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25 aprile festa della Liberazione: per ricordarsi che non è la festa del comunismo ma bensì la festa dell’antifascismo (quello mussoliniano).

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Saluti

Girando per la rete ho trovato un video da vero bello, da un casuale incontro sui nostri ben amati Lungarni, si trova una testimonianza lucida, e vissuta di un vecchio Partigiano.
Espresso il pensiero in un simpatico dialetto Fiorentino, un partigiano racconta il passato e analizza il presente, iniziate a guardarlo sono sicuro che non potrete che arrivare fino alla fine.
Bellissima la grinta e la chiarezza con cui esibisce le sue idee, io non entro inmerito se siano condivisibili o meno, ma una cosa la vedo chiaramente, Un tempo gli Italiani erano questi, la voglia il temperamento, erano questi, non un Branco di adolescenti Emo tutti uguali con il Ciuffetto da Finocchio alla TokyoHotel, o un branco di Boccaloni davanti alle parole del Re di Moria.
W l’ italia w gli Italiani, perlomeno quelli che mantengono questo temperamento di Attivita’.

da Cainos e’ tutto i lie i Cheat i Steal

Festa della liberazione: 25 aprile

Pubblicato: 25 aprile 2009 da 3my78 in RIFLESSIONI
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25aprileScriverò poche righe riguardanti questo giorno, perché non sono la persona più adatta a descrivere ciò che ha rappresentato quel 25 aprile 1945, giorno in cui l’Italia fu totalmente liberata dalla dittatura fascista.

Voglio solo fare alcune precisazioni, portare alcuni pensieri che il tempo, la memoria e in buona parte un lavaggio del cervello indiretto hanno fatto verso questa gioiosa e dolorosa giornata.

Il 25 aprile è stata liberata l’Italia dai partigiani. Ma quando si usa questa parola impropriamente la si associa ai comunisti… Sbagliando. Perché voglio ricordare che oltre ai comunisti c’erano molte altre persone ideologicamente distanti ma con la stessa voglia di riappropriarsi dell’Italia. Per esempio quelli di Giustizia e Libertà (di cui faceva parte l’immensa Oriana Fallaci), quelli di Mattei, moltissimi Carabinieri e tantissime altre persone e gruppi che con il comunismo non avevano nulla a che fare. Ma purtroppo, ancora oggi, una certa sinistra continua a monopolizzare la Resistenza attribuendosi tutti i meriti e nascondendo abilmente le porcate di cui si è macchiata.

Il secondo punto che volevo toccare è sul nome dato a questa ricorrenza. Come avrete notato all’inizio del post ho scritto una frase: “questa gioiosa e dolorosa giornata”.
Gioiosa perché fu libertà da una dittatura totalitaria che ha devastato uomini, sogni, speranze di ogni individuo che ha vissuto in quel difficile periodo. 
Dolorosa perché finito il fascismo si entrò in un periodo, che chiamerò di zona grigia, in cui non c’erano né leggi né giustizia. La gente, specie chi era stato vittima di violenze su se stesso o famiglia, era accecata da un odio di vendetta brutale verso chi aveva fatto parte di quel regime. Anche verso chi aveva solamente simpatizzato il fascismo senza mai averne aderito in maniera pratica.
Molto spesso l’ideologia in questi fatti non c’entrava nulla. Erano fatti di pura e cieca vendetta. Fu purtroppo applicata la legge “occhio per occhio, dente per dente”. Furono commesse ingiustizie per vendicarsi di altrettante ingiustizie subite.

L’ultimo punto che vorrei toccare riguarda i ringraziamenti verso queipaesi che hanno sacrificato migliaia di vite per liberarci dal fascismo. In particolar modo parlo degli U.S.A. e della Gran Bretagna. Nazioni che hanno sacrificato migliaia di loro figli per venirci in soccorso.
Ogni volta che vado a Firenze, quando passo per il centro, non riesco a non voltar lo sguardo verso il cimitero degli inglesi dove sono stati sepolti tutti quei soldati che hanno perso la vita per combattere contro i nazi-fascisti e penso che se non ci fossero stati loro probabilmente ora la storia sarebbe ben diversa… Se potessi porterei un fiore ad ognuno di loro!

Saluti