Posts contrassegnato dai tag ‘PENSIERO’
Il volo dell’angelo
Pubblicato: 1 dicembre 2009 da novocainamagazine in MUSICATag:Diablo Swing Orchestra, il mostro, PENSIERO, Raccontami sulle note di..., RIFLESSIONI, scrittura creativa
you can’t always get what you want: di Lupus Infybula
Pubblicato: 24 novembre 2009 da novocainamagazine in 1Tag:PENSIERO, Raccontami sulle note di..., RIFLESSIONI, rolling stones
Ma cosa è che vuoi?
Di cosa necessiti? E sopratutto cosa è che desideri realmente.
Sicuro che questa voglia non sia “inflitta”?
Si, intendo inflitta. Come una ferita nel cervello, che lascia una cicatrice indelebile.
Credi che sia una necessità e invece non è altro che una cicatrice.
Percepisci l’odore di un roseto nella primavera appena accennata…
Poi ti volti e ti accorgi che una nuvola grigia di smog è dietro di te.
Il tutto
Pubblicato: 7 novembre 2009 da novocainamagazine in PENSIEROTag:LUPUS INFYBULA, Novocaina, NWO, PENSIERO
Toglietemi anche quel brandello di meritocrazia che ciondola lacerato dal cadavere della uguaglianza. Toglietemi i pensieri, fateli vostri e fotteteveli finchè ne avrete la forza. Toglietemi il piacere, il sorriso. Toglieteci la lealtà, rendeteci lupi che sbranano lupi. Prendete l’onore e l’onestà e giocateci alla roulette russa, vediamo a chi per primo esploderà il cervello. Toglietemi tutto cosicchè vagherò nudo nel vostro marcio deserto sterile. Ma quando, la sera, ferito e ansimante raggiungerò la mia tana ripenserò a tutti voi e affilerò le mie zanne, cercando un modo per riprendermelo… Il Tutto.
#LUPUS INFYBULA#
LIBERTÁ DI PENSIERO… MA FINO A CHE PUNTO…
Pubblicato: 2 ottobre 2008 da Willoworld in 9/11, PENSIERO, RIFLESSIONITag:fredrick toben, olocausto, PENSIERO
Riporto quest’ultimo, controverso articolo del solito Freda riguardo ai revisionisti dell’olocausto. Premetto che prendo le distanze da queste persone, maneggio le loro teorie con attenzione e cerco di farmi una mia idea. Credo comunque che il loro lavoro sia molto importante. É sempre bene cercare di guardare agli eventi (passati e presenti) da nuovi punti di vista. Solo cosi é possibile riuscire ad afferrare una piccola parte del disegno.
La cosa che mi preoccupa, leggendo questo articolo, é il trattamento che viene riservato a questi signori, nelle nostre belle patrie della libertá. Ci é permesso di venerare dei assurdi, partecipare a rituali esoterici, negare e bestiemmiare le religioni, dedicarsi alla pornografia, assistere a film violenti, pensare l’impensabile, ma se ti beccano a revisionare certe veritá storiche t’aspetta niente di meno che la persecuzione. Succede con l’olocausto oggi…. forse domani ci saranno altri pensieri tabú, ad esempio l’11 settembre. Brutto affare, dico io!!!
Buona lettura.
L’OLOCAUSTO: UNA BUFALA DI CUI LIBERARSI
di Gianluca Freda
Fredrick Toben, storico e studioso dell’olocausto, è stato arrestato oggi all’aeroporto londinese di Heathrow, sulla base di un mandato di cattura europeo emesso su richiesta delle autorità tedesche. Si tratta dell’ennesimo caso di persecuzione del libero pensiero e della ricerca storica. Toben aveva osato non solo dire (che per i padroni dell’occidente sarebbe poca cosa), ma, ahilui, dimostrare quella verità con cui ogni europeo dotato di senso critico in decenti condizioni ormai non può più fare a meno di confrontarsi: che l’olocausto ebraico è stato una gigantesca bufala, inventata nel dopoguerra come mitologia su cui fondare l’ordine coloniale che dal 1945 vige in Europa e che ha raggiunto di recente punte di repressione e violenza mai viste prima. Toben è uno dei molti studiosi dell’olocausto oggi in carcere per aver svolto ricerche sulle presunte “camere a gas”, sui presunti “sei milioni di morti di ebrei”, sul presunto “sterminio su base razziale” di Hitler. Persone incarcerate per aver indagato, con gli strumenti della storiografia, su quegli eventi lontani e per aver scoperto – fin troppo facilmente – la verità: che erano pure invenzioni propagandistiche, create per tenere in piedi l’ordine mondiale usraeliano che ci domina da oltre sessant’anni e che, nel momento del crollo dei suoi pilastri ideologici, mostra la faccia più feroce.