Pubblicato: 7 marzo 2012 da Willoworld in Senza categoria

RIVOLUZIONE CREATIVA

Le parole diventano un gioco per impegnare i lunghi pomeriggi invernali, le notti calde d’agosto e le sere di pioggia di novembre. Svolazzano nella mente come farfalle mentre cerchi di acchiapparle col tuo retino, per poterle mettere in ordine seguendo i loro colori. Le parole sanno essere capricciose, ma se le prendi per gioco riuscirai anche a ridere di loro e con loro.
Passa il tempo e le parole sono sempre là dove le hai lasciate, nelle pagine di un’infanzia crudele, di una parentesi di sofferenza, di un attimo di euforia, tracciate di fretta con una biro blu oppure battute sui tasti di una vecchia macchina da scrivere. Le leggerai di nuovo a distanza di anni, due tre, cinquanta volte, estraendo le emozioni che hai cercato di imprimervi sopra e riassaporando il momento in cui le hai acchiappate. È questo il fine ultimo di quelle parole; aiutarci a conoscerci attraverso…

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