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I SETTE VIZI CAPITALI

Pubblicato: 5 aprile 2010 da Willoworld in APPELLI, ARTE, EVENTI, FOTOGRAFIA
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Wi-Fi art presenta

Traslochi ad Arte ne: I Sette vizi capitali

Domenica 11 aprile 2010, h 21.30. Traslochi ad Arte, ospite del Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42 Roma, ne I Sette vizi capitali. Entrata libera.
Il Circolo degli Artisti, in occasione delle domeniche dedicate all’arte curate da Wi-Fi, presenta Traslochi ad Arte ne I Sette vizi capitali. Sessanta artisti illustreranno i Sette vizi capitali con fotografia, pittura, scultura, artigianato, musica, teatro, letteratura, danza e videoarte.
Il collettivo artistico Traslochi ad Arte vi inviata a partecipare allo spettacolo unico I Sette vizi capitali che si terrà domenica 11 aprile 2010, alle ore 21.30. (altro…)

Segnalo con piacere la mostra che si terrà per tutto il mese di febbraio nel comune di Pennadomo (Ch). I quadri di Antonio Conte saranno accompagnati da alcuni brevi testi dalla Silente G., nostra collaboratrice ed immancabile funambola del circuito willoworld.net. Il soggetto di questa mostra è davvero interessante e riprende in qualche modo il manifesto di Rivoluzione Creativa, la community di Willoworld.

“C’e una battaglia ideologica che si sta combattendo in questi anni, anche se i media ne parlano unilateralmente. La cultura del file-sharing, se non verrà bandita dalle leggi che si moltiplicano ogni giorno, trasformerà la percezione del prodotto mediatico. Se nessuno pagherà più un centesimo per godere di un’opera, non sarà la fine delle correnti creative anzi, sarà l’inizio di una grande rivoluzione artistica. Cadranno i miti, i simboli di facciata costruiti dalle industrie dell’intrattenimento, e con tutta probabilità (in realtà sta già succedendo), il ciclo di fruizione dell’opera sottostarà a nuovi modi. Diventeremo fan di noi stessi, oppure dei nostri amici, o delle persone che faranno parte della nostra community. Questa decentralizzazione dell’immagine potrà fomentare nuove correnti, migliaia di nuove correnti, e si riscoprirà il vero significato dell’arte, che è fine al creare. Il processo creativo é terapeutico. Gli altri potranno attingere da noi, copiare, stravolgere, riscrivere la storia cento altre volte. Slegati dalle catene del mercato, liberi dal cerchio che imprigiona la grande “C” del copyright, saremo finalmente liberi di conoscere noi stessi e non temeremo più di farci conoscere agli altri.”

Tratto dal Manifesto di Rivoluzione Creativa

Antonio Conte – FACCE DA FACEBOOK (ognuno sarà famoso x 15 persone)

Facebook è la prova tangibile che Warhol aveva ragione, tutti noi avremmo avuto i nostri quindici minuti di celebrità anche se forse non è più una questione di tempo,oggi siamo famosi non per quindici minuti ma per quindici persone, il nostro pubblico. Il Web permette, di fatto, di avere un costante ‘controllo sulla notorietà’: ognuno di noi è in grado istantaneamente di verificare da quante persone si è letti, osservati, (eventualmente) apprezzati: si creano “micro celebrità” a colpi di click. Facebook ti «fotografa», ti trasforma in personaggio, solletica abilmente il tuo egocentrismo,con face book ognuno diventa personaggio famoso e attenzione attenzione ognuno è anche critico dell’altro in un continuo gioco delle parti ,Il vecchio critico decretava un successo o un fallimento parlando da solo alla massa: ora è una ‘massa critica che parla a se stessa. Tutti famosi per un giorno? No. Tutti famosi per qualcuno.

Due immagini della mostra

ANTONIO CONTE

Immaginate un uomo, che guarda verso l’orizzonte.
Non c’è più nulla, solo colori e forme che possono divenire qualsiasi vostro pensiero.
Ci sono artisti come Antonio Conte che nascono per esprimersi solo con l’arte e ci riescono.
Se ci può essere un connubio tra Surrealismo,
Dadaismo e Astrattismo
con una punta di Pop-art alla Wharol…
questo è Antonio.
In un’era in cui l’Arte è divenuta puro accessorio e commercio, qui troviamo ancora risposte e sogni a colori. Parole dall’ ironia e dalla malinconia e la vita nei visi e negli occhi delle tele di chi ha respirato l’aria di Napoli ma è pronto per ogni dove!
Dategli un rosso magenta e un blu cobalto e salverà il mondo…
salvando se stesso.

Silvia Paganini

GIULIA RICCO’

Si dedica da alcuni anni alla scrittura creativa. Ha pubblicato diversi racconti sul circuito Willoworld.net e sulla community Rivoluzione Creativa. Lo scorso agosto si era già cimentata nel medesimo ruolo scrivendo i testi di accompagnamento per la mostra di Daniele Frisina.

I LAVORI DI GIULIA RICCÒ APPARSI SU RIVOLUZIONE CREATIVA

ECCO I 14 PROFILI DI G. RICCO’ SUI QUADRI DI A. CONTE

LITTLE SWEET PAIN

Pubblicato: 26 febbraio 2009 da Willoworld in ARTE, EVENTI
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locandina-little-sweet-pain

DanieleFrisina
in mostra
Little Sweet Pain
27 febbraio 21 marzo
verinissage venerdi 27 ore 18,30
libreria Piermario & co.
Via Armellini, 26 – Latina

Sono i sentimenti, i “piccoli dolci dolori” quotidiani, il tema principale della mostra “Little sweet pain” di Daniele Frisina, giovane artista di Latina, che verrà inaugurata venerdì 27 febbraio alle ore 18.30, presso la libreria Piermario&co in via Armellini 26.

22 le opere esposte che attraverso colori e linee parlano di malinconia, nostalgia e rimorso; ma non si tratta di dolori fini a se stessi. Le sofferenze segnano sempre una crescita, un’evoluzione delle emozioni con le quali ogni giorno ci rapportiamo e con le quali affrontiamo il mondo.

La tematica del rimorso, ad esempio, viene trattata attraverso l’immagine di un cane che si morde la coda, soggetto riproposto in più quadri ma con colori differenti, secondo il fare tipico della pop-art. La particolare tecnica usata è mista: le tele sono state incellophanate per dare l’idea di un prodotto nuovo, ancora intonso, ma nello stesso tempo passato sotto le mani dell’artista che lo ha lavorato.

Dieci opere sono state invece realizzate su legno, tramite tecnica mista, e riprendono il soggetto di sempre, l’omino stilizzato. Due sono invece i quadri di grandi dimensioni: “L’ombrello che si allarga” e “Chi è causa del suo mal…”. La mostra resterà aperta fino al 21 marzo.

Per contatti stampa

340.4082782

Critica a cura di Silvia Sfrecola Romani

Dall’autoritratto con il pennello tra i denti ai cagnolini stile manga, i lavori di Daniele Frisina, classe 1980, ti catturano con la loro immediatezza che non è mai spontaneità quanto piuttosto schiettezza esecutiva perché ogni singolo particolare, prima di essere dipinto, viene attentamente e meticolosamente valutato. Allievo di Giuliana Bocconcello, da cui ha mutuato una ricerca espressiva emotivamente autentica, Daniele però è un fumettista della miglior specie, poco istintivo, ma ineccepibile e perfezionista, che prepara minuziosamente ogni lavoro, su carta, al computer, quindi su tela. Ma è al colore che Daniele affida la sua emozionalità più autentica e per certi versi nascosta, sebbene continuamente in lotta con quelle linee nere, così spesse, che cercano di chiudere, comprimere, contenere uno slancio emotivo autentico e passionale.

Se li hai visti una volta, i suoi lavori, te li ricordi: i suoi omini iconicamente inespressivi, eppure teneramente malinconici, hanno occhi spalancati ma sono privi di bocca, braccia o gambe perché nessuna possibilità viene data all’esterno di entrare in comunicazione; ad individuarli è quella linea continua, spessa, grossa e nera, che come un serpente trattiene perfidamente tra le sue spire colori forti, la cui carica simbolico-espressiva, pare non essere affatto disposta a cedere. Daniele dosa e valuta rigorosamente anche i colori (il verde è ambiguità, il magenta è calore-bontà, il giallo tensione, il blu assenza) perché niente va ‘spiattellato’ sulla tela senza una rigorosa pre-selezione.

E’ come se Daniele avesse messo a punto un suo sistema simbolico, quasi una segnaletica estetico-espressiva, inconfutabile e rassicurante come un semaforo (della serie rosso stop, verde vai). Apparentemente facile, in realtà il suo è un lavoro complicato, ermeticamente serrato, che lascia poco spazio all’interpretazione perché lui cerca di controllare ogni dettaglio, dal più piccolo al più grande. E a chi guarda non resta che adeguarsi al suo codice semantico, rispettandolo.

frs.daniele@alice.it    www.danielefrisina.com

DANIELE FRISINA

Nato il 10 settembre del 1980 a Latina, dove vive e crea, diplomato maestro d’arte presso l’istituto d’arte A. Baboto, Daniele Frisina attinge a piene mani dal Giappone per sviluppare un proprio stile. I suoi quadri rievocano l’immediatezza e la forza espressiva tipica dei Manga Giapponesi, ma ciononostante appena li vedi li riconosci come suoi.  È proprio nell’originalità dei suoi soggetti la sua grande forza comunicativa.

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Little Sweet Pain  – Esibizione
venerdì 27 febbraio 2009 alle ore 18.30
sabato 21 marzo 2009 alle ore 20.00
Luogo: Libreria Piermario&Co.
Indirizzo: Armellini, 26
Città: Latina

Fonte: Willoworld Creativity