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PAROLE ED IMMAGINI
Pubblicato: 14 giugno 2010 da Willoworld in FINANZA, FOTOGRAFIA, PENSIERO, POLITICA, RIFLESSIONITag:africa, BANCHE, Europa, Fame, FOTOGRAFIA, GUERRA, Nazioni Unite, UE, Ziegler
“Il 22 ottobre 2008, i 15 paesi dell’euro si sono riuniti a Parigi. Sui gradini dell’Eliseo, Merkel e Sarkozy hanno detto: “Abbiamo liberato 1.500 miliardi d’euro per il credito, e portato il tetto d’autofinanziamento dal 3 al 5%”. Lo stesso anno, gli stessi paesi europei hanno ridotto le loro sovvenzioni al programma alimentare mondiale (che vive solo grazie a tali sovvenzioni) del 40%. Da sei miliardi di dollari a meno di quattro miliardi. Questo ha significato sopprimere, in Bangladesh, le mense scolastiche. Un milione di bambini sono sottoalimentati gravemente in maniera permanente. Questi bambini muoiono quindi proprio a causa dei gangster della Borsa. Sono morti vere, e oggi come oggi, gli speculatori dovrebbero essere giudicati dal tribunale di Norimberga.”
Foto di http://www.flickr.com/photos/dawe/
“Ogni 5 secondi un bambino muore di fame. 47.000 persone muoiono di fame tutti i giorni. Un miliardo di persone (cioè un uomo su sei) sono gravemente e permanentemente sottoalimentate; mentre l’agricoltura mondiale al livello di sviluppo attuale potrebbe nutrire, senza problemi, dodici miliardi di esseri umani fornendo loro 2700 Kcal al giorno! Quindi, all’inizio di questo secolo, non esiste in realtà alcuna fatalità. Un bambino che muore di fame, al momento in cui stiamo parlando, è stato assassinato. E’ catastrofrofico. L’ordine mondiale del capitalismo finanziario globalizzato è assassino – epidemie, morti per inquinamento delle acque, ecc… – ed allo stesso tempo assurdo: uccide senza necessità. E’ l’ordine delle oligarchie e del capitale finanziario mondializzato. Sul piano della lotta alla fame, la sconfitta è completa.”
Foto di http://www.flickr.com/photos/kioko/
“Dal giugno 2002, esiste un accordo di libero scambio fra Israele e i 27 paesi dell’Unione Europea che assorbe il 62% delle esportazioni israeliane. In tale accordo, l’articolo 2 (è lo stesso in tutti i trattati di libero scambio) dice: il rispetto dei diritti dell’uomo da parte delle parti contraenti è la condizione per la validità dell’accordo. Ma le violenze fatte ai palestinesi – furto della terra, tortura permanente, eliminazioni extragiudiziarie, assassini, organizzazione della sotto-alimentazione come punizione collettiva – tutto ciò, sono delle violazioni permanente dei diritti dell’uomo più elementari. Se la Commissione Europea sospendesse per 15 giorni l’accordo di libero scambio, i generali israeliani tornerebbero immediatamente alla Ragione. Ora, l’Europa dei 27, sono delle democrazie, sta a noi di giocare, le nostre opinioni pubbliche.”
Foto di http://www.flickr.com/photos/zoriah/
“Prendiamo l’esempio della Svizzera. Il contribuente svizzero ha pagato 61 miliardi di dollari per il salvataggio della più grande delle banche, l’UBS. L’anno scorso, nel 2009, i dirigenti dell’UBS, sempre vicina al fallimento, si sono spartiti fra loro bonus per quattro miliardi di franchi svizzeri! Il saccheggio è totale e l’impotenza dei governi che si comportano come mercenari lo è ugualmente. In ogni caso, in Svizzera, in Francia, in Germania paesi dai quali ho qualche informazione. E’ uno scandalo permanente.
La maschera neoliberista è ormai caduta, come anche la sua pretesa legittimità. Ma il cinismo e l’arroganza dei banchieri trionfano completamente.”
Foto di http://www.flickr.com/photos/corum_l/
I 4 paragrafi sono estratti dall’intervista a jean Ziegler apparsa oggi su CDC (link)
Giornalisti Ue: Sarkozy miglior leader dei 27, Berlusconi peggiore
Pubblicato: 12 dicembre 2008 da 3my78 in CRONACA, PERSONAGGI, POLITICA, RIFLESSIONITag:berlusconi, UE
Giornalisti Ue: Sarkozy miglior leader dei 27,Berlusconi peggiore
Sondaggio pubblicato domani sul quotidiano francese La Tribune
Bruxelles, 10 dic. (Apcom) – Il capo dell’Eliseo e presidente di turno Ue, Nicolas Sarkozy, è il miglior leader europeo, mentre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è il peggiore. E’ questo il responso di una giuria di dodici corrispondenti europei a Bruxelles, interpellati da La Tribune. Il sondaggio, riferisce un comunicato, sarà pubblicato sul quotidiano francese domani.
I leader dei Ventisette sono stati giudicati secondo quattro parametri: senso di leadership, spirito di squadra con i colleghi Ue, convinzione europeista e capacità di risposta alle crisi. Sul podio, dopo Sarkozy, si affermano il primo ministro lussemburghese e presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e il primo ministro britannico, Gordon Brown. Angela Merkel, premiata nel 2007, scivola in quarta posizione a causa della sua timidezza nel reagire alla crisi finanziaria e al suo “voltafaccia” sul pacchetto clima dell’Ue.
“La maglia nera spetta a Silvio Berlusconi, che in ogni sua uscita sembra smentire la vocazione europeista dell’Italia”, osserva il comunicato, aggiungendo che “non gode della stessa indulgenza concessa ai suoi omologhi bulgaro e romeno, anch’essi giudicati severamente. Il presidente del Consiglio italiano si merita davvero il soprannome di ‘catasfrofe’? Forse”, risponde il quotidiano francese, prima di annunciare il vincitore del premio “Chirac 2008”, assegnato al primo ministro irlandese Brian Cowen “per il suo fallimento nel far ratificare il Trattato di Lisbona che lui stesso sostiene di non aver letto“.
Tra gli emergenti, si segnalano il premier danese Anders Fogh Rasmussen, a cui si riconosce la leadership nel campo della lotta ai cambiamenti climatici; il polacco Donald Tusk, che sta facendo dimenticare le intemperanze dei gemelli Kaczynski; e lo svedese Fredrik Reinfeldt e il finlandese Matti Vanhanen “per la loro fermezza e sensodi misura nei confronti della Russia”.
Berlusconi, invece, viene confinato a fondo classifica insieme al romeno Calin Popescu Tariceanu (che ha appena perso la poltrona) e al bulgaro Sergei Stanishev, nonché al ceco Mirek Topolanek, prossimo presidente di turno Ue. La sua “debolezza e incoerenza”, sostengono i giornalisti Ue, “è fonte di inquietudine circa la presidenza ceca”, su cui incombe anche l’euroscetticismo radicale del presidente Vaclav Klaus.
La giuria scelta da La Tribune è composta da Paul Goossens (Agence Belga), Lorenzo Consoli (Apcom), Christophe Midol-Monnet (Euronews), Wolfgang Proissl (Ft Deutschland), Griselda Pastor (Cadena Ser), Florence Autret e Yann-Antony Noghès (La Tribune), Philippe Ricard (Le Monde), Jean Quatremer (Libération), Inga Czerny (Pap), Thomas Lauritzen (Politiken), Geoff Meade (PA) e Vanessa Mock (Radio Netherlands).
Anche loro saranno i soliti giornalisti comunisti detentori dell’intera informazione che pilotano contro Silvio?
O saranno stati indottrinati da qualche toga rossa giustizialista che usa il proprio ruolo per screditare chi è stato eletto dal popolo?
Lo chiederò ad Emilio Fede, lui sicuramente saprà rispondermi…
Saluti (gongolanti)