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Ecco i nuovi interventi apparsi recentemente sul sito della community Rivoluzione Creativa e sulle pagine degli altri progetti di Willoworld.

IL VECCHIO ULIVO

I ragazzi saltarono giù dal motorino e procedettero a piedi sullo sterrato che in quel punto diventava più insidioso, con rocce aguzze che spuntavano dappertutto minacciando di bucare qualche ruota… continua…

PORTOFERRAIO

Se non sapete neanche dove si trova, non preoccupatevi, ve lo dico io, Portoferraio è il capoluogo della minuscola Isola d’Elba, ridente isoletta dell’Arcipelago Toscano… continua…

SIAMO TUTTI PERDENTI

Avevano trascorso la serata in un bar, uno di quelli dove l’aperitivo si fonde assieme alla cena, poi avevano salutato i ragazzi a voce alta con i modi di fare di chi ha qualche impegno impellente, ed erano saliti sopra la moto di uno dei due, a caccia di qualcos’altro da fare… continua…

BEPPINO IL GATTO

Tra i cassonetti ed i luridi vicoli della città viveva Beppino, un gattino tigrato magro magro, con gli occhi gialli come la luna e quattro zampine rapide che lo facevano zampettare a destra e a sinistra, su e giù e poi ancora di lato, e non c’era randagio o altro felino della città che riusciva mai a stargli dietro… continua…

LA PORTA MAGICA

Io sono un viaggiatore e lungo il mio percorso ho visto tante porte. Ho sempre pensato che le porte esistono per essere aperte. Per questo hanno cardini e pomelli. Tu metti una barriera e qualcuno prima o poi l’attraverserà. È la natura umana a volere sapere cosa c’è dall’altra parte ed ad ignorare la ovvia chiusura… continua…

GLI INTERVENTI DI PROSA E POESIA DI…

RE-SPIRALI

L’ULTIMA STAZIONE

E LE 101 PAROLE DI…

MATER

LA VALIGIA SUL LETTO

IL PAESE SENZA EROI

COMPLEANNO

Leggi anche: Letture sul Tappeto 2

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Ecco i nuovi interventi apparsi recentemente sul sito della community Rivoluzione Creativa e sulle pagine degli altri progetti di Willoworld.

UNA SERATA BENE INIZIATA

Fredda e piovosa sera invernale; il bar di via Pistoiese è praticamente deserto, il ticchettio della pioggia sull’asfalto si confonde con la musica della radio all’interno del locale.
Mario è seduto ad un tavolino, uno di quelli di plastica bianca da quattro soldi ricoperto da una tovaglia a fiori mezza bruciacchiata dalle cicche di sigaretta… continua…

COME UN FILO DI MIELE STRETTO IN PUGNO

Mi preparai con la massima cura. Cercavo spasmodicamente un vestito bianco, da indossare in quell’occasione. Lo trovai nell’armadio di mia madre. Strappati via i nastri che appesantivano la sagoma, tagliai via l’ultimo lembo che copriva le ginocchia, poi piegai con garbo le maniche sin quasi ai gomiti. Di fronte allo specchio infilai me stessa in un immagine diversa che nei suoi riflessi raccontava di un desiderio alimentato e nutrito come un avido figlio, un figlio che ai primi morsi della fame urla nello stomaco il suo bisogno d’abbandono… continua…

UNA DONNA ESTROVERSA

La donna allo specchio si osservava i piccoli difetti del viso. Avrebbe dovuto uscire di casa tra non molto, ma siccome si doveva incontrare con alcune persone tra cui un uomo che lei reputava bello, tutto questo la metteva in forte disagio. I loro rapporti erano soltanto di lavoro, non sussistevano dubbi su questo, però ciò non significava affatto che lei dovesse sfigurare al suo fianco, recandosi a quella colazione tra colleghi d’ufficio… continua…

STILETTO

Seduta sul lettino, nel giardino di casa, guardava i propri piedi nudi accarezzare l’erba soffice, morbida ed umida. Le sensazioni che ne riceveva erano seducenti, anche se avrebbe preferito sentirli stretti ed avvolti in un paio di décolleté di vernice. Come quelle che aveva indossato quella volta.
Da giorni si stava chiedendo come fosse finita in quella storia. Entrata, scivolata, catapultata… continua…

IL PIFFERAIO DELLE STEPPE

Oltre le montagne si trova il deserto, ed una strada lunga e polverosa che taglia in due il continente. A sud di questa la vegetazione diventa selvaggia, le strade intricate, i villaggi sporadici e pieni di misteri. Laggiù i giovani sognano Rock City, mentre i vecchi siedono sui porticati a cantare vecchi pezzi blues… continua…

WHITE AS THE SNOW

Biancaneve si affacciò alla finestrella della piccola casetta sperduta nel bosco, guardò l’orizzonte e si convinse che fortunatamente la sua matrigna non l’aveva ancora scovata.Chissà che colpo sarebbe stato se la povera vecchiarella avesse scoperto che i sette nani erano in realtà spogliarellisti rimorchiati un giorno di tempesta nel pub vicino al porto, e che per rendere la storia della sua vita adatta ai bambini aveva mentito tutti quegli anni… continua…

ROOSTER CRANE

Il concerto degli Abyss era terminato in un tripudio di urla di disperazione e pianti isterici. La band più “scura” di Rock City aveva lasciato il palco tra i rintocchi di campana della tenebrosa e bellissima “Funeral”, dopo un concerto di quasi tre ore. Per l’occasione il cantante e leader della band si era fatto rinchiudere in un cofano d’ebano posizionato al centro del palco. Un becchino smilzo e incappucciato scandiva il tempo del finale per solo piano conficcando dei lunghi chiodi d’acciaio nella bara. I quarantacinquemila dell’Arena Nord erano in estasi… continua…

LE 101 PAROLE DI…

LA FINESTRA DI FRONTE

DANCE

È PRIMAVERA

L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

TRAUMA

FARFA E SHAULA

VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA

AFFOGATI ALLA NUTELLA

ASK NOT

E INFINE LA POESIA DI

CARNI E ACCIAIO

Leggi anche: Letture Bionde sul Sofà

Terzo episodio della saga fantasy-rock di GM Willo, Rock City. Il racconto è liberamente ispirato alla figura di Ian Anderson, leader dei Jethro Tull. Buona lettura.

ROCK CITY – TERZO EPISODIO: Il Pifferaio delle Steppe
di GM Willo

Oltre le montagne si trova il deserto, ed una strada lunga e polverosa che taglia in due il continente. A sud di questa la vegetazione diventa selvaggia, le strade intricate, i villaggi sporadici e pieni di misteri. Laggiù i giovani sognano Rock City, mentre i vecchi siedono sui porticati a cantare vecchi pezzi blues. Laggiù tutto ha il suo tempo, tutto scorre lento, o forse non scorre affatto… continua…

Ecco i nuovi interventi apparsi recentemente sul sito della community Rivoluzione Creativa e sulle pagine degli altri progetti di Willoworld.

COSIMO E VIOLANTE (Omaggio al “Barone Rampante” di I. Calvino)

Cosimo e Violante oscillavano sulle altalene del parco e davanti ai loro occhi sfrecciavano le auto sulla tangenziale sopraelevata, un flusso continuo, statico nella suo moto perpetuo, così come il rumore, un rombo persistente e sommesso a cui l’udito dei ragazzi era ormai abituato. Il cielo era grigio ma privo del profumo di pioggia, ed era caldo per esser già novembre, così caldo che Violante aveva indosso soltanto il suo vestitino azzurro con le maniche sbracciate, mentre Cosimo sfoggiava con orgoglio la maglietta della sua squadra di calcio… continua…

SUICIDE IS PAINLESS

Immagini scorrono davanti ai miei occhi stanchi.
Seduta, nella sala d’aspetto di una stazione, mi osservo riflessa nel vetro.
Mi sento dolcemente indifesa, terribilmente impotente, penosamente importante, inesorabilmente diversa… continua…

IL VINCITORE

“Adesso mi hai stufato”, le dice l’uomo con voce decisa sollevandosi dalla posizione che aveva assunto per effettuare quel difficile rinquarto al biliardo. Di fatto la sua palla ha assunto troppo effetto, va a colpire di lato ed il suo tiro risulta sbagliato anche se non disastroso… continua…

RADIO BLUES

La radio sta andando con un mood lento, da estate, perché fuori non tira un alito di vento ed è pieno di dannati moscerini. É rimasta solo lei a raccontarmi le storie, vecchia scatola nera con l’antenna rotta, riesci ancora a prendere quella stazione blues, e chissà perché continua a trasmettere. Ma quanti ubriaconi come me vivono in questa maledetta città, e ascoltano vecchi pezzi di Tom Waits e dei primi Deep Purple?… continua…

UOVA INFRANTE

Il sole era accecante. L’uomo stava sdraiato sotto la grande quercia al margine del campo. Sentì alle sue spalle che due ragazzini si fermavano e bisbigliavano qualcosa tra di loro. Si mise ad abbaiare come se fosse un cane feroce… continua…

L’UOMO NERO

L’uomo nero ha sempre avuto mani vanitose, ciondolavano stanche all’inizio, stremate dalle fuliggine e dagli acidi che gli corrodevano la pelle fino alle ossa. Di notte però cambiavano, alla luce della luna gli sembravano di nuovo belle, con armoniche dita dipingere paesaggi sempre verdi, di quelli che non conoscono stagioni, se non quella che risponde ogni giorno con la vita alla morte pressante di ogni sogno colpito a morte… continua…

LA FILOSOFIA DEL CALCIO SECONDO IL CARRAI

Non sono mai stato uno sportivo, anche se devo ammettere che il tennis è un bello spettacolo; pulito e preciso, un gioco di linee e rimbalzi, dritti e rovesci che ha tutta una sua musica. Se poi è giocato dalle signore, con quei loro completini corti, candidi come le confezioni dei confetti, allora ci puoi perdere anche un paio d’ore davanti al maledetto schermo, con la Vecchia Romagna a farti compagnia, la boccia s’intende… continua…

L’ESPRESSIONE BEFFARDA

E’ sotto al mio piede sinistro tutto il segreto. Fin da quando ero piccolo si era rivelata una strana macchia nella pianta di quel piede, dapprima appena accennata, poi con gli anni sempre più chiara, che a dire la verità non mi aveva mai dato fastidio, anzi, mi aveva spesso fatto ringraziare la natura per non averla piazzata in parti del corpo ben più vistose, ma che verso la maggiore età era andata ancora trasformandosi, assumendo poco per volta i contorni della faccia di qualcuno, un’espressione arcigna di un essere che pareva rivelarsi così… continua…

ROCK CITY – Primo Episodio

La spiaggia era l’ultima attrazione underground, una striscia di terra non completamente soggetta alle regole della città, forse a causa della marea che la rendeva accessibile solamente dopo le dieci di sera. Fino al calar del sole infatti i bagnanti si accanivano per un metro quadrato di sabbia, che dall’argine che divideva il lungomare fino al bagnasciuga non c’erano più di dieci metri, per un tratto di appena un chilometro… continua…

LE POESIE DI…

I FIGLI DELLA FOLLIA

31 GENNAIO 2010

…E LE 101 PAROLE DI…

LIPS OF AN ANGEL

LÀ DOVE IL TEMPO MUORE

DEA

SOSTA VIETATA

Leggi anche: Letture in odore di primavera

vampira

In questo terzo numero, che si apre con una parabola di Demiurgus, troverete i lavori di Davide Bandinelli, GM Willo, Jack Lombroso, G., Jonathan Macini, Tapigora, Charles Huxley e Gano. STAMPATE, SPILLATE E FATE GIRARE!
Willoworld è un portale dedito alla creatività in rete. Per parteciparvi visitate il sito http://www.willoworld.net oppure scrivete a info@willoworld.net.
Buona lettura a tutti!

SCARICATE IL TERZO NUMERO DELLA E-NZINE DI WILLOWORLD. STAMPATELA E DISTRIBUITELA!

PER I NUMERI ARRETRATI VISITATE LA PAGINA DEL CORRIERE

L´URLO

Pubblicato: 17 aprile 2008 da Willoworld in EVENTI, NARRATIVA
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Un progetto che nasce parola per parola, un esperimento al quale tutti possono prender parte. Semplicemente scrivete quello che volete, quello che desiderate urlare. Esprimete le idee che vi passano per la testa, l’amore che vi detta il cuore, e la rabbia che il vostro stomaco ha bisogno di vomitare. Ne nascerà un opera unica e totalmente anonima, che verrà pubblicata in un libro il cui titolo sarà “L’URLO”

Ho creato una pagina di accesso sulle piattaforme dei Silenti e di Willoworld Creativity, per poter accedere direttamente al progetto. Le pagine sono visualizzabili in alto.

Queste sono le regole del gioco:
1. Non si possono scrivere i nomi di persone “reali”. Le virgolette significano che è possibile parlare di personaggi conosciuti (Bush, Berlusconi, Ratzinger, Britney Spears ecc…) ma non si possono usare nomi di persone che non appartengono al pantheon delle “nuove divinità”.
2. Ogni intervento non può superare i 3000 caratteri.
3. Bisogna firmarsi ma non è necessario inserire un nome reale. L’opera deve rimanere totalmente anonima. A lavoro compiuto non verrà menzionato nessun autore.
4. La traiettoria della composizione gira attorno al significato della parola “urlo”, intesa come “voglia di comunicare”. Ovviamente si tratta di un target molto ampio, quindi esistono molteplici possibilità di esprimere questo concetto. Comunque il moderatore del progetto escluderà qualsiasi intervento che non avrà inerenza col significato dell’Urlo.
5. Non è necessario che l’intervento si riallacci a quello precedente. Consiglio agli autori di non leggere ciò che è stato scritto, prima di scrivere loro stessi.
6. Il moderatore si riserva di apportare susseguenti modifiche all’opera, per correggere eventuali errori o per consegnare al progetto il giusto dinamismo.
7. Gli interventi di spam o che assomigliano allo spam verranno cancellati.
8. Per qualsiasi altra spiegazione si contatti il moderatore all’indirizzo info@willoworld.net.
9. Queste sono regole non definitive e soggette a susseguenti cambiamenti nel caso ce ne fosse bisogno.

E adesso chiudete gli occhi, respirate profondamente e…
…URLATE!

QUESTO IL LINK AL PROGETTO