I Silenti sono un gruppo di personaggi più o meno virtuali che parlano di un po' di tutto, dalla politica al rock progressivo, passando per la narrativa, la filosofia ed il gioco di ruolo. É un blog aperto a tutti quelli che sanno essere veri ed affilati. Per parteciparvi scrivete a: info(at)willoworld.net.
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Rock City è una città immaginaria collocata ai tempi del vinile. All’interno di questo ipotetico scenario si muovono i personaggi classici del mondo del rock, tutti rigorosamente reinventati ed enfatizzati per l’occasione.
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Un
Mondo a Gambe Aperte é una raccolta di racconti e poesie di Gano, poeta ubriacone, meraviglioso personaggio della Giostra di Dante.
Il nuovo album dei Mars Volta è già pronto, mancano soltanto i testi e le linee vocali di Cedric, che per la prima volta avrà la possibilità di lavorare da solo, senza l’occhio super critico di Omar Rodriguez. Da una recente intervista a Rolling Stone, si scopre infatti che il multi-talentato chitarrista dei Mars Volta quando entra in studio diventa un vero dittatore. Ma la sua ultima esperienza come regista del film The Sentimental Engine Slayer (terzo lungometraggio di Rodriguez che ha partecipato di recente al festival di Rotterdam) gli ha aperto gli occhi. Certo, non passa giorno in cui non senta l’irrefrenabile desiderio di afferrare il telefono e chiamare il suo compagno di palco per sapere a che punto è con il lavoro, ma le cose sembrano davvero cambiate. Rodriguez è una mente instancabile, ha mille progetti. Ammette di aver lavorato, dal 2002 al 2007, ogni giorno dalle 11 del mattino alle 2 di notte. Ora ha voglia di prendersela calma, di fermarsi ogni tanto per una pausa e di giocare con il suo cane.
“I want to share experiences, instead of controlling and owning them. […] I want to move beyond that. I’ve had 10 years of being a dictator. From 2002 to 2007, I cannot tell you how unfun it must have been to be around me. I worked from 11 in the morning until 2 in the morning, no breaks, no going out for lunch, no days off. I drove an engineer mad. Another renounced me. I understand it now. And now, I stop, I eat lunch, I play with the dog, and I get four times as much done now than when I was choking it to death. Now I come back invigorated. I’m definitely happier.”
Ancora non si conosce niente di questo nuovo disco, né i titoli delle canzoni né quando uscirà di preciso. Forse dovremo aspettare il 2011. Nel frattempo Omar estrae dal suo cilindro un progetto dopo l’altro. L’ultimo è lo sperimentalissimo Tychozorente, che potete scaricare qui.
Tychozorente
Omar Rodriguez-Lopez
Studio Album, released in 2010
Songs / Tracks Listing
1. Los Siete Sermones A Los Muertos (04:07)
2. Polaridad (04:51)
3. La Paradoja Divina (03:02)
4. Contra Suspiros (03:00)
5. El Todo (04:40)
6. Piedras Y Ansiedad (06:03)
7. El Ritual Como Fin En Si Mismo (03:01)
8. Consecuencias (03:01)
Tornano i paladini del prog più classicheggiante, a volte stucchevole, con un album che guarda alle origini della band americana. I Glass Hammer omaggiano da quasi un ventennio i gruppi più importanti del panorama progressive: ELP, Yes, Genesis ecc. Non sono un loro fan, devo ammetterlo, però questo album, che sto ascoltando proprio adesso, credo abbia tutte le caratteristiche essenziali per fare un bel viaggio progressivo alla vecchia maniera. Un ottimo antidoto contro il veleno l’intervistadi Phil Collins apparsa oggi su Repubblica.
Consigliato solo per i progger “duri a morire”.
IF
Studio Album, released in 2010
1.Beyond, Within (11:44)
2. Behold The Ziddle (9:11)
3. Grace The Sky (4:29)
4. At Last We Are (6:46)
5. If The Stars (10:25)
6. If The Sun (24:02)
Total Time 66:47
Line-up / Musicians
– Jon Davison / vocals
– Fred Schendel / keyboards and steel guitar
– Steve Babb / bass and keyboards
– Alan Shikoh / guitars
– Randall Williams / drums
La quinta perla di Zorn del 2009 mi era sfuggita. Un album non indispensabile ma estremamente piacevole, sulla scia del precedente O’o. Fraseggi easy jazz per le mattinate col caffellatte ed il laptop sintonizzato sulle ultime news, quelle della controinformazione s’intende…
ALHAMBRA LOVE SONGS – John Zorn Studio Album, released in 2009
Unire la passione per la fantasy con la mitologia rock era una sfida che mi ero preposto già da diverso tempo. Riascoltandomi e rivedendomi le scene di quella chicca di Brian De Palma, Phantom of Paradise, mi è sorta l’ispirazione per una mini-saga da presentare ad episodi sul sito The Colony of Slippermen. Rock City è una città immaginaria collocata ai tempi del vinile. All’interno di questo ipotetico scenario si muovono i personaggi classici del mondo del rock, tutti rigorosamente reinventati ed enfatizzati per l’occasione. Musica, magia, droga, sesso, money e naturalmente lui, il diavolo. Una zuppa glamour da rimescolare per gioco ed assaggiare nelle serate balorde, quando la cassa della birra è a metà…
Buona lettura!
PRIMO EPISODIO
La spiaggia era l’ultima attrazione underground, una striscia di terra non completamente soggetta alle regole della città, forse a causa della marea che la rendeva accessibile solamente dopo le dieci di sera. Fino al calar del sole infatti i bagnanti si accanivano per un metro quadrato di sabbia, che dall’argine che divideva il lungomare fino al bagnasciuga non c’erano più di dieci metri, per un tratto di appena un chilometro. Il resto della costa apparteneva agli scogli o al porto di Rock City, lo scalo per carghi più importante del litorale. Ma le attività portuali non erano certo la risorsa economica principale della città. Rock City era il centro nevralgico dell’industria musicale, “the place to be”, una metropoli sconfinata che dalle montagne rocciose si estendeva fino all’oceano; case, palazzi, giardini e una rete intricata di strade sulle quali ogni giorno milioni di autovetture disegnavano quel moto perpetuo che incorniciava la macchina da soldi più redditizia di tutto il paese. Rock City rappresentava il traguardo dei giovani rockers che rincorrevano le chimere di denaro e popolarità. In realtà, dietro il sipario dorato dell’industria musicale, si nascondevano orde di affamati avvoltoi e zannuti caimani. Una volta che l’aspirante star veniva irretita dalle suadenti parole dei discografici, non c’era possibilità di salvezza. I contratti stipulati dalle due grandi major del paese imprigionavano la creatività del musicista trasformandolo in un animale da allevamento, una gallina costretta a cagare uova dal culo fino al giorno della sua morte. Alla maggior parte degli artisti poteva anche andar bene trascorrere la loro dorata esistenza dentro le ville bunker, assediati dai fan guardati a vista dalle guardie del corpo, intontiti per buona parte della giornata dalle droghe più in voga dell’ambiente. Gli sciamani facevano ottimi affari. Molti di loro lavoravano per le major e avevano il compito di tenere i “ragazzi” tranquilli.
Rock City vantava nove enormi stadi e centinaia di edifici per ospitare concerti ed eventi musicali. Ognuna di queste strutture apparteneva o alla Music Dome o alla Dream Records, le due case discografiche che detenevano il patrimonio artistico musicale del paese. Se volevi far suonare la tua band, dovevi essere pronto a firmare un patto di sangue, altrimenti ti rimanevano i marciapiedi oppure i luoghi improvvisati, come la spiaggia appunto… continua…
Dall’esperimento “Colony of Slippermen Awards” ho potuto constatare che gli esperti di musica di mia conoscenza hanno tutti qualcosa in comune, ovvero una contagiosa passione per il revival. Quasi nessuno è stato capace di pescare dal calderone delle nuove uscite l’album dell’anno, e tutti mi hanno confessato di essere presi da roba vecchia, per lo più anni settanta.
Eppure di roba bella ne è uscita quest’anno, almeno secondo il mio punto di vista. Anzi, devo dire che il 2009 è stato davvero una bella sorpresa, soprattutto per quanto riguarda il progressive. Ma andiamo per ordine.
Incominciamo col nominare i sei album progressivi fondamentali di quest’anno, quelli che dovete assolutamente spararvi nel vostro lettore mp3.
Tutte grandi produzioni, grandi nomi, grandi ascolti. Forse non troverete niente di nuovo dentro queste opere, ma di sicuro vi solleticheranno i timpani.
Non bisogna poi dimenticare Shadow Gallery, Dream Theater e Beardfish, anche se personalmente ho apprezzato molto di più i sei citati più su. Scostandosi poi sul rock più genuino, come non dimenticare l’ultimo degli Wolfmother “Cosmic Egg” e quello dei folkloristici Big Elf.
Anche per quanto riguarda il panorama italiano mi va di citare un paio nomi; l’ultimo lavoro di Cammeriere, forse non all’altezza del primo gioello e di Sul Sentiero, ma comunque valido e poi la sorpresa di Niccolò Fabi che col suo “Solo un uomo” mi ha regalato momenti davvero piacevoli. Cantautore giovane e di indubbio talento, nella seconda splendida traccia “Attesa inaspettata” è riuscito a farmi ritrovare anche i vecchi Genesis. Un album magnifico!
Passiamo adesso alle recensioni che mi sono arrivate e nel dare la parola a Gherardo e Michele, colgo l’occasione per ringraziarli della collaborazione. Ecco qui i loro personali podi del 2009.
Secondo album per i Wolfmother sicuramente all’altezza (se non addirittura migliore) del precedente che già era fantastico… Questo gruppo, per me, sono la “prova provata” che si sbagliano coloro che sostengono che “oggigiorno l’intera produzione musicale è scadente”!
Ogni brano è a suo modo fulminante e coinvolgente: la voce, i riff di chitarra e i cambi di ritmo rimandano dritti agli anni settanta il tutto però attualizzato con sound più “moderni”…
L’album è immediato: basta un primo assaggio per capire bene di che pasta è fatto e dopo molteplici ascolti si ha la conferma che la prima impressione era quella giusta!!!
…per me al primo posto non potevano esserci altro che loro.
John Paul Jones al Basso, Dave Grohl alla Batteria, Joshua Homme alla chitarra e voce formano un inedito terzetto dalle altissime potenzialità artistiche e il loro disco è all’altezza delle aspettative: un miscuglio di diversi stili e sound che alla fine produce uno splendido album fortemente Rock!
Questo loro terzo album crea una discontinuità rispetto ai due precedenti… c’è meno dinamica ed energia a favore invece di sound più cupi e ricercati: si percepisce bene l’influenza di Joshua Homme (è il produttore di quasi tutti i pezzi dell’album) che se da una parte aiuta il gruppo a non ripetersi dall’altra rischia di eclissare il loro stile… il risultato finale, secondo me, è comunque eccellente e sopratutto è da apprezzare il tentativo di esplorare percorsi diversi dai precedenti.
Citerei volentieri anche l’ultimo dei Pearl Jam, che a detta di molti è il loro ennesimo album valido, ma purtroppo non ho ancora avuto modo di ascoltarlo in maniera approfondita!
In tempi di reunion, molto orientate al fatturato, il ritorno discografico di questi tizi non mi aveva molto colpito. In particolare, vista la fine di Staley mi ero implicitamente ripromesso di non ascoltare più niente, nel caso fosse uscito. Poi mi capita questo CD, per caso, e sono costretto a esultare. Esultare per un prodotto magnifico, in cui la vena “grungesca” non è per niente morta (quindi nessuno parli di trasformazione) e, come per la storia che ha contraddistinto gli AIC, si sposa con un bell’abbrivio di distorsione e onesta ignoranza. Molto, molto gradevole, un songwriting all’altezza dei bei tempi, e non certo le ballate dei Nirvana, quanto, semmai, lo stile eclettico con concessioni heavy dei Soundgarden. Poi basta, perché della scena ’90 di Seattle in realtà non ci capisco una sega, e molti saranno più informati di me. A me piacciono i gioielli come l’unico CD dei My Sister’s Machine, e questo lo dico solo per fare il figo.
Questi tizi, di cui non so nulla, mi sono tornati in mente perché li hai messi di contorno a uno dei tuoi post su uno dei tuoi diecimila blog. Più che altro, il passaparola su questa band è stato maestoso: ho avuto il loro album dopo che frotte di amici me li segnalavano, al punto di donarmi il CD, copiatissimo. Personalmente, è una band che mi viene a noia dopo 2/3 ascolti. Però in quei 2/3 ascolti, diamine!
Proposta molto originale, e molto profetica. In una scena ormai fatta soltanto di contaminazioni, i Diablo sembrano sussurarti: “Sì, se vuoi, possiamo metalleggiare anche sul jazz caldo”.
A proposito, che cos’è il jazz caldo?
Tutti i recensori, eminenti o meno, parlano dei Teatro facendo riferimento alla storia di Capovilla. Una specie di eminenza veneta dell’indie italiano, come se l’indie italiano fosse mai stato agli onori delle cronache. Personalmente, ho avuto la grande occasione di sentire gli One Dimensional Man dal vivo, anni e anni fa, credo che aprissero agli Afterhours. Mi hanno fatto cagare, non ho nessuna remora a dichiararlo. Già si senitva che erano parecchio preparati, questo è vero, ma una formula che dal vivo stentava a decollare. Poi, con qualche trasformazione, arrivano questi Teatro degli Orrori, che invece valgono qualcosa. In particolare questo secondo album, che sposa la poetica urlata e personalissima di Capovilla a (finalmente) qualche riff di impatto. Questa uscita, ad ascoltarla bene, pare meno autoreferenziale della precedente, e regala delle belle soddisfazioni. Consigliata per davvero.
Oltre ad essere il perfetto sequel al precedente capolavoro Act II, il nuovo album dei Dear Hunter, band di Boston che ho scoperto un annetto fa e che mi ha completamente devastato, si arricchisce di nuovi interessanti arrangiamenti, come dice anche lo stesso leader Crescenzo in una recente intervista su youtube. La band sta crescendo insieme alle sue ambizioni. Ancora tre album per finire questo mega-concept, in uno strepitoso crescendo di melodia ed emozione. Grandi!!!
Pensatela pure come vi pare ma queste otto perle melodiche, a volte anche stucchevoli, di questo ennesima fatica dei pazzi messicani mi ha letteralmente strapazzato il cuore. Perchè alla fine dei giochi le cose che davvero contano nell’ascolto sono le emozioni, e questo album ne ha da vendere.
Di nuovo come ho detto più sopra, le emozioni in prima linea. Se devo ricordarmi il 2009 attraverso la musica devo per forza metterci quest’album, che presenta comunque molte caratteristiche progressive.
A questo punto dovremo incoronare il vincitore, ma siccome io non ho mai amato le classifiche, chiuderò questo primo “Colony of Slippermen Awards” con una bel super-a-pari-merito. Perchè l’importante è seguire il ritmo, cavalcare la melodia e tuffarsi nel sound, non credete anche voi?
Il mio consiglio musicale per il giorno di natale é sicuramente Christmas Album dei Jethro Tull, magari la riedizione del 2008 con tanto di cd supplementare dal vivo (Christmas at St Bride’s). Potreste provare ad inserire questo link (http://is.gd/5r11k) e vedere cosa succede. Un regalo di Webabbo Natale…
Già che siamo in tema vi lascio (piú sotto) con il mio ultimo “Raccontami sulle note di…” legato alla vecchia “Christmas Song” dei fantomatici menestrelli rock di Albione. Buon ascolto e buona lettura!
CHRISTMAS ALBUM
Jethro Tull
Studio Album, released in 2003
Songs / Tracks Listing
1. Birthday Card At Christmas (3:37)
2. Holly Herald (4:16)
3. A Christmas Song (2:47)
4. Another Christmas Song (3:31)
5. God Rest Ye Merry Gentlemen (4:35)
6. Jack Frost And The Hooded Crow (3:37)
7. Last Man At The Party (4:48)
8. Wheathercock (4:17)
9. Pavane (4:19)
10. First Snow On Brooklyn (4:57)
11. Greensleeved (2:39)
12. Fire At Midnight (2:26)
13. We Five Kings (3:16)
14. Ring Out, Solstice Bells (4:04)
15. Bourée (4:25)
16. A Winter Snowscape (Martin solo) (4:57)
Total Time: 62:51
CD2 Live: Christmas at St Bride’s (on 2008 reissue)
1. Weathercock
2. Introduction/What Cheer
3. Christmas Song, A
4. Living In These Hard Times
5. Silent Night
6. Marmion
7. Jack In The Green
8. Another Christmas Song
9. Gods Grandeur
10. Oh Come All Ye Faithful
11. Ballad Of Breadman, The
12. Winter Snowscape, A
13. Christmas
14. Fires At Midnight
15. We Five Kings
16. Gaudete
17. God Rest Ye Merry Gentlemen / Thick As A Brick
Lyrics
Line-up / Musicians
– Ian Anderson / vocals, flute, acoustic guitars, mandolin, piccolo, percussion
– Martin Barre / electric guitar, acoustic guitar
– Andy Giddings / keyboards, accordion, bass, organ
– Doane Perry / drums, percussion on tracks 1, 4, 6, 8, 10, 12 and 14
– Jonathan Noyce / bass on tracks 2, 5, 9, 11, 13 and 15
Guest musicians:
– David Pegg / mandolin on track 3 and bass guitar on track 4
– James Duncan / drums on tracks 2, 5, 9, 11, 13 and 15, and percussion on track 3
– The Sturcz String Quartet arranged by Laszlo Bencker / Gábor Csonka – 1st violin, Péter Szilágyi – 2nd violin, Gyula Benkö – viola, András Sturcz – cello, all on track 10
Line-up on ”Christmas at St Bride’s”:
– Ian Anderson / vocals, flute, acoustic guitar
– Martin Barre / guitar and mandolin
– David Goodier / acoustic bass guitar
– James Duncan / percussion
– John O’Hara / keyboards, accordion
– James Duncan / cajon and other percussion
Releases information
IL SOCIO
Ehi vecchio Santa, come stai? Facile la vita con una consegna all’anno… io invece ho appena iniziato il giro, quello che faccio tutte le mattine, per quanto? Appena mille euro il mese… che bastano appena per comprare due regalini ai miei bimbi. Si chiamano Giorgio e Letizia e sono due gioielli, anche se a volte mi fanno dannare…
Che cosa c’è? Hai bisogno di una mano? Aspetta ti aiuto a caricare quei pacchi sulla slitta… nessun disturbo, ma ti pare…. Ecco fatto. Sai com’è, è anche il mio lavoro. A proposito, se hai bisogno di qualcuno, che so un braccio oppure un socio, sono disponibilissimo. Vengo lassù con tutta la famiglia, ci sistemiamo in un igloo, che non si sta male, e poi dev’essere bellissimo con tutta quella neve e le notti che durano mesi ed i giorni con il sole fermo all’orizzonte. Una dieta a base di pesce è quello che mi ci vuole, guarda che pancia… Dai, ci organizziamo….
Ehi, passa quella boccia, che mi è preso freddo…
Anche quest’anno vorrei scrivere un articolo riportando le preferenze musicali dei lettori del sito Colony of Slippermen e di altri miei contatti in rete. L’anno scorso tre “espertissimi” mi hanno aiutato a citare le migliori uscite del 2008, scrivendo anche delle piccole recensioni. Questa volta vorrei allargare il progetto e coinvolgere più persone possibile.
Partecipare è semplicissimo; scrivetemi all’indirizzo info@willoworld.net oppure rispondete direttamente sotto questo intervento nella sezione commenti, riportando i titoli dei tre migliori dischi del 2009. L’idea non è quella di mettere qualcuno sul podio più alto ma di compilare una lista di preziosi consigli d’ascolto.
Fatevi sotto allora. Bastano tre nomi. Se poi ci volete aggiungere un commento oppure una breve recensione, meglio. Vi aspetto!!!!
A distanza di soli pochi mesi dall’uscita dell’acclamatissimo Abnormally Attracted to Sin l’affascinanate strega del pianoforte se ne esce con una raccolta di canzoni e canti popolari estratti direttamente dal repertorio di quando da bambina usava cantare nella chiesa del padre, un metodista di Baltimora. L’ennesimo gioiello di una grande musicista che riesce sempre a emozionare e sorprendere.
L’uscita dell’album é prevista per il 10 novembre prossimo ma si puó giá scaricare a questo link. Buon ascolto!
Midwinter Graces (2009)
1. “What Child, Nowell” (traditional) 3:45
2. “Star Of Wonder” (John Henry Hopkins, Jr.) 3:50
3. “A Silent Night With You” (Tori Amos) 3:22
4. “Candle: Coventry Carol” (traditional) 3:18
5. “Holly, Ivy And Rose” (traditional) 4:44
6. “Harps Of Gold” (traditional) 3:10
7. “Snow Angel” (Tori Amos) 3:43
8. “Jeannette, Isabella” (traditional) 4:28
9. “Pink And Glitter” (Tori Amos) 4:57
10. “Emmanuel” (traditional) 3:00
11. “Winter’s Carol” (Tori Amos) 5:19
12. “Our New Year” (Tori Amos) 4:13
SerieGringas e New Album Realeases: da un po’ di tempo sto utilizzando queste due piattaforme per procurarmi video e musica illegalmente in rete. Beh, non proprio illegalmente dato che dove vivo é assolutamente legale scaricare da internet (non lo é condividere i file!!;))) ma usando questi due blog sono tranquillo. Il download é velocissimo e sempre sicuro, non c’é bisogno di installare niente perché tutti i files sono caricati su servizi di megastorage.
SerieGringas é sempre aggiornato con gli ultimi episodi delle serie TV piú famose e New Album Realeases ha un archivio enorme di musica selezionata per generi con tanto di copertine e tracklist. Buon divertimento!!!
Allora faccio una piccola premessa, quando ero piu’ giovine, ho amato Vasco Rossi, ho dei ricordi bellissimi delle sue canzoni conservo con gelosia il doppio Cd Originale comprato dopo la doppia music cassetta di Fronte del Palco, poi in seguito per impegni vari mi son allontanato via via dalla musica.
Nei singoli che ho sentito negli anni successivi lentamente la belta’ delle canzoni di Vasco, la loro particolarita’ e’ andata inesorabilmente scemando, scemando scemando fino a diventare sceme!
Fine prima premessa
Seconda Premessa, A parte un paio di canzoni non mi e’ mai piaciuto Ligabue, essendo io stesso un cantante ma con una voce decisamente piu’ alta non mi piaceva cantare le sue canzoni di conseguenza non mi piacevano le sue canzoni, e per di piu’ mi ha sempre dato l’ Impressione che PUZZASSE! non come il cantante degli Stadio che tutt’ ora raggiunge i massimi vertici di questa sensazione.
fine seconda premessa
terza premessa, quest’ anno sono stato portato a forza dalla mia ragazza al concerto di Ligabue a Firenze, in questi 3 anni di tanto in tanto me lo ha fatto ascoltare, e da quando il punto si e’ spostato da cantare le canzoni di Ligabue, ad ascoltare le canzoni di Ligabue, ho dovuto riconoscergli non pochi pregi.
Il concerto infine e’ stato da vero suggestivo con una chiusura stupenda che ha acceso in me devo ammettere una piccola passione per questo cantautore.
fine delle premesse.
Perche’ tutte queste premesse?? Semplice, girando su Youtube vedo un video che porta tale titolo Vasco Rossi contro Ligabue… chi e’ il migliore!!!!
Mi accorgo subito che e’ una discussione che ha la stessa capacita’ di rimanere pacifica di quella che avrebbe una discussione su un forum di videogames XBOX 360 O PS3 QUALE E’ LA MEGLIO!
Sento le due canzoni a confronto e non posso esimermi da lasciare un commento, perche’ proprio io non ce la faccio ad ascoltare le canzoni di Vasco Rossi da 4 anni a questa parte.
Sopratutto i singoli non hanno senso, io adoravo Vasco, i suoi testi, sebbene non fossero Guccini o Vecchioni, avevano un senso legato a una splendida melodia musicale!
Adesso e’ un Arrangiamento musicale con i contro coglioni e dei testi piazzati li a caso!!
Il mio commento era semplice, Vasco rossi sono anni che non fa piu’ un testo serio si appoggia al lavoro dei musicisti e alla sua ormai Fama e successo.
Ed e’ lampante come cosa!!
Ma no figuriamoci, i fan di VascoRossi al pari di quelli della Ps3 non glielo puoi toccare manco fossero soci Azionari o Portaborse,
Tutti capolavori, Vasco uno di Noi, lui riporta i suoi pensieri cosi’ non potete capire bla bla bla…. Ti azzardi a fare una osservazione, Borda! Ascolti Meneguzzi!! (azz deve proprio fare schifo sto meneguzzi lo sfanculano tutti)
Cmq a tal proposito ho preso qualche testo delle canzoni di Vasco Rossi e ve lo riporto di seguito dopo di che lascio a voi il giudizio…..
Messi su carta sono una sequela di frasi scontate piene di retorica spesso con poco senso, guarnite poi in live da Musica e grida tipo EHHHHHHHHHHH oppure AAAHHHHHHHHHHHH o ancora meglio NAAANanananananAAAAAAA
prendete un qualsiasi testo di Ligabue che non sia Happy Hour o il Giorno dei Giorni (perche’ le cazzate le facciamo tutti) e ditemi se e’ la stessa cosa! anche se poi il punto non e’ neanche questo , dato che non sono a dire se Ligabue e’ migliore di Vasco Rossi, dato che non me ne viene una mazza, ma semplicemente perche’ e’ stato preso lui come esempio.
Canzone di successo attuale osannatissima, il Mondo che vorrei, per la serie la Fiera della Retorica con Le garniture di qualche EHHHHH AHHHHHH NaNANANANA
Titolo Il mondo che vorrei testi Vasco Rossi
Ed è proprio quello che non si potrebbe che vorrei
ed è sempre quello che non si farebbe che farei
ed è come quello che non si direbbe che direi
quando dico che non è così il mondo che vorrei (e qui Socrate gli fa una sega)
Non si può
sorvolare le montagne
non puoi andare
dove vorresti andare.
Sai cosa c’è
ogni cosa resta qui.
Qui si può
solo piangere…
…e alla fine non si piange neanche più. (questa e’ roba profonda Hai sbagliato a sfanculare la scuola)
Ed è proprio quando arrivo li che già ritornerei
ed è sempre quando sono qui che io ripartirei
ed è come quello che non c’è che io rimpiangerei
quando penso che non è così il mondo che vorrei.
Non si può
fare quello che si vuole
non si può spingere
solo l’acceleratore.
Guarda un pò
ci si deve accontentare.
Qui si può solo perdere…
….e alla fine non si perde neanche più
AHHHHH NANAAAANANANANANAAAAAAAA
(Mi sembra ci sia ben poco da commentare ha fatto una canzone con 4 frasi IL CHE CANTATO DA UNO CHE CI GUADAGNA I MILIARDI E INNAGGIA LE SUE CANZONI COME FOSSE IL PEGGIO MORTO DI FAME E’ TUTTO UN DIRE)
Altra canzoncina Basta Poco Enorme successo cantata su tutte le radio (si basta poco a fare una canzone e a fare i soldi se ti chiam Vasco rossi)
Basta poco
A fare impressione
Basta poco
Basta andare in televisione
Che la gente
Subito ti riconosce per la strada
Si fa presto
A montarsi la testa(poco da dire e’ un’ intro, sicuramente non densa di significato ma e’ una intro nn ci si deve aspettare il capolavoro)
E d’altronde è questa qui
La realtà di questa vita
Ci si guarda solo fuori
Ci si accontenta delle impressioni
Ci si fotte allegramente
Come se fosse niente
Darei fuoco a casa tua
Se mi passasse il mal di denti (ok era drogato quando ha scritto questo!!! :O ma perche’ ha un significato tutto questo?? Cioe’ il significato ce l’ ha e’ palese dice delle frasi Perspicue a parte la storia del mal di denti ovvio)
Vai che parte il NANANnana …… AH no!!!! il ritornello prima 😀
E intanto il mondo rotola
E il mare sempre luccica
Domani è già domenica
E forse forse nevica (ho trovato alcuni testi di Cristina d’ avena con piu’ profondita’, ok siamo a i livelli di Scuola di Polizia scuola di Ilarieta’??? no pero’ ci andiamo vicino, una rima anche se baciata migliore di nevica per domenica non siamo proprio riusciti a trovarla vero??)
Basta poco
A fare bella figura
Basta poco
Basta esser buoni la domenica mattina (Azz qui si va sull’ impegnato un traverso attacco al Clero mmmm) Basta poco
Per esser furbi(si basta sapere campare di rendita) Basta poco
Basta pensar che son tutti deficienti (si quelli che continuano a comprare i tuoi nuovi dischi con il fantasma di quel che eri, hai ragione perche il deficiente non sei tu che li proponi ma chi te li compra!!! Questa canzone e’ proprio dedicata a loro)
E d’altronde è questa qua
La realtà di questa vita
Di questa bella civiltà
Così nobile così antica
E che ch’è grande guarda qua
È arrivata sulla luna
Ha lasciato solo giù
Il senso della vita
E intanto il mondo rotola
E il mare sempre luccica
Domani è già domenica
E forse forse nevica
Basta poco
Per essere intolleranti
Basta poco
Basta esser solo un po’ ignoranti
Basta poco
Per non capire e scappare via
Basta poco
Perché ti dia fastidio uno purché sia…
E intanto il mondo rotola
E il mare sempre luccica
Domani è già domenica
E forse forse nevica(ok dai non infieriamo troppo)
Qui invece siamo a i livelli di Scuola di Polizia Scuola di Ilarieta’, … Ma cmq non ai livelli di Occhi di gatto, Cioe’ la Fiera delle rime Baciate!!!!! Giusto nei testi della Cristina Davena ho trovato euguali.
Titolo Non basta niente
Ogni tanto penso ancora a te
a quello che se
se fosse stato… fossi stato si
se fossi qui
ho bisogno di credere
che sei stata importante per me
anche se non ricordo più
nemmeno perchè
ogni tanto guardo intorno a me
a quello che c’è
se poi davvero è proprio tutto così!
se è tutto qui!
ho bisogno di credere che
c’è qualcosa più grande di me
anche se non capisco però
neanche cos’è!
Ehhh…
oh no! cosa c’è!
sono qui
e penso ancora a te
son vivo o no?
E allora cosa aspetto… oh
oh no!
cosa c’è!
io son vivo anche senza di te
ma non mi basta mai…
… non basta niente!
ogni tanto penso ancora a te
e non so perchè!
perchè respiro l’aria intorno a me
che cosa c’è!
ho bisogno di credere
che sei stata importante per me
anche se non mi ricordo più
nemmeno di te(Standing Ovation per questo profeta)
Allora questa neanche la Commento lo fa da sola, una cosa e’ certa l’ autore con i testi non e’ andato fuori tema VOGLIO TROVARE UN SENSO A QUESTA CANZONE ANCHE SE QUESTA CANZONE UN SENSO NON CE L’ HA!
Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà…
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà…
Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà…
Domani un altro giorno… ormai è qua!
Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha
Concludo con un’ Omaggio alla povera Cristina d’ avena che l’ abbiamo messa sotto di Brutto!!! regalandoci il citato scuola di Polizia….. NO!!!! meglio!!!!OOO Occhi di Gatto OOO Ochhi di GAAATTO
A volte i Link riportati sotto nel post originale non funzionano, ma altro ottimo Sito che offre il medesimo servizio (leggere il post originale subito sotto le istruzioni e’ il seguente
Piccolo accorgimento, sembra che anche questo sito sia colpito da la pubblicita’ 😀 ma non c’e’ problema, in pratica quando finisce di uploadare la traccia MP£ e vi da la possibilita’ tramite il pulsante di Scaricare l’ MP3 si apre una pagina con le solite richieste spammose supporta il sito bla bla bla, Fregatevene, sotto a questo riquadro c’e’ un piccolo player che servirebbe a farvi sentire la base che avete appena scaricato, andate con il puntatore su questo piccolo player con il tasto dx del mouse scegliete proprieta’ e copiate il percorso (indirizzo Url) della canzone, bastera’ che ricopiate lo stesso indirizzo su un’ latra pagina di Firefox o Explorer e date l’ok proprio come per aprire un normale sito, si aprira’ la finestrella (almeno con Firefox) che vi permette di aprire o salare il file end of story!
in pratica non fate altro che aggirare la pubblicita’ andando a beccare direttamente l’ indirizzo dove la base e’ stata uploadata, per scaricarla a vostra volta.
da Cainos e’ tutto I Lie I Cheat I Steal
Post originale 21 lug 2008
Mi permetto di fare questa utile segnalazione ripresa dal sito blog http://www.absurdityisnothing.com/ in pratica trattasi di un sito Online che permette non solo l’ ormai brevettata possibilita’ di scaricare i video da YouTube ma aggiunge la possibilita’ di scaricarne anche solo l’ audio in formato Mp3, indi per cui fatevi sotto.
vado a ricitare il post
Oggi vi propongo un “Must Have” tra i preferiti del vostro browser. Il sito si chiama vmeste.fr e offre un servizio molto interessante, ovvero quello di scaricare non solo i video da youtube, ma direttamente la traccia mp3. Insomma considerando i giorni d’oggi in cui su youtube viene caricato qualsiasi video e qualsiasi canzone di qualsiasi album, possiamo quasi dire che tramite questo sito non servirà più usare Emule e simili per poter scaricare canzoni da mettere nel vostro mp3, non dovrete più aspettare prima del download e la velocità sarà sempre alta e non avrete neanche più un peso sulla coscienza dato che no nstate scaricando tramite un programma di fileSharing. Perciò non esitate oltre, vi basterà inserire il link della pagina di Youtube o di qualsiasi altro sito dove sia presente un file video e/o audio per poter ricavarne il file mp3 corrispondente. Semplice no?
Edit: Ho trovato anche quest’altro sito Vixy.net tramite questo sito si possono anche connvertire i file flv in avi e altri formati video e audio.
Ecco a voi una persona che potrebbe essere presoper folle ma non e’ meno folle di tante altre persone al governo, ecco a voi Beppe Maniglia, un uomo diventato leggenda a Bologna, io me lo ricordo da piccolo quando piu’ di una volta e’ finito in televisione perche’ faceva scoppiare una borsa dell’ acqua calda con i suoi soli polmoni!! (in rete lo trovate!)
eccolo in un video tutto da guardare, rimpiango di non essere Bolognese per poterlo votare!!
Stiamo promuovendo l’iniziativa di un locale a Firenze per la pubblicizzazione di gruppi che intendono rinunciare all’esercizio esclusivo dei diritti di riproduzione e di comunicazione al pubblico, al solo scopo di consentire loro la filodiffusione, senza scopo di lucro, dei brani musicali in oggetto, in cambio di una pubblicità costante all’interno degli esercizi medesimi.
We are promoting an initiative for an italian cafe, to advertise bands who intend to renounce the exclusive exercise of the reproduction rights and public communications, to the single purpose of allowing cable broadcasting, with no-profit purpose of those tracks, in return of a constant publicity inside the cafe.