Difficile e forse superfluo commentare i recenti eventi nelle acque vicino Gaza. Ci sono centinaia di voci nel web che ne sanno molto più di me. Vorrei però con queste poche righe dimostrare il mio sostegno nei confronti dei parenti degli attivisti morti e di quelli feriti e maltrattati dall’esercito israeliano. La storia si ripete. Le ingiustizie si susseguono davanti agli occhi di tutti e nessuno fa nulla. Il video circolato in rete (per sbaglio) ieri dovrebbe domostrare ormai senza più ombra di dubbio la follia nella quale questo popolo è precipitato. Con tutte le atomiche che c’hanno sotto il culo c’è da dormire poco tranquilli… Mah, facciamoci due risate strette strette con Latuff.
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Freedom Flotilla e la Vergogna di Israele
Pubblicato: 5 giugno 2010 da Willoworld in GUERRA, RELIGIONE, RIFLESSIONITag:Flotilla, Gaza, Israele, latuff
LE OPINIONI DEL TOPO: POMODORI IN FACCIA A OBAMA
Pubblicato: 2 dicembre 2009 da Willoworld in HUMUR, PENSIERO, PERSONAGGI, POLITICA, RIFLESSIONITag:Afghanistan, Cina, GUERRA, Il Topo, inquinamento, latuff, obama
Io non so voi, ma quando vengo preso per il culo di brutto mi viene naturale mandare a quel paese chi manifesta tale ignoranza. È più forte di me. Se lo scherzo ricade nell’orbita del buon gusto e della burla amichevole, va benissimo, ma se si superano certi limiti allora un bel “vaffanculo” non glielo toglie nessuno.
Ora, anche se l’abbronzatissimo Obama sembrerebbe una brava persona, e nonostante incarni per davvero lo spirito di cambiamento che aleggia tra gli elettori statunitensi, e malgrado si sappia bene che pur essendo il presidente del paese più ricco ed influente del mondo non possiede quel potere onnisciente che gli viene attribuito, nonostante tutte queste cose che diamo ormai quasi per scontate (chissà, poi magari è proprio una merda d’omo…), Obama è senza dubbio l’unico possibile bersaglio per dimostrare il nostro dissenso.
Anche se il pupazzo ce lo ha messo il gestore del luna park, l’unica cosa che possiamo fare è di gettargli i pomodori in faccia, scordarci di quanto sia belloccio e dimenticare le sue parole mielate. D’altra parte ha deciso lui di stare in bella mostra, e quindi qualche pomodoro se li doveva aspettare…
Insomma, prima ce lo propongono come il cambiamento, poi fa un monte di promesse e gli regalano il nobel, e alla fine incrementa le truppe, si disinteressa dell’inquinamento e continua a fare lo Sceriffo-Zio-Sam dal Polo Nord all’Antartica… Popò di faccia di culo, dico io…
Ok, lo sappiamo, è un burattino, chi comanda sono altri, le multinazionali, il governo fantasma, i ricconi nascosti nei grattacieli più alti, i lucertoloni di Icke… però questo non giustifica minimamente il ricciolino… Ripeto, è lui che si è voluto mettere sul tiro a segno, perciò tiriamoli questi pomodori.
E come mi disse un grande saggio: “Se l’uomo più potente del mondo non ha alcuna possibilità di cambiare le cose, allora siamo messi proprio male…”
Buona giornata!!
Il Topo
Immagine di Latuff: http://latuff2.deviantart.com/
COMUNQUE VADA…
Pubblicato: 19 ottobre 2008 da Willoworld in FUMETTI, POLITICATag:elezioni americane, imperialismo, latuff, mccain, obama
DA MAGDI ALLAM A GEERT WILDERS
Pubblicato: 1 aprile 2008 da Willoworld in PENSIERO, PERSONAGGI, POLITICA, RELIGIONETag:geert wilders, islam, latuff, magdi allam
Riporto piú sotto l’articolo di Afef Jnifen pubblicato da La Stampa, un intervento bellissimo in questo momento di confusione, in cui nuovamente si odono i clangori di una cruenta battaglia mediatica contro l’Islam. I fini li conosciamo tutti, guerra, petrolio, soppressione, strategie militari, cia, mossad, iran ecc…
In questo periodo quassù in Olanda si parla molto del film di Geert Wilders, un volgare episodio di propaganda volto ad accaparrare consenso e attenzione. Per fortuna la reazione del pubblico è stata abbastanza cauta. Chi ha visto il film, musulmani e non, ha subito capito che c’era poco di serio dentro la pellicola. Solamente una serie di ingiurie nei confronti di una cultura che per molti versi è intollerante e retrograda, ma per altri nasconde dei grandi valori.
Tra l’altro Wilders ha fatto un lavoro di copia e incolla non molto professionale, dimenticandosi di citare le fonti, e per questo molte persone gli hanno già fatto causa.
Se l’uscita del film è stata contrassegnata da una serie di articoli, talk show e reazioni varie che non hanno fatto che pubblicizzare qualcosa di scadente e inutile, per fortuna sembra che all’indomani della messa in onda in rete l’opinione pubblica olandese stia reagendo nella maniera giusta, additando Wilders come un “tossico del protagonismo”. Insomma, la cosa che più gli preme è che la gente parli di lui (e delle sue guardie del corpo!)
Ciononostante esistono effettivamente dei problemi di integrazione da parte della comunità islamica. Ovviamente quella olandese (libera e aperta) si scontra violentemente con quella musulmana. In molti si chiedono se sia giusto far costruire altre moschee e lasciare che tale cultura dilaghi dentro un paese che ha fatto della sua apertura mentale il suo punto d’orgoglio.
Di sicuro le ingiurie di Wilders e Magdi Allam, come dice giustamente Afef Jnifen, non giovano al riavvicinamento delle culture. Dal 2001 a oggi è stato possibile notare come le nuove generazioni musulmane abbiano ricercato il senso di appartenenza nelle proprie tradizioni, ed è molto comune quassù vedere ragazze con il velo insieme a madri che non lo portano. L’odio non può che generare altro odio… ma gli uomini continuano a dimenticarselo.
La storia di Wilders è rimbalzata in tutto il mondo. Quella del maiale di Calderoli (che a livello politico ha più o meno la stessa rilevanza del biondaccio olandese) è rimasta nella nostra piccola penisola alla periferia dell’Europa. Questa è la considerazione che il resto del mondo ha nei confronti dei nostri politici.
ILLUSTRAZIONE DI LATUFF.
MAGDI ALLAM INCITA ALL’ODIO
DI AFEF JNIFEN
La Stampa
Mi sono decisa a parlare della conversione al cristianesimo di Magdi Allam avendo letto la presa di distanza del Vaticano dai giudizi critici sull’Islam che il giornalista ha rilasciato dopo la cerimonia del battesimo nella veglia pasquale in San Pietro.
Voglio precisare che non mi permetto di giudicare Papa Benedetto XVI e che al tempo stesso sono profondamente convinta che debba essere a ogni costo difesa la libertà di professare la propria religione così come di convertirsi. Ma non posso più tacere sulla disinformazione riguardo al mondo musulmano che Magdi Allam porta avanti da anni. Pur essendo italiana, le mie origini si radicano nella cultura islamica e faccio parte della comunità araba in Italia. Non sono praticante, ma per rispetto della religione musulmana, la religione dei miei genitori in cui sono cresciuta, sento di dover intervenire.
Non sono interessata alla conversione di Magdi Allam, e così credo la maggioranza degli italiani, ma ho ben chiaro – e da diverso tempo – qual è il suo obiettivo. Magdi Allam grida al genocidio contro gli ebrei e i cristiani nel mondo islamico. Ci sono stati e ci sono casi, ce lo insegna la storia. Ma ci sono stati e ci sono conflitti anche all’interno di una stessa religione, tra sciiti e wahabiti, tra sunniti e sciiti, tra cattolici e protestanti. Di questo, però, Allam non scrive, come non scrive delle tante testimonianze e dei tanti sforzi per favorire il dialogo interreligioso. No, lui vuole soltanto alimentare i conflitti, infiammare lo scontro di civiltà per cercare di passare alla storia come un simbolo e una vittima di queste crisi. E’ diabolico, ma non ci riuscirà.
Nei giorni scorsi in Qatar – un Paese di soli 800 mila abitanti – è stata aperta la prima chiesa cristiana e negli Emirati Arabi la quinta, mentre in Oman sono quattro quelle già presenti. Ancora, in Tunisia c’è la più vecchia sinagoga di tutta l’Africa, il Marocco ha avuto un ministro del Turismo di religione ebraica così come oggi il re ha alcuni consiglieri che professano quella fede, mentre in Libano la Costituzione dice che il presidente debba essere cristiano. Insomma, ci sono tanti esempi di tolleranza e dialogo che la gente magari non conosce, ma Allam non ne parla mai. Lui cita soltanto esempi di conflitti. Certo che nel mondo musulmano ci sono gli integralisti, chi lo nega? E in presenza di conflitti gli integralisti esasperano il fattore religioso. Ma nessuno oserebbe dire che poiché Mussolini e Hitler erano cristiani il cristianesimo sia violento.
Gli articoli che da anni scrive Magdi Allam sono stati molto dannosi per la comunità arabo-musulmana in Italia. Non c’è stato alcun esponente della destra, anche la più estrema, che abbia fatto un lavoro tanto negativo. Allam ha troppo astio dentro di sé, mi auguro che ora dopo il battesimo trovi pace interiore, lo dico senza ironia. Scommetto però che arriverà invece un libro sulla sua conversione, spero soltanto che darà i soldi in beneficenza a qualche parrocchia. Ci risparmi altre lezioni di malafede tra le religioni, anche il Vaticano ha capito che crea zizzania fra due mondi che cercano un dialogo difficile, ma molto importante.
Caro Magdi, alla faccia tua il dialogo continuerà.
Afef Jnifen
Fonte: http://www.lastampa.it
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