di Giuseppe Tavera
Direi di si anzi, sarebbe più semplice se prima di ascoltare gli altri, pensassimo un poco a sentire noi stessi. Prestarci attenzione è il prerequisito fondamentale per l’armonia e la pacatezza di spirito. Ascoltare noi e gli altri, significa fondamentalmente essere disponibili ad imparare e solo ascoltando e conoscendo la persona che si ha vicino, si è in grado di sfuggire alla logica delle risposte preconfezionate che sono solo sintomo di scarsa attenzione per il prossimo.
Esiste una teoria che definisce il nostro rapporto con gli altri basata sui 7 specchi esseni di Gregg Braden.
Eccone un sunto preso via internet.
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