuta, non grazie ai veri appassionati di musica, che ancora oggi investono diversi quattrini in CD, ma grazie all’ascoltatore di passaggio, il cliente casuale, la massa insomma. È la massa che fa i grandi numeri, e oggi la massa sta incominciando a conoscere il mercato on-line (probabilmente non ha neanche la minima idea di come scaricare un album pirata). Invece di acquistare l’intero disco, il cliente casuale si compra le canzoni che già conosce e se le butta sull’i-pod. Ecco perché le vendite dei singoli sono cresciute mentre quelle degli album sono crollate.

Ciò che è realmente cambiato non è il mercato ma la fruizione del prodotto, e di conseguenza sono cambiate le abitudini del consumatore. Perciò il mercato si dovrebbe adattare a queste nuove mode. Alcuni musicisti già lo sanno e hanno smesso di produrre cd (vedi i Radiohead). In effetti anche dal punto di vista artistico l’idea dell’album è decisamente limitativa. Negli anni settanta c’era il vinile, con i sui 45-50 minuti disponibili, se non si voleva fare uscire un doppio. Col CD i tempi si sono dilatati. É normale che il mezzo di fruizione dell’opera condizioni l’operato dell’artista, ma ai tempi di internet ormai questa è una cosa che non esiste più, e non riguarda solo la musica.

Assolutamente anacronistica la recente causa dei Pink Floyd contro la EMI. La multinazionale voleva sezionare le opere del band inglese per venderle meglio su I-tunes, seguendo ovviamente le tendenze del mercato. I Pink Floyd, che di sicuro non hanno certo bisogno di guadagnare di più di quello che hanno già guadagnato, ne hanno fatto una prova d’orgoglio e si sono battuti per tenere i loro concept-album uniti. La faccenda è abbastanza ironica, se ci pensiamo bene. Ai tempi di soundclouds, dove dj improvvisati deturpano i capolavori del rock, proteggere qualcosa di assolutamente etereo come una traccia digitale è abbastanza ridicolo. Se avessero avuto bisogno di soldi, probabilmente la loro scelta sarebbe stata diversa. Ma il fattore “soldi”, si sa, condiziona da sempre il processo creativo di ogni artista…

Tornando alla domanda iniziale, perché le case discografiche continuano questa lotta, mi viene da pensare semplicemente questo: perché possono. Alcuni si domandano se non farebbero meglio ad investire sulle nuove esigenze di mercato, invece di riversare milioni di dollari in campagne pubblicitarie e battaglie legali. Beh, di sicuro non lo fanno per rimetterci. Perché una cosa è certa, quello che le multinazionali sanno fare meglio è fare sorridere i bilanci. Si potrebbe pensare che i discografici siano alla strette, che non trovino alcun modo di sfruttare le nuove tendenze di mercato, ma questo non spiega il loro accanimento e il loro spreco di energie e denaro per una battaglia persa.

La battaglia contro la pirateria ha secondo me a che fare con la grande guerra contro la libertà di internet. Questo è solo uno dei molti fronti. C’è quello della libera informazione, della web-TV, di Wikileaks (ed i suoi specchi per le allodole), della proprietà digitale… ecc. Bisogna alzare la guardia. Le libertà si tolgono un poco alla volta, e se non stiamo attenti un giorno ci sveglieremo, accenderemo il nostro PC e ci ritroveremo magicamente davanti alla vecchia TV!

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Like This!

È una delle cose che odio di più. Avete mai provato a tenere fermi tre bambini piccoli ai quali avete appena promesso la visione di un DVD? Beh, questa è una situazione che mi capita molto spesso e posso assicurarvi che non è semplice, come d’altronde niente è semplice con tre bimbi piccoli, specialmente se sono maschi scatenati come i miei. Il DVD è l’ultima risorsa, prima dello sclero totale.   Con qualche rimorso li sbatti davanti allo schermo, o come usa dire un mio caro amico, li “intubi”, dopo di che puoi finalmente tirare il fiato, se non fosse che…

Prendete un DVD pagato, infilatelo nel lettore e cosa succede? Guardatevi la vignetta! Mentre scorrono le immagini della pubblicità e delle immancabili avvertenze contro la pirateria, i bimbi ti urlano negli orecchi, saltano sul divano e chiedono disperatamente di vedere il film. Te intanto stringi  tra le mani tremanti il telecomando, cercando inutilmente di saltare i contenuti che partano in automatico all’inizio di ogni DVD, ma non succede niente. Te li devi sorbire fino all’ultimo. Smadonni, insegnando ai tuoi figli il senso della vita, e pensi: ma chi me lo fa fare a comprarli, questi maledetti aggeggi.

Ecco un altro splendido motivo per scaricarsi i film. Perché se proprio dobbiamo parlare di etica, spiegatemi che metro di etica usano le etichette quando mettono in vendita un prodotto che ti forza a visionare un sacco di roba di cui non te ne frega niente.

“Ha detto che ballerà con me se le porto rose rosse esclamò il giovane Studente, – ma in tutto il mio giardino non c’è nemmeno una rosa rossa”.

Dal suo nido nel folto della Quercia l’Usignolo lo sentì e guardò attraverso le foglie e si stupì.

“Nemmeno una rosa rossa nel mio giardino! – ripeté e i suoi begli occhi si riempirono di lacrime. – Oh! Da che misere cose dipende la felicità! Ho letto tutto quello che i saggi hanno scritto, e possiedo ogni segreto della Filosofia; ma ora, poiché mi manca una rosa rossa, la mia vita è rovinata.” “Ecco, dunque, un vero innamorato! – disse l’Usignolo. – Notte dopo notte ho cantato per lui, anche se non lo conoscevo: notte dopo notte ho raccontato la sua storia alle stelle e, finalmente, lo vedo. I suoi capelli sono scuri come il bulbo del giacinto, e le sue labbra sono rosse come la rosa che bramerebbe avere; ma la passione ha reso il suo viso pallido come avorio e il dolore ha impresso il suo sigillo sulla sua fronte”.

“Il Principe darà un ballo domani sera – mormorò il giovane Studente, – e il mio amore ci andrà. Se le porterò una rosa rossa, lei danzerà con me fino all’alba. Se le porterò una rosa rossa, la potrò tenere tra le mie braccia e lei appoggerà il suo capo sulla mia spalla e la sua mano stringerà la mia. Ma non c’è nemmeno una rosa rossa nel mio giardino, cosicché io siederò da solo e lei mi passerà vicino. Non si curerà di me e il mio cuore sarà spezzato”.

“Ecco, dunque, un vero innamorato! – disse l’Usignolo. – Per ciò di cui io canto, lui soffre: ciò che è gioia per me, per lui è sofferenza. Certamente l’amore è una cosa meravigliosa. E’ più prezioso di uno smeraldo e più raro del più splendido opale. Le perle e i granati non riescono a comprarlo, e nemmeno si riesce a trovarlo al mercato. Non può essere acquistato dai mercanti, né può essere pesato su un bilancino per l’oro”.

… CONTINUA A LEGGERE …



HUNT4TUNES: Scarica al volo!

Pubblicato: 14 novembre 2009 da Willoworld in INTERNET, MUSICA
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Hunt4Tunes é un motore di ricerca per scaricare canzoni direttamente dal web. Utile quando si cerca una canzone al volo e non si vuole passare attraverso gli usuali strumenti di download.

Comodo anche per farsi delle compilations senza dover cercare tra i propri archivi…  http://www.hunt4tunes.com/

Tori Amos – Midwinter Graces (2009)

Pubblicato: 25 ottobre 2009 da Willoworld in MUSICA
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A distanza di soli pochi mesi dall’uscita dell’acclamatissimo Abnormally Attracted to Sin l’affascinanate strega del pianoforte se ne esce con una raccolta di canzoni e canti popolari estratti direttamente dal repertorio di quando da bambina usava cantare nella chiesa del padre, un metodista di Baltimora. L’ennesimo gioiello di una grande musicista che riesce sempre a emozionare e sorprendere.

L’uscita dell’album é prevista per il 10 novembre prossimo ma si puó giá scaricare a questo link. Buon ascolto!

Midwinter Graces (2009)

1. “What Child, Nowell” (traditional) 3:45
2. “Star Of Wonder” (John Henry Hopkins, Jr.) 3:50
3. “A Silent Night With You” (Tori Amos) 3:22
4. “Candle: Coventry Carol” (traditional) 3:18
5. “Holly, Ivy And Rose” (traditional) 4:44
6. “Harps Of Gold” (traditional) 3:10
7. “Snow Angel” (Tori Amos) 3:43
8. “Jeannette, Isabella” (traditional) 4:28
9. “Pink And Glitter” (Tori Amos) 4:57
10. “Emmanuel” (traditional) 3:00
11. “Winter’s Carol” (Tori Amos) 5:19
12. “Our New Year” (Tori Amos) 4:13

FONTE: The Colony of Slippermen

BLOG PER SOLI PIRATI

Pubblicato: 20 ottobre 2009 da Willoworld in CINEMA, INTERNET, MUSICA
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Gringo

SerieGringas e New Album Realeases: da un po’ di tempo sto utilizzando queste due piattaforme per procurarmi video e musica illegalmente in rete. Beh, non proprio illegalmente dato che dove vivo é assolutamente legale scaricare da internet (non lo é condividere i file!!;))) ma usando questi due blog sono tranquillo. Il download é velocissimo e sempre sicuro, non c’é bisogno di installare niente perché tutti i files sono caricati su servizi di megastorage.

SerieGringas é sempre aggiornato con gli ultimi episodi delle serie TV piú famose e New Album Realeases ha un archivio enorme di musica selezionata per generi con tanto di copertine e tracklist. Buon divertimento!!!

“L’unica tecnica che ci ha portato dove siamo è il copiare”

“Condividere è il cuore stesso dell’esistenza”

“Il bisogno di ascoltare qualcuno è un atto di condivisione”

“Ciò che ci tiene insieme è che copiamo l’uno dall’altro”

Steal This Film

Potrei estrarre centinaia di quotes da questi due splendidi documentari.
Qualcuno non sa che si è appena concluso il processo a Pirate Bay, il più grande indicatore di torrent esistente. Il 17 aprile prossimo ci sarà il verdetto. Per informazioni dal mondo del sharing visitate il blog Torrent Freak.

Che dire più di quello che è già stato detto sulla condivisione dei media on-line? Fin dall’invenzione della stampa il mondo si è spaccato in due; da una parte quelli che vedevano nelle nuove possibilità tecnologiche una minaccia per i propri affari, dall’altra coloro che credevano fermamente che le nuove scoperte avrebbero migliorato la società. È successo con la stampa e gli scrivani, con i grammofoni e gli spartiti di musica, con la radio, televisione, Tv via cavo, musicassette, videoregistratori, cd, computer e adesso col file sharing. Il desiderio di riprodurre e dare la possibilità a sempre più persone di accedere alle informazioni non è mai stato fermato! Perché l’uomo desidera sapere, e l’idea che qualcuno voglia impedirglielo lo manda in bestia!

Unica differenza da ieri è che oggi le istituzioni sono sempre più dalla parte delle multinazionali e sempre meno dalla parte dei consumatori. Guardando questo documentario scoprirete come le lobby americane hanno spinto il governo verso un incidente diplomatico tra USA e Svezia, dimostrando ancora una volta di non guardare in faccia a nessuno quando si tratta di proteggere i propri interessi.

Condividere non è un reato, è la nostra natura. Lo devono capire soprattutto gli artisti che continuano ad appoggiare le orribili contromisure applicate dalla legge, il recente “puniscine uno per educarne cento”. Sono atti terroristici, niente di meno. Ti prendono e ti mettono in carcere per cosa? Per aver scaricato un album in rete? Ma se ci pensate è roba da pazzi.

Loro sanno che non potranno mai fermare questa corrente. Ci stanno provando nella maniera più abbietta, ma perderanno, e lo hanno già ammesso. L’industria deve reinventarsi, come ogni altra volta. Le scoperte tecnologiche, da sempre, hanno cambiato la società e il mercato, e non sono mai state fermate.

Se qualcuno ancora là fuori crede che condividere informazioni, musica, video, immagini, parole sia un atto criminale, si faccia un esame di coscienza e guardi questi due documentari. Come dice un proverbio cinese: quando arriva la burrasca c’è chi edifica ripari e chi costruisce mulini a vento! Cosa volete fare voi?
La vita è condivisione!

Per visionare entrambi i documentari Steal This Film one & two clikkate qui e seguite i link su youtube.

Articoli correlati: CONDIVIDERE É REATO e CONDIVIDRE = RUBARE

Eccomi in ritorno dalle Ferie, lo so ho postato poco anzi niente, ma ecco un rientro con il Botto, un Post pronto a eguagliare il successo dello scarica Mp3 online direttamente da Youtube che a aquanto sembra tanto amate.
Anche questa volta dobbiamo ringraziare il buon Loverock

http://www.absurdityisnothing.com

Che ci presenta Un Forum che manda direttamente in pensione Il buon Amato Emule, ecco a voi tutto Comodamente in Streaming, il che vi permette di rilassare l’ HD!!!

AnimeDb

Le serie del momento, gli anime piu’ guardati presenti e passati!!!, Condivido Ergo Sum tutto per noi in Streaming, Iscrivetevi e provate!! Un governo dovrebbe Temere il suo Popolo, corri corii sul filo del Rasoio!