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La prima cosa che voglio capiate, se davvero intendete svegliarvi, è che non volete svegliarvi. Il primo passo verso il risveglio è essere sufficientemente sinceri da ammettere di fronte a se stessi che non è piacevole. Voi non volete essere felici. Che ne dite di sottoporvi a un piccolo test? Proviamo: ci vorrà un minuto esatto. Potete chiudere gli occhi, mentre lo fate, oppure potete tenerli aperti: non ha grande importanza. Pensate aqualcuno che amate molto, qualcuno a cui siete vicini, qualcuno che vi è prezioso, e provate a dire a quella persona, nella vostra mente: «Preferisco la felicità a te». Osservate quel che accade. «Preferisco la felicità a te. Se dovessi scegliere, non avrei dubbi: sceglierei la felicità». Quanti di voi si sono sentiti egoisti, pronunciando questa frase? Molti, a quanto pare. Capite fino a che punto siamo stati sottoposti a un lavaggio del cervello? Il risultato è che ci costringono a chiederci: «Come ho potuto essere tantoegoista?». Ma pensate a un attimo a chi è veramente egoista. Immaginatevi qualcuno che venga a dire a voi: «Come hai potuto essere tanto egoista da anteporre la tua felicità a me?». Non vi verrebbe forse da rispondere: «Scusa tanto, ma come puoi tu essere tanto egoista da pretendere che anteponga te alla mia felicità!?». Una donna mi disse una volta che, quando lei era bambina, un suo cugino gesuita aveva organizzato un ritiro nella chiesa gesuita di Milwaukee. Egli apriva ogni incontro con le parole: «La prova dell’amore è il sacrificio; la misura dell’amore è l’altruismo». Splendido! Le chiesi: «Vorresti che io ti amassi a costo della mia felicità?» «Sì» rispose lei. Non è una situazione deliziosa? Non sarebbe meraviglioso? Lei amerebbe me a costo della sua felicità, e io amerei lei a costo della mia felicità. E così, avremmo due persone infelici, ma viva l’amore!

Anthony De Mello

Immagine di Willoclick 

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Sicuramente il signor Karl Rabeder, imprenditore australiano di successo, passerà alla storia come uno degli esempi viventi che confermano la teoria che i soldi non fanno la felicità. Il quarantasettenne businessman di Telfs ha infatti deciso di vendere tutte le sue proprietà, ammontanti a svariati milioni di sterline, e dare tutto in beneficenza. È infatti sua convinzione che solo così riscirà finalmente a trovare un po’ di felicità. Dopo essersi liberato dei suoi averi, Karl andrà a vivere in un rifugio sulle montagne, lontano dagli schiamazzi e dalle farse del mondo dei ricchi.

La sua decisione è maturata a seguito di una lussuosissima vacanza alle Hawaii insieme alla moglie, che nonostante i fasti è risultata essere l’esperienza più deludente della sua vita. “In quelle tre settimane abbiamo speso tutti i soldi che potevamo spendere, ma non abbiamo incontrato una sola persona reale. Eravamo tutti degli attori”, confessa Karl in un’intervista.

Rabeder ha passato i suoi primi 47 anni di vita ad accumulare ricchezze, come gli avevano insegnato la sua famiglia e la società in cui è cresciuto. Adesso, liberatosi finalmente da un fastidioso senso di pesantezza, passerà il resto della sua vita a viverla. “Ora o mai più!” dice lui, ammettendo di averci pensato più volte ma di non aver mai avuto il coraggio di prendere la decisione finale. Fino ad oggi…

In bocca al lupo Karl. Ti porterò come esempio!

FONTE: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/austria/7190750/Millionaire-gives-away-fortune-which-made-him-miserable.html

UN CONSIGLIO DA DEMONE

Pubblicato: 2 agosto 2008 da nekradamus in RIFLESSIONI
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Non vi piace ascoltare, quando le parole stridono e la realtà traballa. Prigionieri di tre false parole; libertà, verità, felicità. Tre incantesimi che vi lanciano addosso da secoli, ma ancora non siete capaci di spezzare la maledizione. Riuscite davvero a dare loro un significato. Che cosa sono? Ditemelo!
Libertà… di cosa, verso chi, rispetto a che, in quale modo???
Verità… di chi? La tua, la sua, la nostra la loro?
Felicità… l’incantesimo più sottile e terribile. La vecchia carota davanti alla bocca del coniglio! Ma cos’è? Esiste davvero? Siete mai riusciti a vederla, toccarla, capirla?

Un piccolo consiglio da demone: smettetela di usare queste parole. Cancellatele per sempre dal vostro vocabolario. Sono pericolose! Sono le parole che fin dall’inizio dei molti mondi noi demoni usiamo per controllare i nostri servitori. A seconda del tempo e della dimensione assumono forme diverse, ma il loro scopo rimane sempre lo stesso.
Parlate di Libertà rimanendo prigionieri del concetto stesso di libertà.
Difendete la Verità credendo di essere depositari della conoscenza assoluta.
Cercate la felicità quando è proprio questa assidua e assurda ricerca che vi rende infelici.

Respirate.
Abbandonatevi.
Spengete la luce. Al buio le cose assumono un significato più calmo. Le energie si quietano. Allora forse potreste anche afferrare un po’ di quello che vi sto rivelando, piccoli uomini.

FONTE: Nekradamus