Posts contrassegnato dai tag ‘birra’

WESTMALLE TRIPLE

Pubblicato: 15 novembre 2010 da Willoworld in AL-COOL
Tag:, , ,

La Westmalle Triple è una birra da prendere sul serio, prima di tutto perché è una triple, poi perché è belga d’abbazia e la sua ricetta risale al 1934 (anche se quella attuale è del ’56), ha un gusto deciso ma piacevole, e soprattutto perché ha quasi 10 gradi! Eppure li senti appena…

Sicuramente migliore della sorella Dubble, una scura che non spicca né per carattere né per gusto, questa Triple è diventata una tra le mie birre preferite del momento. Si accompagna ottimamente con la carne e con i piatti autunnali.

Articoli correlati

Add to FacebookAdd to DiggAdd to Del.icio.usAdd to StumbleuponAdd to RedditAdd to BlinklistAdd to TwitterAdd to TechnoratiAdd to Yahoo BuzzAdd to Newsvine

Like This!

DUVEL

Pubblicato: 23 gennaio 2010 da Willoworld in AL-COOL
Tag:, , , ,

Ecco una birra alla quale non riuscirò a rinunciare nei prossimi mesi a venire. Ho sempre amato le birre di carattere, senza però quel gusto dolciastro tipico delle doppio malto. Questa bionda belga (le belghe son diventate ormai le mie beniamine) con i suoi 8 gradi e mezzo, te la puoi gustare da sola oppure in compagnia di un aperitivo importante. Provatela ad esempio con del formaggio stagionato leggermente intinto nella mostarda dijon oppure in quella olandese, che picchia il naso…

Un consiglio: sciacquate il boccale con dell’acqua fredda prima di versarla, in questo modo eviterete di farla schiumare troppo. Salute!

http://www.duvel.be

LA BIRRA DEL NANO

Pubblicato: 20 settembre 2009 da Willoworld in AL-COOL
Tag:, , ,

McChouffe

Va bene, sono d’accordo, il nano dell’etichetta che raccoglie il malto è davvero ridicolo, ma questa birra scura delle Ardenne, con i suoi 8% vol, è veramente un gran bel bere. D’altronde i belgi ci hanno abituato a grandi birre, come la Palm ad esempio, che è sempre stata tra le mie preferite.

La McChouffe però ha davvero qualcosa in più, e sono sicuro che accontenterà anche chi non ama particolarmente le birre scure. Lascia in bocca un po’ di gusto fruttato ma senza stuccare.

La birreria La Chouffe, situata nel cuore verdeggianti Ardenne, ha meno di 30 anni ma promette davvero bene. Unico difetto, forse, il nano… andate a visitare il sito e, se avete l’occasione, assaggiate questo nettare di Odino.

IL TRENO

Quando il treno corre non mi preoccupo. Il tempo rimane sospeso, e niente può succedermi. Per questo motivo amo viaggiare, specialmente di notte, quando tutto sembra dormire. Mi perdo nelle luci lontane; case, lampioni, auto…
42 chilometri separano le mie due vite, una tratta che l’intercity copre in meno di mezz’ora. Ed io, due volte al giorno, 14 volte la settimana, seduto nello scompartimento di seconda classe, con la testa poggiata al finestrino, con gli alberi e le case che mi sfrecciano davanti, mi sento finalmente sereno.
Potrei chiedere di più?
E perché mai? Io sono un tipo che si accontenta.

MAZI

Il sergente Mazi conservava un buon 57% di umanità, sufficiente per non venir considerato un bionico. Come lei ne erano rimasti pochi, dalla parte degli umani.
«Situazione Livello 4?»
«Libero sergente. Può entrare.»
Settecento metri separavano la donna dal generatore, quello che ricaricava regolarmente le protesi dei bionici di tutti i livelli. Con quello fuori uso, gli umani avrebbero facilmente ripreso possesso degli impianti fotovoltaici, assicurandosi un netto vantaggio nella guerra che andava avanti ormai da anni.
«Nessuno in visuale. Procedo come da….»
«Sergente Mazi? Mi sente?»
«É stata colpita! Hanno imparato ad oscurare i segnali.»
«Il livello è perduto, generale!»

GIOCHI DEMIURGICI

Estrai un numero da 1 a 100.
Fatto?
Ecco, adesso prova a dargli un senso.

15, perché a 15 anni ho conosciuto l’amore.
49, era l’autobus che prendevo per andare a lavoro.
77, sono le ultime cifre del mio numero di cellulare.
4, le donne che ho avuto.
82, i mondiali di calcio, quelli vinti in Spagna.
99, il numero civico del mio migliore amico.
21, uno dei miei numeri fortunati.
50, la metà precisa, l’eterna indecisione.
19, il mio giorno di nascita, 19 marzo.
28, il voto con cui mi sono laureato.

Ehi, hai finito di giocare a fare dio?

L’AMICO

L’amico mi venne incontro con le braccia allargate e gli occhi umidi. Puzzava di grappa e si reggeva poco bene sulle gambe.
«Che è successo?»
«Niente Gano, ho solo bisogno di parlare un po’.»
E difatti lui parlò tutta la sera, e nel frattempo si scolò quattro pinte. Io non fui da meno…
Il giorno dopo era tornato alla sua vita; moglie, figli, lavoro…
Lo rividi un anno dopo. Stessa storia. Una serata al bar, qualche birra e poi più nulla.
Esistono amici buoni solo per bere. Sono un po’ paraculo, ma che vi devo dire? Ognuno c’ha i suoi problemi…

FONTE: 101 Parole

Qual è il big man più grande ed importante nella storia del wrestling? Non c’è Big Show, The Great Khali o quel pippone di Giant Gonzales (non abbiamo abbinato l’epiteto di pippone a Great Khali perchè poi non saremmo riusciti a trovare qualcosa di ancora più mastodontico per Giant Gonzales) che tenga: il più grande gigante della storia del wrestling è stato e sarà sempre Andrè The Giant. Immobile come un immane blocco di travertino negli ultimi anni della sua carriera ma agilissimo agli inizi per uno della sua mole, Andrè ha scritto alcune delle pagine indelebili del nostro amato sport entertainment.

Grazie all’aiuto del sito http://www.moderndrunkardmagazine.com, un sorta di inno al culto del bere che tanto ha caratterizzato la vita del gigante francese.

Così rendiamo il giusto onore al gigante. Partiamo da una prima considerazione: secondo alcuni rapidi calcoli, Andre The Giant tracannava ogni giorno una quantità di alcool pari a circa 7000 calorie. Non 700, ma proprio 7000, più o meno 3 volte tanto la quantità di calorie che una persona normale dovrebbe assumere nel corso della giornata. Non osiamo immaginare quante calorie di cibo Andre ingurgitasse ogni giorno, ma per il momento non vogliamo porci il problema. A quanto pare il gigante francese non amava bere da solo, così alla fine di ogni serata invitata un gran numero di lottatori a bere con lui, offrendosi per altro di pagare anche il conto perchè era un gran generoso (e pigliava pure una vagonata di soldi ad incontro). Questo creava qualche problema a Vince McMahon Sr., così per evitare di ritrovarsi pericolosamente con un roster di alcolizzati decise di affiancare l’ex wrestler Arnold Skaaland ad Andre: il suo unico obiettivo era quello di tenere sotto controllo il lottatore e farlo arrivare in tempo all’interno dell’arena. Il problema era che anche Skaaland era un bevitore da competizione, e quindi non era probabilmente la persona più adatta per tenere a bada Andre che continuava a bere come una spugna di dimensioni ciclopiche. Addirittura pare che Andre si fosse fatto customizzare una Lincoln Continental riempedola di contenitori del ghiaccio per trasportare quantità industriali di birra sempre fresca perchè si sa, la birra calda fa un pò schifo. Andre era anche solito bere vagonate d’alcool prima degli incontri: 16 bottiglie di vino in 4 ore è solo uno dei tanti episodi che hanno costellato la carriera del francese, ma ancora più clamoroso è il fatto che le sue prestazioni sul ring non ne risentissero minimamente. Ovviamente tutto questo aveva un prezzo in termini economici: pensate che nel corso di un soggiorno di un mese in un hotel di Londra, Andrè arrivò a pagare 40.000$ di conto al bar dell’albergo. Probabilmente i proprietari degli alberghi avrebbero molto da raccontare riguardo ad Andre The Giant, come quella volta che Andre svenne nella hall di un hotel dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Volete sapere quanti bicchieri di troppo riuscì a tracannare? Beh, in quell’occasione, probabilmente un episodio da guinness dei primati, Andre riuscì a bere 119 bottiglie di birra in 6 ore. Fatti due conti, siamo intorno ad una bottiglia di birra ogni 3 minuti. Spaventoso.

Se tutto ciò vi ispira manie d’emulazione, sappiate che tutto questo bere non deve aver fatto bene ad Andre The Giant considerando che il gigante francese è morto all’età di 47 anni. Sicuramente i problemi di salute legati al gigantismo di Andre sono stati la ragione principale del suo decesso prematuro, ma è probabile che senza quei 4-5000 litri di alcool bevuti qualche anno in più sarebbe riuscito pure a camparlo…

CHI BEVE BIRRA CAMPA CENT’ANNI… CHI BEVE CENTODICIANNOVE BIRRE AL GIORNO CAMPA DI MENO

Ps. Piccolo articoletto per mostrare che vi seguo, purtroppo dopo la pre collezione c’e’ la collezione con relativa sfilata e quindi sono pienissimo e non ho tempo per scrivere, attendete fiduciosi che prima o poi torno!!! la sfilata e’ il 24 febbraio 🙂

Yu Willo continua che ti leggo ogni giorno anche se a sprazzi!!!