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Mitsuharu Misawa, 47 anni, più volte campione dei pesi massimi e di coppia nonchè fondatore della Pro Wrestling NOAH, una delle più importanti federazioni giapponesi, considerato uno dei migliori wrestler giapponesi degli anni ’90, è deceduto per le conseguenze di un incidente avvenuto nel ring durante un match di coppia che lo vedeva, insieme a Go Shiozaki, affrontare Bison Smith e Akitoshi Saito a Hiroshima per i titoli di coppia GHC.

Misawa, famoso anche per aver interpretato la gimmick di Tiger MAsk II, è rimasto esanime al tappeto dopo un belly-to-back suplex eseguito da Saito e definito, seppur di routine, un “7” in una scala di pericolosità da 1 a 10.

Il match è stato ovviamente immediatamente sospeso e sono subito iniziati i febbrili tentativi di rianimazione, purtroppo vani.

Non è ancora chiaro se Misawa è deceduto durante il trasporto in ospedale o se già direttamente nel ring nonostante i soccorsi.

credits: f4wonline.com

Il giornale giapponese Mainichi Daily News ha riportato oggi che Mitsuharu Misawa è morto a causa delle conseguenze di un infortunio alle vertebre cervicali, dovuto all’impatto di un back suplex, l’ultima mossa subìta. Misawa non è quindi morto per un attacco cardiaco come si era creduto in un primo momento. Nonostante la famiglia abbia cercato di coprire i motivi della sua morte, alcuni giornalisti sono riusciti ad ottenere notizie presso l’ospedale dove era stato trasportato.

Un altra vittima di questo Buisness, questa volta non e’ la Droga o gli steroidi a mietere una vita, ma la semplice essenza che il wrestling rappresenta, quella essenza che non riescono a capire tutti coloro che parlandone non riescono a dire di meglio che e’ TUTTO FINTO.
Il Buon vecchio Newton non e’ finto, e contro di lui non si puo’ combattere, I wrestler che sul ring recitano la propria parte e danno vita a spot spettacolari, rischiano, rischiano ogni volta che si lasciano cadere che si lasciano lanciare, e il semplice fatto che si chiamino stuntman non vuol dire che siano indistruttibili.
Ex Tiger Mask 2 era un esperto un campione e un uomo dedito a questo sport, eppure un errore, (ancora da accertare se sia caduto lui male o se l’ abbiano lanciato male) lo ha portato via da tutto questo.
Il mio Cordoglio va con questo grande campione


Da Cainos e’ tutto I Lie I Cheat I Steal

Oggi vorrei scrivere un piccolo pensiero in ricordo di Eduardo Gory Guerrero Llanes, noto come Eddie Guerrero che proprio in questo giorno il 13 novembre del 2005 ci lascio.
Eddie Guerrero a un passo dal disputare l’ incontro che con tutta probabilita’ viste le varie vicissitudini e il suo riscontro con il Pubblico, l’ avrebbe portato a tornare Campione del mondo dei pesi massimi WWE.
Purtropo Eddie fu trovato in bagno stroncato da un Attacco Cardiaco con lo spazzolino da denti ancora in BOcca.
Ne e’ seguita una polemica fatta di passato burrrascoso Anabolizzanti Alcool e Droga, voci vere voci false esatte inesatte, non voglio entrare nel Merito.
Voglio solo ricordare un Uomo che Con la sua presenza, il suo stile, Mi ha fatto amare questo Sport e mi ha emozionato con i suoi Spot.

La Raza Guerrero non c’e’ piu’, e il mondo del wrestling ne ha risentito, io ne ho risentito.

Dear Eddie Now Lie Cheat and Steal The Heaven!

RIP

il video tributo dei 3 door here without you

Il suo ultimo incontro morira’ il giorno dopo, che in pieno raccoglie tutto il suo spirito quasi volesse essere un involontario dono!

e il sentito e commovente cerimoniale della WWE

38 politici italiani vogliono vietare il wrestling ai minori di 18 anni
10/11/2008 7.31.21 by Marco De Santis

In un momento di grave crisi a livello mondiale, 38 deputati del nostro parlamento (30 del PDL, 4 del PD, 2 dell’UDC, 1 della Lega Nord e 1 del gruppo misto per le autonomie) non hanno nulla di meglio da fare che proporre un disegno di legge per vietare la visione degli show di wrestling ai minori di 18 anni e proibire la trasmissione del wrestling in tv. I 38 firmatari dell’iniziativa legislativa, nel testo presentato sostengono che il wrestling “è uno show diseducativo e pericoloso” e si schierano “in difesa del milione e mezzo di piccoli italiani che per ore stanno incollati al piccolo schermo per assistere alle imprese dei loro beniamini” (dimostrando di non avere la minima idea di quello che dicono visto che ormai gli ascolti sono nettamente inferiori al milione e mezzo…). L’obiettivo di questi 38 deputati è una regolamentazione che vada a colpire non solo il wresling ma tutti gli sport violenti trasmessi in tv, per trasformarli in spettacoli vietati ai minori di 18 anni. Infine, la carica dei 38 si propone anche di istituire delle leggi che mettano importanti paletti alla pratica di questi sport e ai luoghi dove questi spettacoli potranno essere messi in scena.

Speriamo che il parlamento italiano ignori questa iniziativa delirante e per una volta dimostri di avere un po’ di buon senso.

Questa la proposta di legge presentata il 2 luglio 2008 e il cui iter parlamentare è iniziato il 5 novembre quando la proposta di legge è stata assegnata in sede referente alla VII Commissione Cultura:

PROPOSTA DI LEGGE

d’iniziativa dei deputati

SCALERA (PDL), ABRIGNANI (PDL), ANGELI (PDL), BARBIERI (PDL), BOCCIA (PD), CALABRIA (PDL), CARLUCCI (PDL), CASTIELLO (PDL), CESARO (PDL), CICCANTI (UDC), CICCIOLI (PDL), CIRIELLI (PDL), COSENZA (PDL), DE CORATO (PDL), DI CATERINA (PDL), DIVELLA (PDL), ANTONINO FOTI (PDL), FUCCI (PDL), GAROFALO (PDL), GIAMMANCO (PDL), GOISIS (LEGA NORD), GIULIO MARINI (PDL), MOFFA (PDL), PAGANO (PDL), PAPA (PDL), MARIO PEPE (PD), PETRENGA (PDL), LUCIANO ROSSI (PDL), SAMMARCO (PDL), SARDELLI (MISTO – MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE), SARUBBI (PD), SBAI STEFANI (PDL), TEMPESTINI (PD), NUNZIO FRANCESCO TESTA (UDC), TORRISI (PDL), VALENTINI (PDL), VELLA (PDL), VENTUCCI (PDL)

Delega al Governo per la disciplina degli sport violenti e per la tutela dei minori

Presentata il 2 luglio 2008

Onorevoli Colleghi! – La pratica di sport come il wrestling è violenta e diseducativa, un pessimo esempio che i bambini tendono a emulare trasformando le aule delle scuole primarie in ring per sperimentare prese e choke slam sui compagni.
Si tratta di discipline acrobatiche molto spettacolari e particolarmente violente, in cui i protagonisti danno vita a una lotta senza esclusione di colpi, lanciandosi sull’avversario dalle corde o spaccando sedie e altri oggetti sullo sfidante. Ovviamente, i lottatori sono attori bravissimi che fingono e non si procurano nemmeno un graffio, ma questo i bambini non lo sanno e non lo percepiscono, credendo di assistere a una vera lotta.
Si tratta, peraltro, di pseudo discipline sportive: esistono addirittura scrittori stipendiati per creare i personaggi dei lottatori e per sceneggiare le faide tra lottatori buoni e cattivi. Peraltro molti wrestler, per quanto allenati e ben preparati, spesso vanno incontro a fratture delle vertebre. Gli infortuni, anche gravi, non sono rari.
Ovviamente, per i bambini è tutto vero, senza distinguo: un eccitante e ipnotico spettacolo di lotta tra energumeni che eseguono mosse impossibili, una fiction a metà tra un film d’azione e la vita reale.
Associazioni delle famiglie e dei consumatori sottolineano come queste trasmissioni non solo siano violente e diseducative, ma generino emulazione da parte dei bambini.
Esistono reti televisive italiane che mandano regolarmente in onda questi programmi diseducativi, che secondo autorevoli rilevazioni sono seguiti da quasi un milione e mezzo di bambini al di sotto dei quattordici anni di età. Questa cifra dovrebbe bastare per capire come gli orari prescelti siano del tutto inadatti, a meno che, come si può intuire dai gadget legati al wrestling, l’obiettivo non sia proprio quello di rivolgersi ai bambini.
Molti genitori sono seriamente preoccupati per l’atteggiamento particolarmente aggressivo dei figli i quali, anche con i compagni a scuola, tendono a imitare i comportamenti dei lottatori visti alla televisione, alzando le mani e sferrando calci. È noto il caso verificatosi qualche anno fa in una scuola primaria di Milano dove una mamma, che aveva appena portato il figlio di sette anni a scuola dopo averlo lasciato davanti alla televisione a vedere una trasmissione di wrestling, lo aveva visto scagliarsi su una compagna di scuola, afferrarla al collo e sbatterla a terra tra lo sconcerto e l’allarme di tutti.
Il problema non è solo nell’emulazione, ma anche nella consuetudine alla violenza che questi spettacoli generano negli spettatori meno maturi. La televisione sta contribuendo a crescere una generazione di persone aggressive, e ciò attraverso un processo continuo, portato avanti in ogni momento e con ogni mezzo; dal sesso violento alla morte violenta all’aggressività verbale, condita da molta volgarità.
La presente proposta di legge prevede di delegare al Governo la disciplina di questi sport violenti, se non addirittura estremi, al fine di adottare le opportune misure normative necessarie per regolamentare queste discipline dello spettacolo, impedendone la diffusione televisiva e la possibilità per i minori di anni diciotto di assistere a tali spettacoli.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
1. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo per la disciplina degli sport violenti, secondo i seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) individuare e disciplinare gli sport violenti o estremi;

b) individuare i soggetti che possono praticare gli sport di cui alla lettera a);

c) stabilire le caratteristiche dei luoghi dove possono essere praticati gli sport violenti;

d) stabilire princìpi minimi di sicurezza nello svolgimento degli sport violenti;

e) vietare la trasmissione televisiva degli incontri relativi a sport violenti;

f) vietare l’ingresso agli spettacoli di sport violenti ai minori di anni diciotto;

g) vietare e punire le scommesse di qualsiasi tipo relative agli sport violenti.

2. Le disposizioni contenute nel decreto legislativo di cui al comma 1 entrano in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione del medesimo decreto nella Gazzetta Ufficiale.
3. Il decreto legislativo di cui al comma 1 provvede altresì al coordinamento delle disposizioni in esso contenute con le altre disposizioni vigenti in materia.
4. Lo schema del decreto legislativo di cui al comma 1 è trasmesso al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati affinché le competenti Commissioni parlamentari esprimano il relativo parere entro il termine di due mesi dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto è emanato anche in mancanza del parere.
5. Entro due anni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo di cui al comma 1, il Governo può emanare disposizioni correttive del medesimo, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui al medesimo comma 1 e con la procedura di cui al comma 4.

Piccolo aggiornamento

Dopo accurate ricerche, Tuttowrestling.com ha appurato che la crociata antiwrestling è un chiodo fisso del deputato Giuseppe Scalera, eletto in Campania nelle fila del PDL nelle elezioni del 2008 dopo essere stato eletto senatore nel 2006 con l’Ulivo (dal quale è uscito per confluire nell’unione Liberaldemocratici a novembre 2007) e nel 2001 con la Margherita.

Scalera aveva presentato un analogo disegno di legge nella scorsa legislatura, precisamente il 29 giugno 2006, e questo spiega i riferimenti errati contenuti nella sua nuova proposta di legge del 2 luglio 2008. Scalera ha ritenuto infatti opportuno solamente aggiungere un “qualche anno fa” nella parte della proposta di legge relativa a un incidente capitato a un bambino di Milano, lasciando inalterati i riferimenti agli orari di trasmissione televisiva del wrestling e al seguito che ha questo fra i ragazzi, situazioni notevolmente cambiate in questi ultimi anni.

Il disegno di legge Scalera del 2006 può essere letto a questo link:

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00211444.pdf

Secondo quanto riportato dal sito Internet del senato, la legge era approdata in Commissione il 24 luglio 2006 senza però essere discussa nel successivo anno e mezzo di legislatura. E’ quindi auspicabile che anche questa volta la Commissione non la ritenga importante e che la proposta di legge si areni in Commissione Cultura per anni, anche se al momento non è possibile fare alcuna ipotesi sul futuro di questa proposta di legge.

Ora come gia fatto notare dal collega e’ ridicolo che I nostri politici pagati dalle nostre tasse si prodighino nel loro tempo a proporre certe leggi a preoccuparsi di queste leggi, il fatto di avere aggiornato la legge di qualche anno Prima senza preoccuparsi dell’ effettiva crescita o calo del fenomeno la dice lunga.

Non e’ un evento grave ripeto, se non altro non grave come altri che passano inSordina, come la privatizzazione dell’ Acqua!! Ma cmq dimostra ancora una volta 2 cose che i politici in Italia sono decisamente Troppi, e probabilmente con poco da fare se queste sono le proposte!

da Cainos e’ tutto I Lie I Cheat I Steal

Ohh oggi voglio fare un bel post sportivo, da molto tempo non seguo piu’ il Wrestling come prima, i numerosi infortuni e la bassa qualita’ dei feud proposti non aiutano ad alimentare il fuoco della mia passione.
Cosi’ mi sono buttato su l’ UFC scaricandomi anche i passati PPV (impressionanti i primi :O ) L’ Ufc offre un’ altro tipo di spettacolo alimentato dalla prestazione agonistica e un impatto totale con pochissime restrizioni, si puo’ dire che a parte colpi diretti alla gola e a i testicoli tutto il resto e’ permesso, come tutte le tecniche di combattimento.
Chi segue il wrestling conosce bene Brock Lesnar Lesnar e’ stato per un po’ il piu’ giovane campione del mondo wwe (record battuto in seguito da Randy Orton) in poco tempo si e’ guadagnato il tetto del mondo della federazione guadagnando piu’ di chiunque altro, Ragazzo nato per fare il Wrestling oltre 2 metri 150 160 kg una forza impressionante capace di fare supplex a giganti come The BigShow (2,20 223 kg) e capace di effettuare come finisher oltre che la sua F5 la Shooting Star Press in pratica un salto mortale dalla terza corda effettuato all’ indietro ma di partenza frontalmente rispetto al wrestler al tappeto shooting ma la giovane eta’ e il successo danno alla testa!!!!

Lesnar Aveva un sogno luther king giocare nel football profesionista, quindi abbandona il wrestling in malo modo con un incontro da dimenticare WM20 vs Golgberg, e prova questa nuova carriera.
Sebbene Atleticamente sia ineccepibile il Football non fa per lui, costretto ad abbandonare dopo numerose noie Legali (per il vecchio cotratto della WWE che gli impediva di combattere in altri circuiti) approda IN UFC e grazie al suo passato ne diventa da sbito una star.
Tutti curiosi di vedere come se la sarebbe cavata uno come Lesnar combattendo ””Seriamente”’ Il primo incontro e’ stato contro Frank Mir e con stupore del sottoscritto lesnar se l’ e’cavata egregiamente, Mirr e’ un avversario esperto e non semplice da battere, ma Lesnar lo mette sotto per tutto il tempo segnandolo pesantemente al volto, peccato pero’ che l’ inesperienza gli abbia giocato un brutto scherzo, mentre si trovava Sotto Mirr e’ riuscito a girarsi e afferrare una gamba di lesnar producendo una chiave articolare alla caviglia e ginocchio che lo ha costretto a Cedere.
Cosi’ sebbene dominante fin dall’ inizio e senza un graffio addosso Lesnar si vede sconfitto nel suo primo Match in UFC.
La seconda volta in UFC86 gli va decisamente meglio contro Crazy Horse riesce a trionfare a i punti, In effetti il Cavallo Pazzo se ne dovra’ mettere diversi, mentre anche questa volta Lesnar ne esce indenne.
Personalmente credo che una vittoria per KO avrebbe giovato maggiormente al NeoFighter anche per riscattare la precedente sconfitta.
Cosi’ Brock Lesnar andrà all’assalto del titolo dei pesi massimi UFC il prossimo 15 novembre all’MGM Grand di Las Vegas affrontando, nel main event di UFC 91 e sulla distanza canonica per i match titolati delle 5 riprese, il campione in carica Randy Couture. couture

Il vincitore del match affronterà poi in un pay-per-view successivo il vincitore dell’incontro tra Frank Mir e Antonio Rodrigo Nogueira, campione dei pesi massimi “ad interim” in attesa che si risolvesse definitivamente la questione legale tra UFC e Couture, per l’unificazione delle cinture.

Lo ha annunciato il presidente della UFC Dana White in una conferenza stampa convocata in serata, annunciando allo stesso tempo il ritorno in UFC di Randy Couture.

Couture, una vera e propria leggenda delle MMA e della UFC, non lotta da quasi un anno e solo in questi giorni ha risolto una pesante bega legale con la UFC in quanto desideroso di rescindere il contratto per lottare in altre organizzazioni, possibilmente con Fedor Emelianenko, considerato il miglior peso massimo in giro.

Couture e’ un vero e proprio Veterano non che il mio Lottatore preferito, presente fin da i primi UFC in la con gli anni supera ormai i 45 ma continua a essere sulla cresta dell’ onda e terribile sul ring.

Se Lesnar riuscisse a battere un personaggio del Calibro di Couture sarebbe una svolta grandiosa per la sua carriera, personalmente dubito che ci riuscira’ Couture oltre a essere un bel Bestione, e’ Espertissimo e decisamente Cattivo, una cattiveria che Lesnar si disegna addosso ma che di Base non ha.
O se ce l’ ha non e’ certo a i livelli di molti che combattono nella UFC! Liddel

Aspetto con ansia questo incontro che sicuramente sbanchera’ i Botteghini per il Resto ci rivediamo dopo UFC91
da Cainos e’ tutto I Lie I Cheat I Steal


Notizia ormai in giro da qualche giorno, ma non potevo esimermi dal commentarla.
Alla Fine anche Ric se ne e’ andato, per carita’ niente di tragico non mi sto riferendo alla sua morte, anzi auguro allo zio Ric di rimanere in vita e in forma per altri 50 anni, Ma alla fine dopo il suo ultimo incontro avvenuto nella scorsa wrestling mania che con tutta probabilita’ verra’ eletto incontro dell’ anno (per lo meno per quanto riguarda il panorama WWE) rilegato per un periodo a mansioni manageriali, ma senza la possibilita’ di accedere ad altri show e manifestazioni di altre federazioni o associazioni pubblicitarie, Lo zio ha detto STOP!!
Sembra che ric abbia perso molti soldi nel periodo post abbandono, circa 250 proposte gli sono state fatte senza che lui abbia potuto accettarle.
Piu’ bisogno di soldi o di sentirsi vivo e farsi vedere????
Per Flaire lo Sport Entertainment e’ la vita, e sebbene in questa vita ci si accorga di non avere ormai piu’ l’ eta’ per continuare a subire Bump, non toglie il fatto di poter raccogliere gli applausi durante una manifestazione, giusti frutti guiadagnati proprio da cio’ che ha seminato in queste decadi.
Vedremo dunque cosa combinera’ ora Flaire l’ unico augurio che possa fare e’, Hai vissuto la tua vita fra mille macchinazioni politiche e di buisness, passate per 3 ere dello sport entertainment, adesso cerca solo di essere Sereno.

You’re Next! torna dopo una pausa forzata e lo fa trattando uno di quegli argomenti a lui tanto cari, una di quelle storie che mettono in crisi, che portano alle lacrime, che fanno capire ancora una volta di più quanto spesso il mondo del wrestling, incredibilmente dorato fino ad un determinato momento, possa voltarti le spalle per lasciare spazio solo alla sfortuna ed alla rovina. Sfortuna e rovina che hanno invaso ad un certo punto la vita di Shoichi Arai e della sua compagnia, la Frontier Martial-Arts Wrestling.

Nel 1989 a soli 24 anni Arai fonda assieme alla leggenda del puroresu Atsushi Onita la Frontier Martial-Arts Wrestling, federazione che subito si contraddistingue per il suo incredibile stile hardcore e nella quale il giovane Arai assume il ruolo di commentatore, con la sua voce stridula che subito diventa uno dei marchi di fabbrica degli show della compagnia.

Lo stile violentissimo della FMW grazie a match pregni di sangue, uso di armi ed esplosivi, e grazie anche alle evoluzioni aeree dei lottatori rende i suoi show un qualcosa di imperdibile, un marchio inconfondibile che fa fare alla promotion il giro del mondo. Atsushi Onita nelle sue battaglie sul ring è affiancato da altri grandissimi dell’hardcore style come Mr. Pogo, Leatherface, Terry Funk e Tarzan Goto (indimenticabile l’Exploding Barbed Wire Match combattuto da quest’ultimo contro lo stesso Onita nel ’90), mentre la voce inconfondibile di Arai contribuisce a rendere unico lo spettacolo portato nelle arene dalla FMW.

I primi sei anni della compagnia sono un paradiso che tira avanti forte del suo stile unico e del suo pubblico fidelizzato che la rende una sorta di Extreme Championship Wrestling del Giappone. Nell’aprile del ’95 però Onita decide di ritirarsi, lo fa con uno strepitoso incontro in una gabbia tra filo spinato ed esplosioni contro il ventisettenne astro nascente Hayabusa e vende l’intero pacchetto della FMW a Arai, che diventa così proprietario, presidente e commentatore della federazione.

Sotto la guida di Arai la FMW vede prolungato il suo momento d’oro, i lottatori di riferimento sono il già citato Hayabusa, Ricky Fuji, la spericolata Megumi Kudo, e Masato Tanaka e “The Gladiator” Mike Awesome, pietre miliari della storica ECW; le tipologie di match hardcore si moltiplicano, lo stile della promotion è sempre più inconfondibile e addirittura a un anno dal suo ritiro torna a far capolino anche Onita, che di tanto in tanto per amicizia e passione nei confronti di Arai e della FMW si cimenta in qualche incontro di cartello.

L’idillio della FMW dura all’incirca fino al ’97-’98, poi però dieci anni di match violenti sulle spalle dei lottatori iniziano a farsi sentire; gli infortuni si moltiplicano, gli acciacchi stentano a passare, i conti medici crescono e diventa difficile così continuare a garantire ai fan della compagnia quelle emozioni che l’hanno resa unica. A questo punto Arai è costretto a prendere una brusca decisione, ovvero cambiare il binario su cui far camminare la FMW: Hiromichi Fuyuki, mediocre lottatore ex AJPW e WAR, diventa il nuovo head booker e sotto la sua guida la federazione di Arai diventa una sorta di WWE, dove a far da padrona è la parola entertainment piuttosto che violenza e hardcore.

Hayabusa diventa il babyface della FMW, opposto al cattivissimo Kodo Fuyuki, Onita continua a lottare di tanto in tanto per dare prestigio alla federazione e Arai scende in campo interpretando on screen il Vince McMahon della situazione, ovvero il padre-padrone heel che manovra tutto a suo piacimento. La nuova direzione della FMW comporta molti meno infortuni e molte meno spese, ma purtroppo porta anche a ben poco successo. I fan diminuiscono, i cachet dei grandi lottatori crescono e le casse di Arai si svuotano.

In questo modo si arriva al ’99, quando nello show celebrativo del decennale Arai turna face e confessa per la prima volta davanti ai fan della FMW le difficoltà economiche in cui versa la sua federazione. Nonostante ciò il suo giochino riesce ad andare avanti per un altro po’, fino a quando però la malasorte non si abbatte pesantemente sul povero Hayabusa, la stella della FMW, e di rimando su Arai. E’ il 22 ottobre ’01 e Hayabusa sta combattendo contro Mammoth Sasaki quando fallisce l’esecuzione di uno springboard moonsault e impatta di testa sul mat; match interrotto, corsa in ospedale e diagnosi spietata: Hayabusa resterà paralizzato.

Il colpo per il lottatore è tremendo ma non definitivo (dopo un anno circa riacquisterà la parziale sensibilità delle gambe), mentre quello per Arai e la FMW si. Il peso del main eventing passa sulle spalle di Mr. Gannosuke che di lì a poco però si infortunerà mentre Onita si fa vedere sempre meno perché impegnato al massimo nella sua nuova carriera politica.

Shoichi Arai va allo sbando economico, le spese mediche per Hayabusa e Gannosuke lo prosciugano, gli show della sua compagnia vanno malissimo, i soldi per pagare il resto dei wrestlers e degli addetti ai lavori non arrivano da nessuna parte, con lui e la FMW naufraga anche il suo matrimonio, la moglie stanca delle ristrettezze economiche lo pianta in asso. Arai è in rosso di quasi due milioni e mezzo di dollari, la FMW ormai è deragliata ed è costretta a chiudere.

L’ultimo show della Frontier Martial-Arts Wrestling si tiene il 4 febbraio ’02: undici giorni dopo Arai dichiara bancarotta.

E’ la fine di una federazione che ha rivoluzionato il concetto di wrestling hardcore nel mondo. Di lì a poco arriverà anche la fine del suo ex patron: annegato dai debiti, Shoichi Arai si suicida all’alba del 16 maggio impiccandosi nel Mizumoto Park di Tokyo, si dice affinché i familiari potessero riscuotere l’assicurazione sulla vita necessaria per pagare la Yakuza, la mafia del Sol Levante alla quale Arai, aggrappatosi in un ultimo disperato tentativo di salvare il suo business, doveva un milione di dollari.

Aveva soltanto 36 anni, e con la FMW aveva aperto le porte ad uno stile di wrestling fino ad allora mai visto.

http://www.tuttowrestling.com

Qual è il big man più grande ed importante nella storia del wrestling? Non c’è Big Show, The Great Khali o quel pippone di Giant Gonzales (non abbiamo abbinato l’epiteto di pippone a Great Khali perchè poi non saremmo riusciti a trovare qualcosa di ancora più mastodontico per Giant Gonzales) che tenga: il più grande gigante della storia del wrestling è stato e sarà sempre Andrè The Giant. Immobile come un immane blocco di travertino negli ultimi anni della sua carriera ma agilissimo agli inizi per uno della sua mole, Andrè ha scritto alcune delle pagine indelebili del nostro amato sport entertainment.

Grazie all’aiuto del sito http://www.moderndrunkardmagazine.com, un sorta di inno al culto del bere che tanto ha caratterizzato la vita del gigante francese.

Così rendiamo il giusto onore al gigante. Partiamo da una prima considerazione: secondo alcuni rapidi calcoli, Andre The Giant tracannava ogni giorno una quantità di alcool pari a circa 7000 calorie. Non 700, ma proprio 7000, più o meno 3 volte tanto la quantità di calorie che una persona normale dovrebbe assumere nel corso della giornata. Non osiamo immaginare quante calorie di cibo Andre ingurgitasse ogni giorno, ma per il momento non vogliamo porci il problema. A quanto pare il gigante francese non amava bere da solo, così alla fine di ogni serata invitata un gran numero di lottatori a bere con lui, offrendosi per altro di pagare anche il conto perchè era un gran generoso (e pigliava pure una vagonata di soldi ad incontro). Questo creava qualche problema a Vince McMahon Sr., così per evitare di ritrovarsi pericolosamente con un roster di alcolizzati decise di affiancare l’ex wrestler Arnold Skaaland ad Andre: il suo unico obiettivo era quello di tenere sotto controllo il lottatore e farlo arrivare in tempo all’interno dell’arena. Il problema era che anche Skaaland era un bevitore da competizione, e quindi non era probabilmente la persona più adatta per tenere a bada Andre che continuava a bere come una spugna di dimensioni ciclopiche. Addirittura pare che Andre si fosse fatto customizzare una Lincoln Continental riempedola di contenitori del ghiaccio per trasportare quantità industriali di birra sempre fresca perchè si sa, la birra calda fa un pò schifo. Andre era anche solito bere vagonate d’alcool prima degli incontri: 16 bottiglie di vino in 4 ore è solo uno dei tanti episodi che hanno costellato la carriera del francese, ma ancora più clamoroso è il fatto che le sue prestazioni sul ring non ne risentissero minimamente. Ovviamente tutto questo aveva un prezzo in termini economici: pensate che nel corso di un soggiorno di un mese in un hotel di Londra, Andrè arrivò a pagare 40.000$ di conto al bar dell’albergo. Probabilmente i proprietari degli alberghi avrebbero molto da raccontare riguardo ad Andre The Giant, come quella volta che Andre svenne nella hall di un hotel dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Volete sapere quanti bicchieri di troppo riuscì a tracannare? Beh, in quell’occasione, probabilmente un episodio da guinness dei primati, Andre riuscì a bere 119 bottiglie di birra in 6 ore. Fatti due conti, siamo intorno ad una bottiglia di birra ogni 3 minuti. Spaventoso.

Se tutto ciò vi ispira manie d’emulazione, sappiate che tutto questo bere non deve aver fatto bene ad Andre The Giant considerando che il gigante francese è morto all’età di 47 anni. Sicuramente i problemi di salute legati al gigantismo di Andre sono stati la ragione principale del suo decesso prematuro, ma è probabile che senza quei 4-5000 litri di alcool bevuti qualche anno in più sarebbe riuscito pure a camparlo…

CHI BEVE BIRRA CAMPA CENT’ANNI… CHI BEVE CENTODICIANNOVE BIRRE AL GIORNO CAMPA DI MENO

Ps. Piccolo articoletto per mostrare che vi seguo, purtroppo dopo la pre collezione c’e’ la collezione con relativa sfilata e quindi sono pienissimo e non ho tempo per scrivere, attendete fiduciosi che prima o poi torno!!! la sfilata e’ il 24 febbraio 🙂

Yu Willo continua che ti leggo ogni giorno anche se a sprazzi!!!