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di Gianluca Freda

Di tanto in tanto, quando dolce e chiara è la notte e senza vento, faccio un sogno bellissimo, che è per me uno dei principali motivi per cui valga la pena di vivere. Sogno che in un futuro imprecisato, in uno scenario fantapolitico dai contorni indefiniti, l’Italia sia stata occupata da un esercito straniero rivoluzionario. Rivoluzionari veri, non gli zombi pagati dalla CIA e teleguidati tramite Facebook che abbiamo visto all’opera, in Africa e Medio Oriente, in questi mesi. La nazionalità dell’esercito rivoluzionario varia di circostanza in circostanza. A volte sono irakeni, a volte libici, a volte indiani Apache, ma non è importante. Nel mio sogno, i nuovi occupanti hanno fatto arrestare, quali traditori, mentitori e fiancheggiatori di assassini, tutti i giornalisti italiani, sia televisivi che della carta stampata, e si accingono a fucilarli in una grande piazza (che a volte è piazza del Duomo a Milano, altre volte è la Piazza Grande di Arezzo) in un radioso mattino di sole. Lo spettacolo è aperto al pubblico, che interviene numeroso e festante. Io arrivo tenendo per mano le mie bambine e le mie bambine sorridono. In una delle tante bancarelle aperte per l’occasione, ho comprato loro dei palloncini e dello zucchero filato, denso e bianchissimo. (altro…)

THE WAR YOU DON’T SEE

Pubblicato: 19 dicembre 2010 da Willoworld in CINEMA, GUERRA, POLITICA, STRAGI
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L’ultimo film di John Pilger, giornalista, documentarista e reporter di guerra australiano, ci mostra la guerra che i nostri media ci hanno nascosto. Un documento importante che ci racconta di come da un secolo la macchina della propaganda americana lavora a pieno regime per manipolare il consenso delle masse. Con la solita serietà e pacatezza di sempre, Pilger smaschera ancora una volta le ipocrisie del nostro occidente.

Ecco alcuni link per vederlo in streaming: 12 –  3456

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di Astinus

Traduzione e adattamento di Willoworld

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Parte quarta: L’Inferno e l’Alta Finanza

Era l’inizio degli anni ’80, un decennio molto importante per il gioco di ruolo, un periodo di incredibile crescita ed espansione, in cui i gdr si affermarono sulla scena mondiale. Fu un periodo d’oro, ma con questa ritrovata forza, arrivarono anche momenti tragici, di disagio ed abuso. Mentre il gioco stava raggiungendo alcuni dei suoi picchi massimi, doveva fare i conti con le sfide più difficili. Questa combinazione fece sì che l’hobby non si limitasse solo a crescere negli anni Ottanta, ma a maturare, dando vita a una nuova generazione di giochi e giocatori.

Un Inizio Tragico

Tutto ebbe inizio nel mese di agosto del 1979 presso l’Università del Michigan. Uno studente di nome James Dallas Egbert III (chiamato Dallas Egbert) fuggì dal collage, con l’intenzione di suicidarsi. Lasciò un messaggio confuso che menzionava i tunnel pieni di vapore sotto l’università, e il gioco Dungeons & Dragons, di cui James era un accanito ed ossessivo giocatore. James, però, non si uccise in quell’occasione, e in seguito fu rintracciato da un detective privato.

Durante le indagini comunque si verificò un tragico errore. A causa di un irresponsabile lavoro giornalistico e una certa confusione da parte delle autorità, venne detto che D&D era stata la causa della scomparsa di Dallas. Quando l’anno dopo Dallas si tolse per davvero la vita, nacque il mito del “D&D suicide”. Ciò avvenne nonostante il fatto che Egbert stava affrontando pressioni estreme in quanto era considerato un bambino prodigio (aveva 16 anni), e inoltre faceva uso di droghe ed era mentalmente instabile.

Si diceva che i “tunnel di vapore”, che per anni erano stati alla base di innumerevoli leggende metropolitane, compresa quella di uno stupratore seriale, erano i luoghi in cui D&D veniva riprodotto dal “vivo”, e questa storia sfuggì rapidamente al controllo. A quel tempo il gioco di ruolo era un’attività di svago molto marginale; la sua recente crescita aveva attratto l’attenzione di molti, ma la conoscenza del gioco era ancora qualcosa di molto oscuro. Così D&D divenne il capro espiatorio perfetto per i media, facilmente presentabile come un pericoloso ed ossessionante culto che poteva diventare una minaccia per i giovani. Vari esperti del settore vennero intervistati sull’argomento e cercarono in fretta di calmare le acque. La storia venne dimenticata abbastanza velocemente, ma nel frattempo era nato un mito.

Nel giugno del 1982, si verificò un altro tragico suicidio, che avrebbe avuto effetti ancora più dannosi sull’hobby. Irving “Bink” Pulling, che soffriva di depressione cronica, isolamento e instabilità mentale, si tolse la vita con la pistola che sua madre teneva in casa. Ancora una volta, anche se i problemi della vittima erano palesi (aveva problemi sociali sia con gli amici che in famiglia, e un comportamento irrazionale e delirante) la colpa per la sua morte venne data a Dungeons & Dragons. Fu propria la madre del ragazzo, Patricia, o Pat, ad accusare apertamente il gioco.

Un Periodo Oscuro

All’inizio Pat Pulling accusò un insegnante della scuola di Irving di avere ucciso suo figlio, per colpa di una “maledizione” che il professore aveva lanciato sul ragazzo durante il corso del gioco. Nessun altro partecipante al gioco ricorda se questo evento sia mai accaduto, ma ciò non le impedì di portare il caso in tribunale, anche se poi fu subito scartato. Dopo questo evento la Pulling costituì la Bothered About Dungeons and Dragons (BADD). Con questa associazione incominciò una guerra di propaganda contro i giochi di ruolo, con tanto di distribuzione di massa di volantini ed opuscoli, apparizioni in programmi TV e radio (tra cui il famoso talk-show “Geraldo”) ed alcune proteste in strada.

Nel 1984 la Pulling coinvolse la BADD nel caso Darren Molitor. Darren era stato processato per l’omicidio di una giovane ragazza che presumibilmente si era verificato per colpa di uno scherzo di Halloween. La Pulling convinse la difesa a discutere sulla mancanza di colpevolezza di Molitor a causa dell’influenza che D&D aveva su di lui, e presentò molti cosiddetti “esperti di D&D” in qualità di testimoni. Questa prova fu respinta in quanto irrilevante, ma questo non impedì alla BADD di intervenire in altri processi.

La cosa più spaventosa di questo incidente fu che la BADD riuscì a convincere Molitor che il gioco aveva preso il controllo delle sue azioni. In base a tale credenza, Molitor scrisse un saggio schiacciante accusando D&D quale responsabile per il crimine che aveva commesso, e che fu poi ampiamente diffuso dalla BADD. Più tardi, Molitor dichiarò che, quando scrisse il saggio, era sotto stress e “in stato confusionale”, e che quindi poteva avere esagerato. Aggiunse inoltre che non credeva più che il gioco fosse pericoloso. Questo lavaggio del cervello su una persona sotto grande stress per scopi propagandistici, la dice lunga sulla pericolosità delle tattiche adottate dalla BADD.

La BADD fece anche una campagna per chiedere alla Consumer Product Safety Commission di applicare sulle confezioni dei GdR delle etichette di avvertimento, richiesta che però fu respinta. Nel frattempo, la Pulling continuò ad investire sulla sua credibilità, arrivando anche ad ingaggiare un detective privato e a richiedere il supporto dello psicologo Thomas Radecki. La Pulling scrisse anche un libro sull’argomento, dal titolo “The Devil’s Web”, e Rona Jaffe pubblicò invece “Mazes and Monsters”, un romanzo su un adolescente che si avvicina all’occulto per colpa del gioco di ruolo. Questi due libri dettero un ulteriore credibilità agli argomenti che affrontavano. Nonostante ciò, la comunità del gioco era pronta al contrattacco.

La propaganda della BADD sollevò l’interesse di molti. Dopo una petizione della BADD alla Commissione per la sicurezza, la Game Manufacturing Association (GAMA) realizzò i propri studi, insieme a molti ricercatori indipendenti. Nel 1987, Armando Simo’n pubblicò il primo documento sullo stato psicologico dei giocatori di ruolo, e ne seguirono molti altri. Tutti i casi di suicidio ed omicidio elencati dalla BADD come ispirati da Dungeons & Dragons, furono investigati a fondo e non fu trovato alcun elemento di colpevolezza da attribuire al gioco.

GAMA inoltre incaricò Michael Stackpole di indagare sulla BADD e la Pulling. Nel 1990 pubblicò il suo ormai famoso “Rapporto Pulling”, che rivelava i metodi di manipolazione utilizzati dalla BADD. Ciò portò discredito alla BADD che presto scomparve. Fu allora istituito il Comitato per la promozione dei giochi di ruolo (CAR-PGA) per lavorare contro la diffamazione dell’hobby.

Non è facile per i giocatori di oggi rendersi conto di quanto fosse pericolosa la minaccia della BADD per il gioco di ruolo. Nonostante la mancanza di un’autorità legittima, la BADD catturò l’attenzione di molti, e, al culmine della sua attività, ebbe una significativa influenza negli Stati Uniti. Molte scuole vietarono i giochi, le chiese li condannarono ed i negozi smisero di venderli. I rivenditori di GdR furono spesso costretti a chiudere e più di una piccola azienda fallì. Ma la cosa peggiore fu che la propaganda della BADD riuscì a convincere migliaia, forse addirittura milioni di persone, che il gioco di ruolo era qualcosa di pericoloso e di malvagio. Fu una manovra così efficace che ancora oggi la gente continua ad associare il gioco con il suicidio e l’occulto.

Questo pregiudizio continua ad inseguirci: il gioco di ruolo è ancora visto male dai grandi media e dalle religioni, e piccole crociate anti-gioco continuano regolarmente a verificarsi. Tuttavia, la situazione oggi è molto migliorata e sarebbe irresponsabile pensare od agire come se le linee di battaglia fossero ancora disegnate.

L’Età dell’Oro Continua

Questo “battesimo del fuoco” giocò una parte molto importante nella storia del nostro hobby. La comunità di gioco acquisì una certa consapevolezza, e questa prova di lealtà la rese più affiatata. Fu una fase di maturazione, in particolare per quei vecchi giocatori che avevano combattuto le battaglie più difficili. A conseguenza di ciò, si ebbe un divario generazionale tra i giocatori che avevano iniziato a giocare nella prima metà degli anni Ottanta, e quelli che si avvicinarono ai GdR dopo.

Ma questo non fu causa di divisione, proprio perché la comunità di gioco era uscita rafforzata dalla tragica prova. Allo stesso modo, la propaganda della BADD elevò il profilo del gioco a nuovi livelli in tutto il mondo, e quando il polverone si spense, il nome era ancora sulla bocca di tutti. In effetti, questa pubblicità non voluta contribuì a fare per davvero decollare il gioco, grazie soprattutto alla ritrovata maturità degli addetti ai lavori. L’esperienza indurì l’industria, gli dette il coraggio necessario per trasformare le piccole imprese da scantinato in grosse multinazionali. Dalle avversità vennero la forza e la saggezza necessarie per rendere il gioco davvero grande.

L’Inarrestabile TSR

La colonna portante dell’Età dell’Oro doveva venire da una grossa presenza commerciale, e nessuno riuscì a trasformarsi in “merchandising machine” meglio della TSR. La sua popolarità continuò a salire alle stelle con il rilascio del sistema avanzato per D&D. Mai prima di allora manuali e supplementi vennero pubblicati con tale velocità.

Mentre la pressione da parte di estranei si fece più forte, i club e le convention divennero sempre più popolari. Nel 1981 la TSR investì nella Role-Playing Games Association (RPGA) per aiutare i giocatori di tutti gli Stati Uniti a riunirsi. Oggi la RPGA è una potente associazione che collega milioni di giocatori in tutto il mondo.

Con il loro aiuto, sembrò certo che la TSR avrebbe continuato a dominare il settore del gioco, nonostante l’enorme numero di pubblicazioni di nuove società. Un’altra cosa, però, andò a collocarsi saldamente in cima al mucchio, qualcosa che si chiamava Dragonlance.

Nei primi anni ottanta, i designer di AD&D si resero conto che molti dei nuovi giochi avevano il vantaggio di essere basati su dei mondi o delle storie già esistenti. Il gioco di ruolo di Star Trek RPG (FASA , 1982) per esempio, ebbe un notevole successo proprio grazie all’ambientazione. Per controbattere a questa tendenza, decisero di progettare il proprio mondo, e rilasciare simultaneamente i libri e i supplementi di gioco. Agli scrittori Margaret Weis e Tracy Hickman fu dato questo compito.

Il risultato fu “Le Cronache di Dragonlance”, che divenne incredibilmente popolare. Infatti, subito dopo la sua uscita nel 1984, diventò la prima serie fantasy che compariva come “Best Sellers” sulle pagine del New York Times, vendendo oltre tre milioni di copie in tutto il mondo. In seguito ha ispirato più libri di quasi tutte le altre serie fantasy, oltre che ad un’infinità di moduli, supplementi, giochi per computer e anche un proprio gioco di ruolo “Dragonlance: The Fifth Age”. Ha inoltre trasformato la TSR in un grande editore e reso famoso l’illustratore Larry Elmore.

La TSR giocò questa carta fino in fondo, rilasciando una delle più grandi campagne di sempre per abbinare la trama dei romanzi, e fu ovviamente anche un grandissimo successo commerciale. La Dragonlance collocò nell’olimpo del gioco personaggi come Raistlin e Tanis mezz’elfo e trasformò la TSR in una grande multinazionale. Raggiunto questo picco, la TSR incominciò a destare l’attenzione dei grossi nomi del mondo degli affari, e le grandi aziende s’interessarono improvvisamente al nuovo mercato. AD&D divenne presto la base per una ridicola serie di cartoni animati che generò una propria linea di merchandising, e si parlò anche di un film.

E la TSR continuò a macinare. Alcune menti brillanti trasformarono il gioco base in cinque giochi separati (Basic, Expert, Companion, Master, Immortal) per rendere più facile l’approccio dei nuovi giocatori ed aumentare gli introiti. Dragon Magazine si affermò in tutto il mondo e fu seguito da Dungeon Magazine. Nel 1987, Ed Greenwood rilasciò il mondo di Forgotten Realms, ed ebbe un successo quasi pari alla Dragonlance, pubblicando un numero addirittura maggiore di romanzi e supplementi di gioco. Infine nel 1989, il rilascio della seconda edizione di AD&D batté ogni record di vendite nella storia del gioco di ruolo.

Alla fine degli anni settanta, AD&D era quasi in condizioni di parità con i suoi pochi concorrenti come Tunnells & Trolls, e RuneQuest. In meno di un decennio, AD&D divenne il più ricco, popolare e potente gioco del mondo, mentre gli altri erano praticamente tutti scomparsi. Questo perché la TSR era stata da sempre gestita come una società, e aveva trattato i propri prodotti come merce commercializzabile. La TSR dimostrò che il gioco poteva fare girare un sacco di soldi, se era fatto bene. Impostarono così un percorso verso il successo che i giochi futuri furono lesti a seguire.

Anche se alcuni hanno espresso pareri negativi su come questa mentalità aziendale abbia influenzato la qualità della produzione, AD&D ha continuato ad essere molto popolare, perciò devono avere fatto qualcosa di giusto. La TSR ha anche usato le proprie risorse per elevare il gioco a nuovi livelli di fama e fortuna, avvicinando ai giochi di ruolo molte più persone di quanto abbiano fatto tutti gli altri giochi messi insieme. Così AD&D entrò per la seconda volta nei libri di storia, non solo come il primo gioco di ruolo mai realizzato, ma anche come il più grande.

Senza AD&D, il gioco di ruolo non sarebbe dove è oggi; i due sono da sempre esistiti in un rapporto simbiotico. Se esiste un gioco che incarna un particolare hobby, questo è AD&D, nel suo momento più glorioso.

Continua…

CURIOSITÀ

L’esempio classico del tipo di propaganda ignorante che venne prodotta in quel periodo è Dark Dungeons, del cartooner fondamentalista Jack Chick.

Mazes & Monsters divenne un film per la TV. Fu pubblicato nel 1983 e interpretato da un giovanissimo Tom Hanks.

Purtroppo, il primo supplemento di AD&D fu chiamato “Deities and Demigods”, titolo che non giovò particolarmente alla dubbia fama del gioco.

Prima che diventasse Dragonlance, questa iniziativa era nota alla TSR col nome di “Progetto Overlord”. Meno male che ne hanno cambiato il nome!

FONTE: Storie di Ruolo

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CI STANNO BOMBARDANDO!!!

Pubblicato: 19 novembre 2009 da Willoworld in GUERRA, RIFLESSIONI
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manifesto-razzismo-italianoSecondo il rapporto 2008 dell’ agenzia europea per i diritti fondamentali l’Italia si classifica all’ultimo posto con 144 episodi di intolleranza razziale. Sì sì all’ ULTIMO POSTO!

Questi dati fanno riferimento all’anno 2006. Non 30 anni fa, ma 2 anni fa. Cmq per snocciolare qualche altro dato… La fa da padrone la Gran Bretagna con 60.407 casi di intolleranza. La Germania con 18.132, il Belgio con 1.135, la Francia con 923… Intanto io sorrido!
Sì sorrido. Perché in un passato molto recente ho sentito montare casi e casistiche preoccupanti. Tg allarmati, speciali tv, giornali sinistrini urlanti e sbraitanti, blog in ebollizione… Vedevo solo articolo sul razzismo!!! Cazzo gli italiani sono tutti razzisti!!! Cazzate, come dicevo, come temevo. Magra consolazione…

Ora mi domando; quante intolleranze ci sono state da parte degli “stranieri” ai nostri danni? Secondo me molte di più di 144… Allora come facevano i vari “disinformini” quando cavalcavano la paura e le ignoranze degli italiani gridando “l’Italia è razzista” ora posso prendere la mia rivincita e dire che gli stranieri sono tutti dei delinquenti? Posso farlo? Sì??? No, non lo faccio perché sarebbe un insulto alla mia intellegenza… Ma riflettete bene, anche voi che avete rotto i coglioni con i tanti articoli nei blog… Non vi sentite un po’ presi per il culo? Un po’ fuori posto… Non pensate che dovreste chiedere scusa per tutto il fango tirato “all’Italia razzista”? Spero di sì.

Vi lascio, sempre sorridendo, il primo articolo che feci sul razzismo in Italia… Clicca e sorridi anche tu.
Saluti

Il razzismo è una brutta piaga,per qualunque società. E’ assurdo discriminare un individuo solo per il colore della pelle o etnia,oppure per altre cose,quali i culti religiosi e quant’altro…ma penso che quest’ultima citata rientri in un’altra categoria di razzismo,che cmq possiamo inserire nel discorso.

Voglio stare dalla parte dei più deboli;di tutti coloro che hanno subito un’ingiustizia razziale e poi sistematicamente sono passati al torto…perché oggi è molto difficile scindere la realtà del contesto dalla voglia di giustizialismo (mediatico) che si è creato!


Gli svizzeri sono avanti,lo sappiamo,infatti hanno pensato da tempo a questo problema.Come? Inserendo l’art. 261 bis nel Codice Penale! Un articolo sulla discriminazione razziale,fatto a suo tempo per “accontentare” la parte islamica,che premeva fortemente per una legge del genere.Infatti sono quasi esclusivamente gli “stranieri” ad appellarsi a quell’articolo e questo dimostra in maniera inimpugnabile che la vecchia Europa è un paese razzista!
Casi di giocatori (di colore) di calcio relegati in panchina che hanno sentenziato “mi tengono in panchina perché sono razzisti!” mai pensato invece che sei un brocco???

Casi di lavoratori “stranieri” licenziati dal posto di lavoro…”mi hanno licenziato per razzismo!!!” mai pensato che non facevi un cazzo dalla mattina alla sera e ti hanno sbattuto fuori???
C’è stato pure il caso di un magrebino che ha toccato il culo a una donna svizzera,era accompagnata dal marito e quest’ultimo si è un pochino incazzato…il magrebino si è difeso dicendo che è stato insultato perché diverso (secondo lui se fosse stato un francese,bianco,gli avrebbe dato un mazzo di rose invece che una serie di vaffanculo!) e quindi lo svizzero era razzista!!!Mi sa ha preso pure ragione…grazie al mitico 261 bis!!!
A voi è mai successo di parlare con qualche straniero? A me sì e guarda caso quando la discussione divergeva mi beccavo sempre del razzista. Non la pensi come noi? Perché sei un razzista!!!
Mi è pure capitato di non aver dato una precedenza in un incrocio,lo ammetto ero in sovrappensiero,e di essermi beccato del razzista da un marocchino.Mi poteva dare dell’idiota,del coglione…ma il razzismo che c’entra??? Mah!

La colpa di tutto ciò non è neanche dell’italiano medio,però se fosse più sveglio non sarebbe male,ma bensì della solita stampa che prende di punta dei fatti e per 2 settimane ne parla a spron battuto senza minimamente riflettere sui danni che comportano alla collettività. Vi ricordate i pit bull? Sembrava che l’Italia fosse invasa solo da questi cani,tutti ferocissimi. Oppure le stragi del sabato sera…ora non ne parlano più? E i pirati della strada? Per 2 settimane pareva vivessimo in un mondo fatto di delinquenti al volante…oh avevo paura a uscire di casa eh!!! Ora tutto silenzio…

E lo straniero cattivo? Sembrava che tutti i cittadini extracomunitari fossero dediti alla delinquenza!!! (Però guardando le % nelle carceri un dubbio sovviene,specie vedendo le proporzioni…sono quasi il 50% rispetto agli italiani…e noi siamo quasi 60 milioni:-O).
Quindi un grazie all’informazione che con i suoi metodi molti remunerativi (la notizia fa guadagnare) riesce a cavalcare sempre l’onda…o meglio la guida,a discapito del vero senso del dovere,che dovrebbe far sì che le varie problematiche fossero affrontate diversamente.

Il mio No AL RAZZISMO implica prese di posizioni nette,che elencherò,in parte,per rendere l’idea:

  • Sto con tutti quei poveri immigrati che si sentono rifiutati dalle donne che hanno violentato senza alcun ritegno. Donne razziste!
  • Sto con tutti quei poveri immigrati che non avendo come vivere si dedicano ai furti e rapine;uccidendo,malmenando,violentando e quant’altro tutti quei razzisti che non vogliono aprire i portoni di casa loro per farsi rubare qualche inutile oggetto.Cos’è in fondo,a paragone di un po’ di fratellanza e integrazione.
  • Sto con le prostitute e i loro schiavisti che regalano ore beate agli italiani repressi e…condanno tutti quei razzisti che vogliono toglierle dalle strade solo perché degradano e “ammazzano” gli ambienti su cui “lavorano”.
  • Sto con tutti gli immigrati che spacciano e si vedono contrastati da quei razzisti che cercano di frenare il loro operato.Ricordate…ci vuole integrazione e fratellanza.
  • Sto con i 2 neri che ad AnnoZerO hanno insultato Daniela Santanchè! Perché così hanno dato dimostrazione di civiltà e intelligenza…la Santanchè è razzista lo meritava!!!
  • Sto con tutti gli islamici che pretendono Moschee (poi che in medioriente non facciano costruire Chiese amen,mica vorrete rompergli i coglioni con il cattolicesimo perdio!!!),che sfasciano Madonnine agli angoli delle strade,che pretendono che i presepi e crocifissi vengano aboliti nelle scuole,ospedali e in qualunque esercizio pubblico…e se non lo fate…siete razzisti!!!
  • Sto con tutti quegli stranieri che appena capiscono che non la pensi come loro,per qualunque ragione,contesto,discorso,ti bollano subito come razzista!

Potrei continuare all’infinito questa raccolta di razzismi,ma penso abbiate capito cosa intenda e spero vivamente che anche voi vi allineerete al mio pensiero…no al razzismo!

P.S.- Questo articolo ha un forte input provocatorio…ma fino a un certo punto.

P.P.S.- Per gli astanti che leggeranno: questo articolo è contro il razzismo quindi siete pregati di restare in tema e coloro i quali non la penseranno come il sottoscritto saranno bollati come razzisti e avranno i commenti moderati e/o cancellati.